mercoledì 12 dicembre 2018

CE.AS.CAR - JOGA MALITO 9 - 5


E sono tre. Gli Joga non riescono a spezzare il brutto incantesimo e chiudono l'anno con un'altra sconfitta, la terza consecutiva. Sarà un Natale in down calcisticamente parlando ma in ogni caso archiviamo un'annata solare più che positiva, iniziata con una rincorsa scudetto fallita per un soffio e terminata con un po' di fiato corto ma tanta voglia di non gettare la spugna.
Ancora un piccolo diavolo lunedì, nonostante le numerose defezioni. E' un momento di appannamento generale dove o non ci riesce nulla o ci riesce male anche se timidi segnali di risveglio si sono intravisti. Ma per fare risultato, al cospetto di squadre esperte (e purtroppo nulla più..) serve ben altro, non questo Joga insipido come un brodino da ospedale.
Se dovessi parlare di quello che ha funzionato potrei chiudere qui il post. Invece tocca disquisire di quanto mi manca quella combattività, quell'unione di intenti che ci ha fatto restare in alta quota per tanto tempo.
L'aspetto mentale è il primo bug del sistema. Siamo più fragili di un cracker salato e alle prime avversità ce la facciamo sotto; ok ora gli avversari hanno un altro spessore, ma non possiamo sempre regalargli un tempo o tre-quattro gol facili e poi rincorrere la rimonta. Basteranno un paio di buone partite e qualche punto per ristabilire le gerarchie, lo so, ma al momento siamo carta straccia e bisogna rimboccarci seriamente le maniche e cacciare queste streghe.
Ben venga in questo senso la pausa natalizia o non ne vincevamo più fino a capodanno...2020.
Poi l'aspetto tattico (e difensivo). Gli avversari giocano a lanci lunghi sistematici perché davanti hanno un panzer e noi che facciamo? Restiamo alti e larghi a fare da ornamento e lasciamo tutta la partita (non due minuti...) il nostro ultimo sempre uno contro uno, addios direbbe Antonino.
Da sempre la nostra tenuta difensiva è stato un vanto, la base di partenza per costruire campionati di ottima fattura. Ora sono gol a grappoli per qualsiasi avversario, medie da far rabbrividire come un cubetto di ghiaccio sul coppino.
Terzo punto della questione, l'affaire-sfortuna. Quando ti gira storta può sempre andarti peggio...recitava un meme. Nulla di più vero e lunedì l'ennesima riprova: tolti i primi minuti che comunque l'avevano compromessa la partita era in bilico, noi scendevamo giù e il loro portiere miracolava a più non posso, loro ripartivano e ci facevano gol, sempre. Mai visto una squadra tirare dodici volte in porta e segnarne nove, una mira da lanciatore di coltelli.
Sulla partita null'altro da aggiungere, sotto pesantemente per mezzo incontro non siamo riusciti a scaraventare in porta nemmeno un pallone fatto salvo un maxi-risveglio nel finale quando ormai i padroni di casa erano già in modalità divano e coi tre punti in saccoccia.
E allora spazio ad altre considerazioni, più leggere dai. Se qualcuno ad esempio osa brontolare per il nostro campo (si era bruciata una luce) lo incenerisco. Un fondo erba sintetica anni ottanta che ti spelava a guardarlo, da distante. Un freddo allucinante che pareva Lokomotiv Mosca-Anzhi, se giocavi all'aperto pativi di meno. 40 cent per fare una doccia: l'ho fatta alla svelta e con poco sapone anche se l'avevo portato io da casa, temevo una fattura di addebito il giorno dopo.
Passiamo delle buone feste amici, tornare carichi nonostante le difficoltà ci farà ripartire...speriamo.

MAROTTA 5,5: Schierato a sorpresa vive una serata difficile, perché difendiamo male lasciando liberi i tiratori avversari. Le parate (poche) arrivano solo nel secondo tempo, il primo è da mal di schiena cronico a furia di raccogliere palloni in fondo alla rete. Si rifarà, BIG HERO.

SILEO C. 5,5: Lasciato sempre vis à vis con la punta nemica si immola un paio di volte e salva ma la partita dopo pochi minuti è già in salita. Anche nella ripresa arranca, ma è l'atteggiamento "a cappella" della squadra che manda fuori rotta anche un navigante esperto come lui, APNEA.

MIGLIORINI 6: E' la mossa della serata dettata dall'emergenza. Lui bene quando entra e fa reparto da solo, ancora meglio quando suona la carica e realizza il gol del "proviamoci raga". Si smarrisce nel finale, quando uno Joga a trazione anteriore non gli copre mai le spalle, DE VRIJ.

ORSI 5,5: Due errori che indirizzano la gara, un anticipo avventato e un passaggio intercettato affossano le velleità dei diavoli. Poi c'è tutta una gara di sacrificio con impennata d'orgoglio in coda (gol bello e assist). Sandro non trascina ma con una squadra che gira coi meccanismi oliati può tornare molto utile, FRAMMENTI.

CREMONA 6: Nel primo tempo è l'unico che prova a rendersi pericoloso, non trova il gol ma ci va vicino almeno. Tatticamente così così: troppo pigro nei ripiegamenti, i lanci verso la punta lo scavalcano sempre, e non è perché è alto quanto un playmobil, YOGURT.

ZOLA 5,5: Si accende a sprazzi, tanti spazi ma viene cercato poco. Di contro porta molto palla ma non trova mai lo spiraglio giusto e quando succede sbatte sempre su quella piovra del portiere avversario. Sbotta un sacco nella ripresa, ma mancano proprio i suoi gol... ACCERCHIATO.

DI SESSA 5,5: Il gol rompe le catene, da lì in avanti riusciamo a ridurre il gap e a rendere meno amara una serata paragonabile ad un mazzo di ortiche nelle mutande. Il problema è che per buttarla dentro ci impiega mezza partita anche se prima è più sfortunato che impreciso. Tornerà a sfigurare portieri, mi gioco tutto, CASINO'.

BOSELLI 5,5: Si fa parare di tutto e di più, ma tolte le occasioni-gol resta lo scheletro di una partita povera di lotta e giocate utili. Le perle-sentenza che sanno di ghigliottina in panchina ci stanno, ma poi in campo devi bruciare l'erba (che già non abbondava), LAUTARO DANTINEZ.

CASAROLI 6: Rispolverato come un maglione natalizio orsetti e omini di zenzero si gioca l'ultimo spezzone con la voglia matta di dire la sua. Non male anche se gli avversari tirano il fiato: da bomber vero il gol che chiude il tabellino, RESTART.

AVVERSARI 6,5: Vagonate di esperienza e tanta organizzazione anche se poi a spuntarla è lo schema più antico e ripudiato del mondo: tre fissi dietro e lancio lungo allo sportellone là davanti...colpa nostra a non capirla mai in tempo. Ci asfaltano ed è un peccato che ora come ora siamo così poca cosa.

ATMOSFERA 5: Glaciale e ovattata, anche se dopo aver visto il campo dello Young Boys, forse rivaluto le mie considerazioni. Che nelle feste mi mettano pepite di entusiasmo e non canditi nel panettone...ma almeno di risse neanche l'ombra.

La frase della serata " Ma come avete fatto a perdere?" Il gestore della pizzeria ospitante, incredulo, come se ci conoscesse (o il contrario).






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