mercoledì 20 marzo 2019

JOGA MALITO - PIPA INVERSA 6 - 5


Air Fresh Vigorsol. Boccata d'aria intensa in termini di classifica e prestazione da incorniciare per i diavoli che stendono l'agguerrito Pipa e conquistano punti fondamentali per restare nelle prime sei posizioni.
Un campionato non facile, costellato da squadre ostiche in campo e fuori (ne parleremo..) dove ogni partita è una battaglia, una nuotata annaspante in uno stagno fangoso e pieno di insidie... ma vogliamo oltrepassarlo.
Abbiamo fatto quadrato, isolandoci dal resto dell' universo. Affondare o resistere, restando gruppo: prima il "noi" e dopo"l'io". E l'abbiamo svoltata o meglio siamo sul giusto cammino, fatto di prestazioni importanti, oltre i nostri limiti, intrise di orgoglio.
Uno Joga coraggioso, quello delle ultime apparizioni, capace di cambiare pelle come un serpente a sonagli, di sovvertire gerarchie e ruoli, pur di non proseguire nell'anonimato di un campionato cominciato anche bene ma nel disinteresse generale.
Anche ieri è stato così ed i nostri sono stati semplicemente fantastici nel piegare un avversario forte, attaccandolo subito e resistendo tra mille difficoltà nella ripresa. Da Agrifarma in poi tocchiamo vette di grande futsal. Siamo discontinui, è vero, ma in questo momento quando alziamo il ritmo difficilmente gli altri non faticano a starci dietro.
Tre indizi fanno una prova, non riusciamo a tenere per tutta la partita questo atteggiamento marziano ma capolista a parte tanto basta per prenderci il vantaggio e non mollarlo più, fino a che morte non ci separi come nei matrimoni.
Fino al quattro a uno per noi, circa metà primo tempo, loro non ci hanno capito niente, come svegliarsi in Nepal. E la partita fino a lì (forse una sensazione) mi è sembrata trascorrere in un secondo, a una velocità superveloce come la fibra di Tim.
Poi abbiamo rallentato, consentendo ai rivali di prendere corpo e convinzione e di raggiungerci nella ripresa: un gol da cineteca su punizione a imbalsamare Dante e un contropiede mortifero annullavano in pochi istanti lo Joga stellare del primo spezzone.
In quel frangente lo slinding doors della serata: il sorpasso sarebbe stato un duro colpo, invece torniamo in vantaggio noi, con una discesa irresistibile di Ema, 5-4. Prima del match lo avevo paragonato al buon Cristiano, quello con il sette sulla schiena, il nostro Cristiano; perché il carisma non si compra al mercato del venerdì ed Ema ne è pieno, tocca a lui trascinarci fuori dalle sabbie mobili, è il suo destino.
Il gol ci mette le ali come una Red Bull e un attimo dopo il Cremo si inventa con un avvitamento circense la rete della tranquillità. Il finale è convulso, noi iniziamo a pagare stanchezza e gol sbagliati (quanti...) e ciliegina sulla torta il rosso al Dome complica maledettamente il tutto.
Per fortuna siamo agli sgoccioli e la loro quinta marcatura all'ultimo respiro questa volta conta meno di un Lipton Tea all' Oktober Fest bavarese.
Il menu ci propone ancora tre portate, tre gare una più tosta dell'altra. Questo Joga, non quello spaurito di fine andata, può dire la sua....speriamo solo di riuscire a giocarle tutte.

BOSELLI 7: Siamo passati dal "vediamo se la para" al "deve prenderle tutte" ed è un bene questo upgrade, significa che sta alzando l'asticella superando un livello dopo l'altro, Mario Bros. Un paio di tiri al limite del parabile ma anche tante uscite e interventi strepitosi, felini, MICIONE.

MENTO 7,5: Di fronte il capocannoniere del campionato, lui lo annienta con maestria e anzi si va a prendere palco e standing ovation: sua la doppietta che schianta la partita, BOEING 737.

SILEO C. 7: Brava eh la punta nemica, ci aveva scornato all'andata e lunedì ambiva al remake ma il Sile può soffrire quelli rapidi, quelli bravi tecnicamente sono la frittata che finisce dritta in mezzo al suo sfilatino. Un muraglione dietro, in avanti si divora il gol della completezza, DESAILLY.

ARFANI 7-: entra in partita subito ma è nel secondo che esprime il suo calcio uruguagio fatto di rincorse, recuperi, lotta negli anfratti di una sfida che lascia ad altri il compito di offendere.
In pochi secondi un frullato di emozioni: tiro al volo finito in curva (al Meazza), sgroppata con tiro a fil di palo e finta pelo e contropelo a sventare un pericoloso contropiede Pipa, ADANI.

ORSI 6,5: Solito tassello fondamentale, entra a coprire le spalle alle scorribande di Ema e mette calma ed equilibrio fino al bottino del quattro a uno. Meno efficace nella seconda parte, soffre un ingresso lampo in un momento di fiacca dei diavoli, non demerita ma non spinge come potrebbe, INGRANAGGIO.

CREMONA 8: Sarà stata l'irish beer che ancora gli percorreva le vene ma ogni volta che toccava il pallone arando la fascia per gli avversari erano dolori. A fine serata è una quaterna, da descrivere il gol in avvitamento che a qualcuno ha ricordato il tuffo tra le dune di Aldo Baglio in Italia-Marocco, SFIDE.

GIORDANO 7: Solita prestazione gigantesca, perché oltre a ricamare le stoffe delle nostre azioni più belle non perde un contrasto, lottando alla pari con bestioni più fisicati dei bagnini dei Baywatch.
Mezzo voto in meno per il numero di gol che sbaglia: due o tre in più della popolazione cinese secondo Wiki, GRAN VISIR.

DI SESSA 6,5: Sta tornando un giocatore con la G maiuscola, scritta ovunque come sui borselli di Gucci. Ora deve tornare anche bomber (anche ieri a secco) ma la strada è quella giusta...ha allargato gli spazi lottando su ogni pallone e confezionando un paio di assist caramellosi. Peccato per il finale far west, ok tutte le scusanti, ma alla fine il conto lo deve pagare lui, COMPLEANNO.

CASAROLI 7-: A mon avis il miglior Condor della stagione. Impettito, abile a farci salire, in pochi minuti ha tra i piedi almeno tre ghiotte palle gol...non segna ma stavolta ci va ancora più vicino. Meriterebbe più spazio, anche se di girovita se n'è già preso abbastanza, IL GORDITO.

AVVERSARI 6+: Squadra alla vecchia maniera, dietro sono da brivido ma palla lunga al bomberone davanti e questa è l'arma non tanto segreta ma che funziona: all'andata ci avevano lisciato la pelliccia ad esempio. Ieri meglio noi, in tutto.

ATMOSFERA 7: Solita tristezza degli ultimi tempi però ormai abbiamo imparato a fare da sé anche lì, da pelle d'oca l'applauso (a noi stessi) dopo la sfuriata del primo tempo.

La frase della serata " Ma giochi con il cappellino?" Un Ale basito all'ennesimo look azzardato del Fante.



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