mercoledì 27 marzo 2019

BAR TAVERNETTA - JOGA MALITO 7 - 7


Che Joga. Dopo una prestazione combattiva in piena emergenza i diavoli tornano a casa con uno strameritato punto dalla difficile trasferta travese, contro la terza forza del torneo. Insieme alle sensazioni positive scaturite da una grande partita tornano a casa con noi anche tutti i rimpianti di una serata agrodolce, meritavamo i tre punti senza se e senza ma...ma alla fine tocca accontentarsi, potevamo addirittura perderla.
Il rammarico è enorme, un pachiderma. Della prestazione di ieri cambierei solo i primi dieci minuti (noi troppo timorosi e disattenti in avvio) e la poca freddezza nella ripresa, tutti quei gol mancati che potevano e anzi dovevano indirizzare una gara che da metà primo tempo in poi abbiamo dominato in lungo e in largo. Solitamente sono prudente nei giudizi, specie se di fronte a noi incrociamo una squadra blasonata ed esperta come i nostri avversari ieri, al completo secondo me tuttora i più attrezzati del girone. Ma li abbiamo messi sotto, rimediando un avvio incerto con un forcing finale di tutto rispetto chiudendoli nella loro area per tutto il secondo tempo, escape room.
E tutto questo in soli sei uomini contati. Avevamo chiesto uno spostamento di orario (Travo alle 20 è una follia) ma per "comunque" valide ragioni non ci è stato concesso...e ci siamo dovuti rimboccare le maniche, calando l'elmetto e scendendo in battaglia coi pochi valorosi rimasti.
Questo Joga mi sta rispolverando emozioni che non provavo da tempo, nemmeno nel filotto di vittorie dell'anno passato mi rimaneva addosso tanta adrenalina. All' inferno meritatamente eppure maledettamente vivi, lucidi nel riafferrare per i capelli una gara che dopo cinque tiri degli avversari (infallibili) ci vedeva sotto di altrettante reti. Non siamo stati a guardare, abbiamo cominciato a giocarcela, con calma ma con convinzione. I primi gol del Miglio, le prime sgroppate del Cesco o i tackle di Ema, tutto quello che non ci era riuscito nelle prime battute insomma.
E gli avversari hanno incassato il colpo, recuperati fino al cinque pari dopo che  forse avevano sfiorato l'idea di una vittoria senza troppi patemi.
Il secondo tempo inizia a scintille e subito si fa rovente. Loro trovano i gol del doppio vantaggio: un'autorete beffarda e un contropiede ad intervallare un dominio di possesso palla inaspettatamente schiacciante. Il loro estremo difensore ha parato anche per i prossimi due lunedì, ma noi ci siamo divorati l'impossibile. Penso a diverse azioni mancate di un soffio, ai pali (la punimba di Ema ancora mi fa ribollire i globuli rossi) e infine ad un paio di palloni che sembrano entrare e poi calciamo fuori, sopra la traversa, un po' ovunque come schizzi in un quadro di Pollock.
Ne segniamo uno e loro, nonostante l'esperienza diventano bianchi come a Bogotà...il pareggio è nell'aria e arriva praticamente all'ultimo tentativo, ma è un pari sacrosanto e che già veste stretto, fidatevi.
Per noi ne mancano due, e saranno durissime, come e peggio di ieri. Ma vedo coraggio e ambizione e per ora mi basta.

BOSELLI 6,5: gli avversari hanno una mira da cecchino serbo e dopo dieci minuti sono dolori, più buchi che nel formaggio svizzero; ma di colpe gliene attribuisco poche...bisogna difenderla la porta, non guardare gli altri tirarci in mezzo. Poi azzecca un paio di uscite e sale in cattedra, salvando il risultato, CARMAGEDDON.

MENTO 7,5: Dietro dice sempre la sua ma stavolta serviva guidare i compagni verso l'impresa, serviva il piglio del leader. I gol sono tre, tutti pesanti. L' ultimo è da godimento ma Ema non sorride, sa che è una vittoria mancata e non un pareggio acciuffato. In pizzeria è il genio incompreso degli abbinamenti: le patate lesse e smorte ospedale su una pizza non le avevo mai viste, LEGGE.

SILEO C. 7-: Sta facendo un campionato incredibile anche se la cosa non mi stupisce, da sempre gioca con il cervello. Entra e mette i sigilli alla nostra porta peggio di un finanziere, sfortunato però sull'autogol, arriva più lanciato di Dante in macchina lungo i tornanti di Travo e nel rimpallo non riesce a frenare in tempo, OCTOPUS.

ORSI 7: Inizia con l'assist per il pareggio del Miglio, una sortita tipica sul lungo-linea che i due sgherri facevano fin dai tempi di Agosti con discrete fortune. Rientra sotto di due e in ultima fila, per consentire a Ema di spingere più avanti: non passa  più nulla, e la rimonta ha inizio, FAVOLA.

GIORDANO 6,5: Catalizzatore di palloni, una lavatrice in pratica...recupera palle sporche e le restituisce pulite, limpide come le occasioni che crea e che spesso sbaglia: il loro portiere superlativo ma con una spruzzata di cattiveria in più, ZIELINSKI.

MIGLIORINI 7+: Se parliamo di calcetto, la prima punta è la sua veste naturale, il suo travestimento migliore. Prima frazione stellare: raddrizza e costruisce le fondamenta della rimonta, anche se pure lui (in evidente calo di zuccheri) nel finale sbaglia tanto sotto porta, TIGRE.

AVVERSARI 6,5: A loro (per pareggiare in tutto) mancava la punta centrale, un giocatore unico, capace di vincere quasi da solo. Ma non che gli altri fossero cacciaviti (anzi..) completi in tutti i reparti, solo una prestazione così poteva farli sbandare tanto, soprattutto in difesa.

ATMOSFERA 6: Ricordavo un palazzetto anni novanta in evidente decadenza invece si è rifatto il look pure lui e tutto blu così sembra di giocare all'Acquario di Genova. Pubblico non pervenuto...ma qui mancano anche le tribune quindi...

La frase della serata " Stavo correndo..." lui. " E ma se corri come il gorilla..." Ale. Scena epica, Animal Planet.





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