martedì 28 maggio 2019

Coppa Primavera: JOGA MALITO - AGAZZANESE 5 - 0 a tavolino


Final! Nel modo più imprevedibile e sicuramente meno auspicabile, con un turno semifinale che salta all'ultimo per rinuncia degli avversari.
Quando non si gioca, ci perdono tutti quanti. Ok, per noi è la Champions, ma solo allacciando gli scarpini altrimenti conta meno di zero. Detto che ci è dispiaciuto non confrontarsi in campo e sudarci la finale bisogna però aggiungere che chi sta nelle regole (da sempre) non può tutte le volte venire penalizzato dalle bizze del primo che passa.
Con la data già fissata da tempo e concordata all'orario più comodo ai rivali, un rinvio dell' ultimo minuto sorprendeva e guastava come una visita dei testimoni di Geova alle otto di domenica mattina.
Abbiamo provato anche a spostarla ma nella stessa settimana era impossibile e in quella dopo in un periodo infarcito di tornei estivi ancora più difficile. La Lega, solitamente debole di polso, stavolta ha agito con buonsenso e fermezza, lasciando lo spiraglio per un recupero (a costo di rinviare pure le finali) che poi non si è materializzato. Questi sono i fatti, nudi e crudi, il resto non esiste... Mark Caltagirone.
Quindi onore a chi rispetta le regole e quindi gli avversari. La nostra storia che nessuno può attaccare parla di un 80-90% di rinvii accordati, una lealtà sportiva che in pochi possono vantare.
Stavolta non ci si è riusciti. E non centra la posta in palio (ribadisco: era meglio giocare) conta il rispetto che pretendiamo dai nostri atleti per onorare ogni impegno, spostando turni di lavoro, chiedendo permessi, rinunciando a cene e compleanni di parenti cari. Lo stesso rispetto che vorremmo, possibilmente, anche dagli altri. Peace, per il resto...

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