domenica 12 maggio 2019

Coppa Primavera: MAIDEN UNITED - JOGA MALITO 4 - 5


Emozioni forti. Uno Joga arrembante risolve nel finale lo scontro contro un ottimo Maiden e accede alle semifinali (per il bilancio è un salasso) della Coppa Primavera. Siamo arrivati primi con due vittorie su due incontri ma credo valga meno della difesa del Frosinone, ci sarà il sorteggio....e altri quaranta euro.
Lo dico subito, parlerò della partita ma anche e soprattutto del contorno, in una serata che ha visto competere due belle squadre in un'atmosfera tragicomica, su questa federazione (che brutta fine) non stenderei un velo pietoso, ma un burqa...
Prima la partita. Noi meno sciolti e brillanti rispetto a lunedì, anche condizionati da una trasferta e quindi un pre-match un pelo improvvisato. Subito in svantaggio abbiamo impiegato diversi minuti per capire avversario e campo. Loro ci pressavano alti, bloccando la nostra voglia di fraseggio stretto e trame ricercate. Gli spazi erano limitati poi dalle dimensioni del campo, in un' Activa sempre più simile a Sarajevo dopo i bombardamenti, che si sta sgretolando anno dopo anno sotto i nostri tacchettini. Tolti i primi minuti di smarrimento l'abbiamo giocata alla pari, da metà tempo anche meglio noi,  subendo però le loro ripartenze. Davanti poi abbiamo sbagliato tanto: a volte iper altruisti, a volte poco precisi, anche se non era facile calcolare traiettorie e rimbalzi di quell' Agla (il nostro pallone milionario ora appartiene alla volta celeste).
All'half-time siamo sotto per tre a due; ai punti uno Joga convincente ma con troppe distrazioni e pause. Maiden si carica e nella ripresa parte a testa bassa con grande ritmo sugli esterni, cercando di aumentare lo score. E come una doccia gelata ecco arrivarci sulla schiena il quarto gol, una rete che poteva tramortire chiunque. Non questo Joga resurrection, che dall'Agrifarma in avanti da sempre la sensazione di potersi battere alla pari con tutti. Serve un episodio, perchè giochiamo giochiamo ma il gol sembra non arrivare mai...lo troviamo nel modo più impensato, con Ale che piroetta sul loro difensore e lascia partire una saetta sotto la traversa. Siamo più vivi che mai, Ema suona la carica e trova la carambola che finisce dritta sulla testa del Cremo, abile a sfruttare la sua arma peggiore (o forse no..) il gioco aereo.
Anche il pari andrebbe bene per passare, ma ormai la navicella è in orbita...si può fare! Il gol, quello della vittoria, arriva da un'azione corale, dove tutti toccano la palla e Zola la schiaccia in rete, godimento.
Il contorno. Detto del campo inteso come fondo (è già geniale chiedere il pagamento di questo campo, figurati 80 carte..) due parole vanno spese sulla struttura, sempre più fatiscente. Sul tetto, per evitare che ci piova dentro, problema che avevano già dieci anni fa, ecco la soluzione delle soluzioni. Dei teli e delle reti a un metro dalla tettoia. Succede così che il primo pallone (il nostro) finisce inghiottito da quegli stupidi teloni. Che problema c'è, usiamo quello degli avversari. La palla rotola tra le mani di Dante che in un tributo di fiducia insensata rivolto ai suoi piedi tenta di far scendere la nostra biglia con una pallonata dal basso verso l'alto. Bum....su anche il loro. Tra lo stupore dei rivali (mi ha ricordato Tre uomini e una gamba quando Aldo butta in acqua la gomma con tutto il cerchione..) e l'inutilità dei gestori (non esiste un bastone per sopperire al "problemino"..) in qualche modo recuperiamo un pallone ridotto a pezze, ma per quaranta euro cosa vuoi pretendere....Il Bernabeu e il pallone griffato?

BOSELLI 6+: Parate nemmeno troppe, ma contano quelle decisive, quelle che sbarrano la saracinesca...e nel secondo tempo beh ci sono state. Non mi ha incantato nei primi venticinque: frettoloso sul rinvio della prima rete (anche sfortunato), in ritardo sull'uscita bassa del secondo gol. Monumentale nella scena dei palloni, sembrava il gioco delle tre carte, HOPLA'.

MENTO 7: Solito sanguigno, non ci sta a perdere, mai, e quando non trova un nemico se lo inventa, deve averlo. Ma cammina sempre sul filo di questa lama, le sue proteste mentre stiamo perdendo servono a poco... il suo affondo che finisce sulla cabeza del Cremo vale oro invece, RINGHIO.

ARFANI 7: Magic moment, sempre concentrato, sempre in partita, più ordinato e preciso anche con la palla tra i piedi. E venerdì anche bravo nel difendere (ultimamente sembrava il fratello di Cancelo..). Esce solo per punteggio avverso, altrimenti poteva tranquillamente finire il match, RENDITA.

ORSI 7+: Non il migliore in assoluto (ad esempio perde il contrasto sul primo gol) ma il più decisivo, quello si, abile a dare la scossa con quel suo sinistro eternamente malvagio. E per poco non si concede il bis, subito dopo, sarebbe venuto giù lo stadio...e visto il degrado meglio non dirlo troppo forte, ON/OFF.

CREMONA 7+: Dopo la maratona accusava dolorini e acciacchi ma in realtà lo Joga-Lab ha sempre visto cartelle pazienti ben peggiori. E infatti è energizzante, trova il pertugio in diagonale per la prima rete e ci mette la zucca per il gol del pari, RAPTOR.

GIORDANO 7-: Si danna l'anima ed è il collante di tutte le giocate dei diavoli, quello che alza il ritmo. Tutto questo dispendio di energie ha un prezzo (Dio, se mi sente la Uisp lo alza subito): a volte perde lucidità sotto porta e non sempre estrae dal cilindro la giocata più efficace. Ma è insostituibile, ALLAN.

ZOLA 6,5: Un passo indietro sul piano della prestazione, ma diciamo che sono i pochi spazi a metterlo in difficoltà: ne saltava uno e subito ne aveva addosso un altro. Il veleno, quello che uccide, arriva tutto nel finale: tocco ravvicinato vincente per il morso che stritola, quello della vittoria, COBRA TOVALIERI.

AVVERSARI 6,5: Organizzazione difensiva e tanta corsa, fino al quarto gol la loro partita era stata perfetta e cinica. Poi vengono superati, anche in modo beffardo. Squadra simpatica: gli dobbiamo un pallone (non si sono nemmeno arrabbiati...).

ATMOSFERA 2: Surreale, dall'inizio alla fine. Un caldo appiccicoso (che microclima ha quel posto, è il maggio più fresco della storia?), il tetto mangia-palloni, l'arbitro che non vuole concedere recupero perchè dopo c'è un'altra partita ed ha paura che spengano le luci...e noi paghiamo, e paghiamo.

La  frase della serata: "  Se era su il loro di pallone, e non il nostro, non avrei tentato..." Dante, lo stratega.




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