venerdì 21 febbraio 2020

ALSENO GOMME - JOGA MALITO 3 - 3


Locked. Uno Joga battagliero ma incompiuto non va oltre il pari nella trasferta alsenese e lascia per strada  un po' inaspettatamente due punti nella corsa alle prime posizioni.
Difficile vedere il bicchiere mezzo pieno. Al di là della classifica, dove sapevamo e sappiamo che anche vincerle tutte potrebbe non bastare, una nottata del genere assorbe energie e amplifica malumore: la sensazione era quella di aver di fronte un avversario ostile ma nettamente battibile. Pace però, non si può vincere sempre; o scritta meglio...a volte nonostante lo sforzo non ci si riesce, ma vedrete che alla fine questo punticino tornerà utile, in ottica playoff è un altro mattoncino.
Nessuno in estate ha chiesto a questi ragazzi di vincere a man bassa il campionato, nessuno. Logico che finché ci sarà spazio per i sogni terremo un occhio chiuso e l'altro mezzo aperto, ma quel che si pretendeva dai diavoli era di sputare fuoco per la "camiseta blanca" una partita dopo l'altra.
E anche martedì, sotto il profilo dell' impegno nulla di più si può chiedere a Cesco e compagni. E' stato uno Joga non brillantissimo (al momento non facciamo scintille) ma con la criniera da leone, un pelo sprecone e talvolta distratto ma ugualmente coraggioso.
Del parapiglia finale dirò abbondantemente la mia tra poco. La partita è durata fin lì, poi è stata la recita dell'assurdo, la solita sceneggiata di un team molesto (non di tutti però) che a mon avis dovrebbe giocare al sabato pomeriggio, avete presente le partite ad abbigliamento misto,  quelle con il bim bum bam per fare le squadre.
Primo tempo così e così per noi; avvio incerto e Alseno Gomme è meglio in tutto, soprattutto arriva prima su ogni pallone. Ma la sfuriata neroverde produce per nostra sfacciata fortuna solo un paio di legni clamorosi e alcune parate di Dante altrettanto mistiche. E così ci facciamo un pizzico più spavaldi e troviamo per primi il gol del vantaggio.
Nel nostro miglior momento arriva una secchiata di acqua gelida e una prodezza loro inchioda il punteggio sull'uno pari. Nella ripresa dalle nuvole sbuca immediatamente uno Joga diverso che sembra essersi scrollato di dosso ogni paura. E ancora una volta al culmine del nostro best moment ecco che una deviazione beffa Dante: 2-1. Dura un attimo, carichiamo come bisonti e Deca pareggia, Ale prende il palo e ancora lo straripante bomber dei diavoli spacca la porta per il tre a due.
Nonostante la loro aggressività poco s'intona con i nostri portatori di palla il momento sembra propizio per chiudere il recinto e la chance cade dritta sui piedi del Deca: pallone a fil di palo con il Cremo sullo sfondo pronto al tap-in.
Così, come da copione i padroni di casa la riacciuffano e anzi sfiorano il nuovo contro-sorpasso. La sfida è vibrante, tesa. E di colpo si spezza. Fallaccio insensato sullo sgusciante Cesco che accenna una reazione...mancherebbero sei sette minuti, si giocherà ancora per quaranta secondi in tutto.
Una confusione che nemmeno al mercato del pesce di Bangkok, come l'anno scorso e come quasi sempre contro di loro. Mai avevo sentito urlare "arbitro li deve buttar fuori tutti e due" come se non importasse che un condannato era pure il loro, fare uno sgarro agli Joga fa sbrodolare si vede. 
Qui, e non ne parliamo spesso, entra in gioco l'arbitro...  uno esperto con centinaia di partite alle spalle non può cadere nel tranello, affogare in un rigagnolo d'acqua. Che poi, se fai lo sceriffo, dalla lingua affilata come i coltelli dello chef Tony non può accadere che nei fatti ti dimostri più tenero di un purè di patate. Tolto il buonsenso di non espellere nessuno la decisione è quella di interrompere la partita 4 minuti prima (erano di più) pavoneggiandosi poi di averlo fatto. In che regolamento? In che mondo? Tutto concesso, reparto del fai da te...e poi mi vengono a dire con aria cyberbulla di inserire la distinta online...ma lasciamoli arbitrare va, che protagonisti come sono poi magari si fanno avanti anche per aggiustarmi il computer.
Appuntamento a giovedì prossimo, emergenze sanitarie mondiali permettendo. I Baloneiro sono l'appiglio giusto (ma non facile) per tornare in sella al destriero e proseguire per la foresta.
             
BOSELLI 6,5: Nel concitato primo tempo ci tiene in vita con parate importanti, reattive, e quando non può lui ci pensano i pali a negare ai "gommisti" la via della rete. Mezzo miracolo anche sul primo gol ma la carambola è beffarda e fa strike. Sulla seconda conclusione invece si incarta, ok le deviazioni ma è meno reattivo di uno spaventapasseri, BIANCANEVE.

SILEO C. 6+: Clienti difficili gli avanti alsenesi, piedi poco raffinati ma stazze da birra e salsiccia...e il Sile ci mette mestiere, ardore ma non riesce sempre a disinnescarli, A GALLA.

GIORDANO 7: E' ispirato e quando punta la porta crea sempre superiorità numerica e occasioni. Ma il k.o. di Ema lo costringe a ultimo bastione per buona parte della gara, ruolo che ricopre coi contro fiocchi ma che lo tiene lontano dal cuore della disputa. Sul caos finale sarò lapidario: mai visto uno più corretto di Cesco quindi aveva buoni motivi. E se brucia metti il.. BOROTALCO.

CREMONA 6+: Il solito apporto in termini di corsa, sembra paglietta ma quando si fa mezzo campo per recuperare un avversario lanciato a rete beh...invece vale un gol. Sfortunato spettatore delle prime file sotto porta: Ale gli preferisce il palo, il Deca conclude naso all'insù e proprio non lo mappa, SHADOW.

ORSI 6,5: Dopo un inizio a fuoco lento inizia ad arrostire in campo e fuori, sfiorando il gol e servendo al Deca l'uno due del pareggio. Sostanza e muscoli anche nell'ultimo atto, quando è il centrale difensivo Joga, POWER.

FERRARI 6: Ci prova ma con i suoi dardi infuocati non riesce mai ad incendiare la partita e soffre le aggressive attenzioni dei rivali che ti piombano addosso come sciacalli non appena ti attardi. Peccato perché la sua botta dalla distanza poteva scardinare la serratura, ARROW.

DE CARLI 7: Gli è mancato il colpo di mannaia finale, la ghigliottina che divide il ceppo dalla testa. Ma i gol sono tre perle, l'ultimo di rabbia scaraventata mi ha illuso che ce l'avremmo fatta, REVOLUTION.

MENTO 6+: Un leone in gabbia: per quanto abbia azzeccato ogni mossa e ogni parola in campo sarebbe servito più di un pozzo nel deserto. Quando l'ho visto scattare come una molla da divano nel parapiglia ho temuto il peggio... per gli altri, LO SFREGIATO.

AVVERSARI 5: In campo sono da sette in pagella, usando la loro garra per equilibrare i valori tecnici in campo. Il pari è anche meritato. Su tutto il resto sono perplesso: non abbiamo gli stessi obbiettivi e valori, si vede.

ATMOSFERA 6,5: Rovente nonostante lo scarso pubblico. Uno stadio che per noi è un guado pieno di insidie...un anno fa come martedì, rimontati tra le zuffe.

La frase della serata: "Abbiamo il pallone della Serie A e usiamo il loro?" Bove. Risposta del direttore di gara..."E questo è quello della C2" Replica definitiva del Bove "Ah ho visto". Dovevate vederlo quel pallone anti gravità, sembrava un progetto segreto e fallito dell'Area 51.




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