sabato 1 febbraio 2020

JOGA MALITO - PIPA INVERSA 4 - 5


Sogni infranti. Un grande Joga si arrende all' ultimo respiro alla capolista al termine di una sfida ottimamente giocata dalle due principali forze del campionato. E' una sconfitta che suona come un verdetto sull'esito del campionato ma che certo non ci ridimensiona...giovedì è stata una beffa, non trovo e non voglio trovare un altro vocabolo per definirla.
Ora i nostri "antagonisti", ancora imbattuti, hanno raddoppiato il loro vantaggio su di noi e così con due partite di vantaggio hanno in cassaforte il successo finale, difficile se non impossibile sottrargli lo scettro. Ci abbiamo provato con tutte le forze, ma non ci siamo riusciti, in una serata sportivamente parlando più sfortunata di un sordomuto assunto in un call-center.
Insuccesso ben diverso dal precedente confronto con Pipa; quel giorno meglio loro in tutto, stavolta già ci avrebbe vestito stretto un pareggio, figuriamoci perderla. Ma questo è il calcio e intendiamoci Pipa Inversa si è dimostrato e resta uno squadrone. Ha disputato la gara che doveva fare, difendendo a oltranza il vantaggio maturato nel primo tempo e i numeri sono dalla loro parte, ora più che mai. Dal mio punto di vista chi vince sempre è inattaccabile.
Ma se il timore era di non arrivare alla grande sfida pronti, di vedere uno Joga non al meglio o impaurito dalla capolista beh strafelice di come l'abbiamo affrontata, è mancato solo il risultato, quel guizzo che ci avrebbe regalato il pass per una serata indimenticabile.
In questi due giorni l'ho rivissuta nella mente decine di volte. A caldo mi era sembrato che non potessimo fare davvero più di così. A mente fredda due o tre cosine le abbiamo sbagliate...ma è anche vero che se prendi sei pali in una sera devi portarti sulle spalle questa scimmia e inchinarti al volere divino.
Nei primi minuti si è visto un diavolo tarantolato, costringendo gli ospiti a difendere bassi, fino al gol del meritato vantaggio. La scintilla della partita si accende subito: qualche fallo, troppe proteste, con i rivali sempre pronti al battibecco come zie inacidite.
Temuto come il coronavirus, il loro centravanti ci ha messo parecchio per entrare in partita ma al primo mezzo sbandamento ci ha castigati subito, trovando poco dopo anche la girata che vale il sorpasso. Il Deca ristabilisce il pari e nel forcing creiamo diverse palle gol: sprechi e legni clamorosi... il calcio è una scienza esatta e spietata quando lasci troppo sul banco.
Molto diligenti a coprire gli esterni ci siamo fatti risucchiare dalla bravura di questo pivot atipico; due incursioni centrali fruttano due gol ospiti in fotocopia, malvagiamente beffardo il secondo con una deviazione a spiazzare un incolpevole Simo.
L'allungo rosanero lascia il segno, perché se è vero che nel futsal puoi recuperare alla svelta è altrettanto vero che i nostri avversari sanno soffrire, sanno difendere e soprattutto... fare polemica: ogni motivo è quello buono per perdere tempo disquisendo sull'universo e sulla caducità dell'essere terreno.
Ci mettiamo un po', forse troppo, per rientrare nel match ma quando lo facciamo è senza chiedere permesso, portando il motore al massimo dei giri.
Tra una protesta e l'altra (stavo per chiedere un venerdì di ferie in ufficio..) li chiudiamo nella loro metà campo rischiando zero, ma il gol, questo infame, sembra non arrivare mai.
Lo troviamo sfruttando lo schema più riuscito della serata...prendere il palo. Palla che schizza sulla traversa, poi sul loro portiere e finalmente sui piedi di Cesco: 3-4.
Il cronometro dice che c'è ancora il tempo materiale per l'impresa ma il gioco si spezzetta sempre di più e l'arbitro allunga addirittura a quattro i minuti di recupero (che poi se ne sono persi di più) roba che nemmeno in serie A. Quando sei appeso a un filo se la butti dentro subito magari la vinci pure, ma questa volta l'errore lo commettiamo sul più bello, al massimo dell'eccitazione. Una distrazione difensiva da un fallo laterale e infilzata degli ospiti, bravi a capitalizzare l'unica chance vera del tribolato secondo tempo.
Nel recupero succede di tutto: immediata risposta di Ema e occasione colossale per il pari on delivery sui piedi del Deca: miracolo del loro estremo difensore. Il triplice fischio sa di liberazione (e cuce tre quarti di scudetto...) da una parte e di atroce beffa dall'altra, ma è stata una partita schiumosa ma bellissima, tra le due regine del torneo.
Il treno del campionato sostava ad una fermata decisiva, ma prosegue la sua corsa, guai a piangersi addosso. Bisogna centrare i playoff e provare a vincerle tutte o quante più potremo e sinceramente uno Joga così mi lascia piuttosto tranquillo, sotto questo punto di vista.

STILO 6,5: Un presunto crampo nel riscaldamento, alla vista del doc Cremona tra l'altro, ha fatto sì che Dante precauzionalmente dormisse in Autogrill coi truckers, pronto a imboccare l'A1 in caso di bisogno. Bravo nei momenti decisivi, incolpevole sui gol e poco fortunato nelle deviazioni...se penso che anche sulla quinta rete per poco non ci mette una pezza....CRISTAL.

MENTO 7-: Una gara sontuosa, ebbene si, anche se il suo cliente (difficoltà elevata) trova comunque le giocate per uccidere l'orso e portarsi a casa lo scalpo. Nella ripresa non gliela fa mai toccare, segna il gol della flebile speranza finale, cosa chiedere di più a questo leone di capitano? IMMORTALE.

ORSI 7-: Sugli scudi fino al quinto gol ( perde l'uomo sullo scambio decisivo ) ma non posso negare che a dispetto del pelo che ingrigisce corre tantissimo spingendo e difendendo con gamba e ordine. Litiga e poi si riappacifica con il suo dirimpettaio di fascia, unendo la soap più smielata e multiculturale alla sua attitudine street, MIX.

CREMONA 6,5: Inesauribile nella corsa, mago negli inserimenti ma nonostante i numerosi tentativi è sempre troppo avanti o troppo indietro, come una pornoattrice amatoriale. Sul piano fisico soffre la spinta dei rivali nella prima frazione ma specularmente li stana sul ritmo nel secondo, KULUSEVSKI.

GIORDANO 7+: tuttocampista, collante appiccicoso di ogni trama Jm, duro nei contrasti nonostante la stazza degli avversari. Fosse calcolatore e sicario come quando tratta un atleta al fantacalcio segnerebbe sei gol ogni giovedì. Ne mette due (sul primo l'effetto è cinematografico e serviva il Var..) e per poco non piazza anche la zampata del pari, QUASI.

FERRARI 6,5: Debilitato da una forma influenzale che per poco non mi fa gridare al primo caso italico nonostante il Bove e la Cina tra loro non centrino una mazza, arriva al campo bianco lenzuolo Caleffi ma deciso a non mancare. E fa il suo cogliendo il palo (strano eh) al primo affondo. La partita però non si sblocca e la sua stamina cala a vista d'occhio; viene sostituito ma non certo per demerito, WUHAN.

DE CARLI 7-: Poteva essere il matador della nottata o quanto meno il volto copertina di un meritato pareggio ma l'urlo viene strozzato in gola da una parata alla disperata del loro portiere. Prima una faticaccia, solo contro tutti a sorreggere il peso e le nostre sorti in attacco. Bello e da opportunista il gol del due pari, ammaccato come un caco maturo il legno che coglie su punizione, VERTIGINI.

SILEO 6,5: Incitatore, psicologo, pronto intervento di una squadra che semplicemente non può fare a meno di lui. La prossima tocca al Sile, not problem, NATO PRONTO.

AVVERSARI 7: La nostra Brexit, una spallata decisiva (o quasi) che tuttavia è più frutto della partita dell'andata. Ieri tanta esperienza, tanto mestiere ma anche una dose di fortuna non indifferente. La loro punta una sentenza e nel complesso il piglio e i giocatori (perché no..) che merita una capolista.

ATMOSFERA 7,5 : Spalti delle grandi occasioni. Vociante il manipolo di supporters ospite (un pò cornacchie ma dall'aspetto gradevole) ma anche tanti i nostri... peccato non avergli regalato di più, anche se la prestazione è stata apprezzata.

La frase della serata: " No ma nessuno commenta l'accappatoio?" Un Simo sessista e basito dinnanzi all'accappatoio pink panther di un orgoglioso Cesco.


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