sabato 15 febbraio 2020

JOGA MALITO - AUTOSCUOLA STADIO 9 - 5


Pericolo scampato. I diavoli affondano il colpo superando, non senza difficoltà, il fanalino di coda Autoscuola Stadio in una serata “blood” che risultato a parte non ha regalato troppi sorrisi.
Dovevamo vincere e lo abbiamo fatto ma mi sarei augurato (e forse immaginato) qualche patema in meno…invece è stata una faticaccia che spero ci serva da lezione per il futuro.
Poteva bastare uno Joga scolastico, ed invece ci siamo complicati la vita con un primo tempo kamikaze. Gli avversari hanno zero punti, figurati se i primi vengono proprio a farli qui, contro di noi. E per poco non è andata così, per poco non gettiamo alle ortiche un anno o quasi di sacrifici e sudore.
Se pensiamo che siamo meglio di altri siamo sulla strada sbagliata, Wrong Way. Se pensiamo che basta passeggiare in campo e le partite si vincono facile ci facciamo male da soli come gli Emo.
Ma non è questa la squadra che conosco, sgobbona e piena di umiltà, quella che ho sempre visto negli sguardi di tutti; abbiamo commesso una leggerezza… nello sport succede, ma so che non ricapiterà.
Anche perché gli avversari di ieri sera, ultimi quanto vuoi, ma non erano né meglio né tanto peggio di altre compagini affrontate sino a qui; in campo hanno messo carattere, organizzazione e tutto il fiato che avevano per reggere il confronto. Eh si, perché in fondo non fanno beneficenza nemmeno loro al giovedì, provano a vincere come tutti quanti. Ma se al risultato, con un grandissimo secondo tempo, abbiamo posto rimedio purtroppo non è stato così con il nostro capitano uscito insanguinato come in sala parto, bersagliato da una luna nera che davvero non conosce pudore.
Dopo il nostro immediato uno a zero infatti abbiamo pensato che la gara fosse già archivio e quasi storditi siamo andati sotto di quattro gol (2-4) incapaci di abbozzare anche una minima reazione. Niente stava funzionando, in apnea dietro, spreconi davanti dove davvero abbiamo sbagliato l’ impossibile.
Alla ricerca affannosa del pari ecco il fattaccio: Ema e Cesco si scontrano fortuitamente testa contro testa ed entrambi finiscono k.o., stesi a terra. Se Cesco, più barcollante di Morgan all’Ariston, si rialza vedo che Ema si tinge di scarlatto come un assorbente ed ha il sopracciglio spaccato. In questi casi meglio non correre rischi ma per qualche istante la partita passa in secondo piano e rimani frastornato.
Il fischio di fine tempo è un toccasana per riordinare le idee, nel frattempo abbiamo accorciato di una rete ma siamo inaspettatamente ancora sotto e ora gli Stadio accarezzano l’idea del colpaccio.
Lo Joga della ripresa è finalmente affamato e meno arruffone ma proprio quando sembriamo aver trovato la quadra una magia non so quanto voluta di un avversario ci ricaccia nell’ incubo: 3-5. 
Il rischio di sparire come Bugo è dietro l’angolo ma per fortuna questo episodio è lo schiaffo che ci sveglia. 
Un Ale avvelenato suona la carica e prima Cesco, poi Deca pian piano tutti escono dal torpore e con gli occhi rosso fuoco la ribaltiamo in pochi minuti. Il vantaggio è esiguo ma dietro il Sile basta e avanza per fermarli tutti; giocando da squadra e senza paura non serve strafare. Dentro anche il Bove per i gol della sicurezza e alla fine la bestia è in gabbia, ma che jolly ci siamo giocati (Deca cit.).
Chiaro che ad Alseno un diavolo così minuscolo non potrà bastare. Ma l’affrontiamo da secondi in classifica e con la nave ancora in scia, dritta al timone anche dopo la tempesta. 
In attesa che ritorni il suo capitano, magari con la benda da pirata e una cicatrice in più.


BOSELLI 6,5: Tornava tra i pali l’eroe della Coppa Primavera che fu in un match che sul piano di volo poteva sembrare tranquillo ma che in realtà presenta diverse turbolenze. Anche sui primi gol si oppone a diverse conclusioni prima di capitolare, gli ingranaggi sono ancora tutti in buono stato. Discutibile l’abbigliamento: un portiere con il cappello, in notturna, al chiuso neanche dopo un’indigestione di peyote, CASUAL.


MENTO 6-: Il premio sfiga per il 2020 è già suo, e siamo solo a febbraio. Peccato perché della gara vive solo il peggio cioè quei primi nauseabondi minuti dove nemmeno lui riesce ad emergere. Due le cose che ho scoperto dopo il crash test con Cesco: che ha il giubbotto come quello del Cremo e due che ho trovato qualcuno con la capa più dura della sua, TVB.


SILEO C. 6,5: Mette il fisico e l’esperienza al servizio della squadra che deve rimontare senza più subire un solo gol perché non ci sarebbe il tempo. Gigantesco, perché i piedi buoni sono un talento ma capire la gara e i suoi momenti è un’altra faccenda, DECISIVO.


CREMONA 6: Un Cremo double face, che arranca terribilmente nel primo tempo, nonostante il gol, e in netta ripresa nel secondo quando gli altri terminano le energie e lui ne ha ancora, come il coniglietto rosa della Duracell. Il suo accappatoio è ora a fianco della Sacra Sindone, PROSIT.


GIORDANO 6+: Da un abulico primo tempo a trascinatore degli Joga, il passo sembra breve ma non lo è. Già nella prima frazione qualche spiraglio del vero Cesco ma è nel secondo che con una doppietta ci manda in orbita. Nello scontro con il capitano lo ammetto ho pensato: e adesso chi la inserisce la formazione al fanta? ZIELINSKI.


ORSI 6,5: La sua fortuna è che si gode (mmm..) da spettatore tutto il primo tempo accumulando la giusta sovversiva rabbia… e quando entra, pur senza fare magie, ci mette quella caspita di voglia che accende la scintilla anche agli altri: ok si può perdere da chiunque ma non è meglio vincerla? L’assist a Cesco ed il gol del sorpasso rendono almeno agrodolce la serata, WAKAME
.


FERRARI 6,5: Gol con sombrero incorporato al primo pallone toccato, sembra una serata di gala ed invece la squadra si incarta e si rischia la deriva. Rientra nel momento decisivo…e la spacca, con quel gol che mette finalmente distanza tra noi e l’avversario. Ma bene anche prima: ha il piede caldo come una ciotola di ramen e ad ogni tiro sfiora il jackpot, GABBANI.


DE CARLI 6+: Mai visto così in difficoltà, poco supportato dagli esterni e con il mirino ultra appannato. Però anche nel primo tempo lotta e rincorre tutti con generosità e quando semini o prima o dopo raccogli. I gol sono dannatamente belli, quello dalla distanza un capolavoro, FABULOSO.


AVVERSARI 6,5: Limiti tecnici mascherati da tanto impegno, da una buona organizzazione e da uno Joga in modalità cazzeggio. Però mi ripeto: ultimi a zero punti per quanto visto ieri è abbastanza ingiusto.


ATMOSFERA 6-: La bolgia dell’ora prima doveva lasciare strascichi di sana adrenalina, invece il palazzetto si svuota e gli Joga si sgonfiano. Ma, non fosse stato per lo spavento Ema, sarebbe stata una serata come tante, anche in tribuna.



La frase della serata: “ Ma è il mio accappatoio quello?” Il Cremo, di pietra ma anche divertito dallo scambio accappatoio.
















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