Il nostro
silenzio non era assenza. Semmai attesa, in un periodo lungo quasi due anni che
di normale non ha avuto proprio nulla.
Anche rimanendo amatori fino al midollo teniamo a precisare che se nel tempo ci siamo fatti un
nome è stato perché ci ha sempre contraddistinto insieme alla passione tanta
serietà e rispetto delle regole, come non fossimo amatori. Siamo ripartiti
quando si poteva finalmente ripartire, per la sicurezza di tutti, non quando
era bello fregiarsi di farlo.
Due anni di stop si fanno e si faranno sentire tutti; eravamo all’apice di un progetto iniziato sotto la luna migliore, è tutto da rifare.
Ma gli Joga ripartono da basi solide che affondano le radici in dieci anni di battaglie su parquet scassati, quando il calcio a 5 non era ancora universalmente futsal ma “calcetto”, prima ancora che fosse il trend di chi non ce l’ha fatta con il calcio, quello vero.
Si riparte
dall’entusiasmo di qualche ritorno e purtroppo dall’addio inaspettato e
doloroso di capitani di ventura e leader in campo. Un onore averli avuti tra
noi, un dovere proseguire nel mare in tempesta. Sono stati Joga gente
come Moz e Simi passando per Sarpedonti…chi conosce la nostra storia può solo
portarci rispetto.
Si riparte da
nuovi campionati, molto digital e poi…vedremo. Intanto la Uisp ha fatto harakiri
e cerca di scappare con il malloppo.
Si riparte,
infine, tra mascherine, pass e tanta strizza che vada tutto per il meglio. Ma
la voglia di ricominciare era più forte, avanti Diavoli.
Nessun commento:
Posta un commento