venerdì 19 novembre 2021

JOGA MALITO - ALSENO GOMME 6 - 2

 


Pssssss (rumore di ruota sgonfia).Uno Joga solido e combattente si impone nella sfida casalinga contro Alseno Gomme conquistando con merito tre punti fondamentali in chiave futura, capaci di ritoccare come il botulino la mini classifica del girone. Dovevamo dare seguito alla buona prestazione di sette giorni fa e capire se la virata del primo successo in campionato ci aveva messo sulla giusta rotta. Devo dire che in settimana le vibrazioni della squadra erano quelle giuste ma poi si sa, la partita scorre su propri binari e bisogna essere bravi, maledettamente i più bravi, in quell’ora lì.

E lo siamo stati, nonostante il solito inizio in complicanza (0-2) che non ho ancora chiaro se è più sfortuna o più malvagia perseveranza: lo stracchino Nonno Nanni paragonato ai nostri approcci soft è un torrone della Sperlari invecchiato male. Però anche nelle difficoltà non abbiamo mai perso la testa; ci siamo rimodellati su un avversario che pressava altissimo rischiando via via sempre meno e aumentando in pericolosità. Con quella spruzzata di cinismo e di qualità davanti che ha fatto la differenza a tal punto che a metà frazione l’avevamo già rimessa in bolla.

Servono altri indizi mio caro Watson ma a me sembra uno Joga che nelle difficoltà si esalta. Perché gli aspetti da migliorare sono tanti e su quelli dobbiamo lavorare ma gli attributi o si possiedono o non ce n’è. E la squadra ha carattere e anche una sua identità, tolti i primi dieci abulici minuti abbiamo difeso e attaccato all’ unisono, dall’esofago al sedere come una scarica di Arla.

Siamo partiti rischiando l’uno contro uno e abbiamo finito raddoppiando su tutti, gli esterni e le punte che si sono alternate ieri hanno fatto un lavoro incredibile, sembravamo una fabbrica di tarantolati operai cinesi. Capiamo i momenti della partita, capiamo quando bisogna soffrire e quando invece bisogna ucciderla, quando fare casino e quando invece tenerla a bada…da esempio i minuti conclusivi di entrambi i tempi: eravamo al quinto fallo e ci siamo posizionati in trincea, attenti ma mai sopra le righe. L’avversario di ieri non era una passeggiata di salute. Gente di corsa, giustamente attaccata ai propri colori e spesso sanguigna. Mettergli il bavaglio e portarla a casa non era scontato neanche nelle settimane del Black Friday…quindi giù il cappello.

Idrante spianato però sui facili entusiasmi. Abbiamo perso le prime due e non era il nostro funerale, beh allo stesso modo adesso non è Capodanno. Stiamo intrecciando una bella trama ma è ancora tutto in divenire, specialmente in tempi pandemici nei quali fai gli scongiuri perché tutto prosegua in modo adorabilmente normale, settimana dopo settimana.

Ho una scena che mi rimbalza in testa dalle dieci di ieri sera: triplice fischio (con lui di solito sono tre rimesse da rifare o una rimessa da ripetere tre volte) e Arfo in piedi che ci applaude come se fosse il capo ultras, amore incondizionato. Ieri non era neppure entrato, nemmeno nel finale. Se invece di spellarsi le mani fosse stato intento a inviare una mail o fosse rientrato a testa china negli spogliatoi avrebbe avuto pure la ragione dalla sua parte. Invece era il primo a incitarci, di una grandezza unica. E’ questa la forza Joga e io non voglio perderla, nemmeno in cambio di tutti i trofei del mondo. Più che in passato ho messo tutto me stesso in questa squadra, come fosse un  Horcrux; ma caspita, vi vedo e capisco che ho ancora tutto da imparare.

 STILO 7+: La maledizione dei primi due tiri è ancora da infrangere, il secondo poi era un bolide telecomandato capace di fare la barba al palo come un barbiere Proraso. Ma da lì in avanti è uno scudo respingente. E attenzione non è solo un alternarsi di parate, Simo è un leader naturale in campo. Ieri dopo una punizione le sue urla hanno svegliato un tizio in Nuova Zelanda (fonte TG COM), VIKING. 

ORSI 7+: L’ultima volta che aveva giocato una partita quasi per intero avevate ancora tutti tra le mani il Nokia 3310, ma se lotta così può ancora dire la sua. Per usare termini inflazionati: mette in zona rossa qualsiasi avanti neroverde, manco fosse il Cts, LOCKDOWN. 

SILEO N. 6: Unica nota grigia di una serata fluorescente. Non per la prestazione, anzi era entrato con il piglio giusto, ma per quella botta rimediata al ginocchio che sembra non preoccupare troppo ma che sul momento, incrociando con lo sguardo il Cremo (quindi abbassando lo sguardo), mi ha fatto pensare “Carriera Finita”. RIP. 

CREMONA 7,5: Il suo ingresso è la scossa al diavolo brutto e addormentato dei primi frangenti. Sempre in movimento, su ogni palla come peluria pubica, scaltro e opportunista nel realizzare la sua prima doppietta in stagione, GOAT. 

FERRARI L. 7-: Conosco il suo potenziale e la barra non è ancora piena, fidatevi. Basta vedere cosa fa in allenamento, gol a grappoli compresi. L’aggressività dei rivali accende braci sotto al suo possesso palla, sempre elegante ma che ha bisogno di spazi e tempo. Upgrade totale nella ripresa: non perde un pallone e migliora il palleggio della squadra, AIR FRESH. 

FERRARI M. 7: Altro contributo importante: entra e ci mette corsa, spigolosità nei contrasti (tutti vinti) e anche qualche buon tiro dalla distanza a scaldare le mani al loro (fino a lì) inoperoso portiere. E’ giocatore vero, di garra, in contrasto con quegli abitini da lord d’oltremanica che sfoggia prima dei match, SETA RUVIDA. 

MUSSI 7: Era un po' stanco, si, ma azzanna la partita come non ci fosse un domani e alla fine la sua qualità straborda da tutti i lati come le salse nel Kebab. Spesso per fermarlo ricorrono al fallo: Mux sorride beffardo, incassa e appena può presenta un conto salatissimo (stessa tecnica dei meccanici) con una doppietta da visibilio, SELFIE STICK. 

BOSELLI 6,5: Non ha giocato tanto ma ha giocato strabene con quella paternità contestata su uno dei sei gol che mi fa sospettoso…sempre meglio non avere cose o persone in condivisione con Carlo Dante. Sulle sue qualità non ci sono dubbi, ormai degli Joga è un veterano, ma quel che lui non sa è che sta migliorando più in questo mese e mezzo (accanto ad Arla & Soci) che in una carriera equamente divisa tra segnare dei gol e importunare morose, LANDO BUZZANCA. 

ARLANDINI 7,5: Era in dubbio (più suo che mio) dato che l’ultimo pasto assimilato era l’arrosto di domenica. Liquida (ops) i nemici con due saette che riequilibrano il tabellino e la flora batterica in un momento dove era un attimo affondare. La sua capacità di attirare a sé i difensori avversari e poi scaricare (eddai) il pallone al compagno più libero è la cometa da seguire, BALDASSARRE. 

AVVERSARI 6,5: Primo spezzone da incorniciare per cattiveria agonistica e organizzazione in campo, capitalizzando al meglio due tiri da fuori che nemmeno a Fifa Street. Ci provano fino agli sgoccioli, incapaci però di sgretolare nuovamente il nostro muro difensivo. Meno animosi che in passato, la partita così è stata vibrante ma non schizofrenica. 

ATMOSFERA 7: Saranno le panchine lunghe ma il chiasso e la tensione di una gara sentita trasportano emotivamente. Brutto siparietto pre-match: una partita tra sbarbatelli svogliati con il solo scopo di ritardare il Cai Soccer. 

La frase della serata: "Da domani sei presidente", Ale rivolto a Mirco. In quel preciso momento il suo cappotto ultima moda color cammello guardava dall'alto al basso la tuta acrilica Givova del Pres.

 

 

 

 

 


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