venerdì 12 novembre 2021

MOLTO PIZZA - JOGA MALITO 4 - 5


 

Toc Toc. Il Diavolo batte i primi tre colpi del proprio campionato centrando in trasferta e su un campo difficile un successo tanto atteso quanto meritato. Dopo la sconfitta contro la Bme e un turno rinviato avevamo riempito il serbatoio della rivalsa ma anche accumulato tensioni; con questa gara e soprattutto con questo risultato positivo possiamo scrollarcene di dosso un po' e guardare con fiducia alle prossime gare. Avevamo una scimmia sulle spalle che ormai pareva un orango, ma i punti sono da sempre la miglior medicina, il rimedio ad ogni male.

Uno Joga che ha convinto ancora una volta nella prestazione, nonostante un inizio allo Xanax e un finale coi brividi. Eh si, bisogna togliere dal conto quei primi dieci minuti dove siamo apparsi molli e poco determinati e quella rilassatezza conclusiva che poteva vanificare gli sforzi, ma per il resto abbiamo fatto bene. Che non è benissimo: possiamo e  anzi vogliamo alzare l’asticella alla prossima tacca e poi a quella dopo.

Era facile perdere la testa dopo quel 2-0 nei primi istanti di partita, gol casuali e sfortunati ma che comunque entrano a gamba tesa nel tabellino. Abbiamo iniziato a macinare gioco, passando dai recuperi di Ale alla corsa del Cremo ai muscoli di Mussi un solo filo conduttore, la netta convinzione di volerla ribaltare. La spinta emotiva è tanta. La rabbia di Bove e la pazienza di Arla sembrano in contrasto tra loro ma in realtà sono sussulti di una squadra più viva che mai. Il pallino del gioco è sempre in mano nostra adesso ma il campo largo e un avversario giovane e ben organizzato fanno si che ci voglia tempo e qualche chanches sciupata prima di concretizzare una certa superiorità. Il gol, quello dell 1-2, è una skill da manuale con triangolazione a velocità supersonica e timbro del Cremo.

Inizia la ripresa che siamo ancora sotto ma la musica non cambia, e con il passare dei minuti la nostra pressione si fa martellante come un trapano U-Power in camera di Diletta. I gol arrivano, puntuali come il Black Friday: punizione bomba e serpentina di Arla, primo centro stagionale di Mirco e ancora Arla con un perfido diagonale. La partita ora è più scoperchiata di una Cabriolet.

Sul 2-5 allentiamo la presa. E’ vero non manca molto ma la profezia in panchina di Dante (approfondimento più avanti) merita attenzione e scongiuri. L’errore finale non è nei cambi ma nella mentalità; si attacca e si difende in cinque ma se l’arbitro scandisce il recupero e tu sei in vantaggio va parcheggiato il pullman davanti alla porta se serve. Invece giochiamo di ricamo e gli avversari accorciano di due lunghezze… il triplice fischio è la liberazione da una beffa che non so se avrei retto. C’era un po' di tensione, giusto ammetterlo. A volte la voglia di fare frega e annebbia come una Sambuca 42°. Ma tutti, anche se magari con idee o percorsi diversi volevamo la stessa cosa, tornare a vincere prima di subito. E ricordavo bene… è sempre bellissimo.

 

STILO 6,5: Sul primo gol, forse coperto, parte leggermente in ritardo, sul secondo è beffato da un’autorete fatto sta che siamo sotto e nemmeno si è dovuto buttare (che su quel fondo da zerbino in offerta è grasso che cola). Si riscatta con alcune parate d’autore, non tante ma determinanti se penso poi al vorticoso epilogo, MUST HAVE. 

SILEO N. 6,5: Inizio complicato, sarà il fondo in sintetico sarà che la gara si mette subito male ma sembra un’Apecar su una strada di montagna. Cambia tutto nella ripresa: concentrato, gladiatorio, sempre sul pezzo, SWITCH OFF.

ORSI 7: Al netto di quella distrazione da corner, per fortuna sventata, il migliore per distacco del pacchetto arretrato. Il momento era delicato, se ne prendevamo un altro era notte fonda, invece non fa passare l’aria come un piumino Peuterey. Sgargiante il diverbio casalingo con il Cremo: un mondo di pan di zenzero e canditi versus il Grinch. Chiedergli di fare l’onesto (in partita oh)  è come chiedere a un rom di non occupare un appartamento sfitto, PIGNA. 

ARFANI 6: Entra per conservare il risultato in un momento della partita  in cui basta mettersi lì, non servono invenzioni. Invece la squadra si appisola e viene lasciato due volte solo nell‘uno contro uno…imperdonabile. Zero colpe, anzi risolve un paio di ingorghi che potevano riservare brutte sorprese, COUNTDOWN. 

CREMONA 7+: Quanto corre l’onesto Cremo. Il coniglietto rosa della Duracell a suo confronto è una pippa clamorosa. E condisce il tutto con il taglio (perché è lì che nasce tutto) per la marcatura più cool della serata. Con dieci Cremo in squadra magari non vinci il campionato ma ci vai vicino, sicuramente il Premio Bontà  lo porti a casa, SAI CHE SCHERZO CREMO. 

MUSSI 7: Anche lui è ovunque, mastica futsal come fosse tabacco e lo trovi sempre nella posizione giusta, un attimo prima è lì a difendere e quello dopo è già davanti che propone. Gli manca il guizzo, la stoccata che imprime il marchio alla partita, però porca miseria che lottatore. Misterioso ma bullo il suo rifiuto alla foto finale, gli perdono tutto in questo momento anche se ha tentato di vendere la maglia Puma su Ebay, MIELE. 

FERRARI M. 7: Inizio al piccolo trotto, in attrito con il sintetico pontenurese. Poi, cresce la squadra e lui si trasforma in purosangue. Rincorre avversari in ogni spigolo e quando gli capita l’occasione buona non la sbaglia. Che un secondo prima del golazo ho pensato di toglierlo e Arla me lo ha impedito è storia. Vedi che sono onesto anch’io in fondo? KILL BILL. 

FERRARI L. 6,5: Ha sotto un bel motore, ma va a gasolio (e inquina pure tanto Greta). Ci mette minuti per entrare in sintonia con il match e intanto ribolle, ma il suo secondo spezzone è certificato. Assist al bacio ad Arla e tante giocate di qualità, con calma e una certa raffinatezza, CHARME. 

BOSELLI 6: La caviglia in disordine e un paio di calzettoni cromaticamente inadeguati me ne sconsigliano l’uso. Però il suo primo spezzone è  tosto e generoso, non cerca di strafare e la squadra migliora nella manovra. Un po' svagato nel finale, MORATA.

 ARLANDINI 7,5: Calamita ogni palla lunga e tutte le volte sono boccate d’aria fresca, ma il gol, nei primi venticinque non arriva nonostante un legno che avrebbe meritato miglior sorte. Il gol su punizione spezza il sortilegio….alla fine sarà tripletta: quello dove mette a sedere anche il portiere lo caricherei su Only Fans, ARLANDOWSKI. 

SILEO C. : Stavolta non è entrato ma da una grossa mano nel gestire i cambi, tutti azzeccati peggio di un indovino.

AVVERSARI 6+: Squadra ben attrezzata, un mix di giovani dalla corsa sciolta e un paio di marpioni messi lì al posto giusto. Però ieri sono stati dominati per buona parte della gara, il recupero finale non deve dopare il giudizio. 

ATMOSFERA 6: Vittoria a parte odio tutto di questo campo, da ieri anche il custode che mentre sei lì che ti insaponi con gli occhi arrossati di shampoo (a secco perché avevamo i gettoni dell’autopista) ti batte un dito sulla spalla e ti dice “gettoni?” come uno che vuole venderti un iphone-mattone all’Autogrill. Però quando vinci tutto passa.

 

La frase della serata: “ Finalmente i primi tre punti…” Dante, seduto in panchina a partita quasi terminata. Da lì ci hanno segnato due gol in tredici secondi, si segnalano poi: un uragano in Canada, una tempesta di cavallette in Sudafrica, il Covid 22 (coming soon)…

 

Nessun commento:

Posta un commento