giovedì 12 ottobre 2023

JUVENTUS CLUB - JOGA MALITO 2 - 9


 

Restart. I diavoli si aggiudicano la prima di campionato imponendosi in trasferta contro l’esuberante Juventus Club. Era doveroso partire subito forte, freddi come ghiaccioli e senza tradire le emozioni come i cyborg…detto-fatto, bagnando di sudore e buoni auspici le nuove casacche Joga.

Una gara seria, affrontata con le giuste motivazioni e tanto controllo. Dopo un avvio a bassi regimi, inquadrando via via un avversario che ci pressava alti, siamo usciti con discrete trame di gioco e tanta pazienza, anche perché quattro falli in una manciata di minuti, neanche fosse una scena Brazzers, ci imponevano di contenere e temporeggiare senza affondare il contrasto.

Davanti, dopo che Arla aveva scassinato la serratura con un destro chirurgico, abbiamo sbagliato qualche gol di troppo ma alla distanza l’euforia e l’organizzazione iniziale dei padroni di casa è diminuita e ci siamo portati sul margine di 5 a 1: non una sentenza definitiva ma intanto allungavamo il passo. 

E’ una partita da far scorrere come la birra all’Oktoberfest ma ad inizio ripresa, complice qualche calcio e qualche parola di troppo, servono alcuni minuti di onesta confusione per rimetterci sui giusti binari. Ema, che quando è “chillato” preso bene e in pace con il mondo darebbe testate da solo a un muro, si accende come una fiamma (rip) ossidrica e per calmarlo il team manager Sile deve leggergli tutta la colonna dei compensi dell’ultima busta paga.

Nel finale torniamo a spingere e anche i cambi aggiungono linfa, siamo 9-1 (poi arriverà il rigore della bandiera) e con la sfida all’amo, Sampei. Arriveranno gare più scorbutiche dove dovremo essere ancora più bravi ma intanto ritorniamo sulla via di casa col  baule pieno di punti e convinzione, al cospetto di un avversario molto più organizzato della passata stagione.

Solo la prima, vero, ma dopo averla attesa per mesi ogni piccola emozione merita di entrare nella collezione: vedere l’entusiasmo per le maglie nuove, vedere Cesco più nuovo delle maglie nuove, due portieri…che fino a un anno fa il Simo lo toglievo dal freezer il giorno prima come un merluzzo Findus, sperando si scongelasse andando a sera.

Giovedì si torna al PalaJoga, contro gli "universitari", chi c’era non ha bisogno di notifiche riattiva ricordi….non vediamo l’ora.


STILO 6,5: Il primo tiro lo sorprende…era divanato con il suo pigiamone 5XL che cercava su Netflix e  inzuppava la bustina della tisana…si ripiglia con gli interessi, poche parate ma fatte bene, prima di uscire alla vista di Ale, quaranta primavere alle spalle, varcare la linea del parquet, AMICO VERO. 

PIACENTI 6,5: Esordio col botto…quasi con le botte, se non entrava Capitan Mux era già pronto ad azzannarlo come un pitbull. Due paratissime e un rigore quasi sventato, niente male, ORIGINAL. 

MENTO 7+: Non sbaglia praticamente nulla, imperioso dietro (e attento alle uscite), devastante palla al piede, con quel capello biondo alla Theo Hernandez che si abbina alla grande ai numeri giallo semaforo voluti dal Pres. Al primo accenno di zuffa, ci finisce dentro con tutte le scarpe dimenticandosi di essere padre e milionario (ho le prove), MULTATO. 

LIN 6,5: Parte dietro, ma come spiega il Pres ai suoi fedeli “lui può giocare dappertutto, tranne in porta con quegli occhietti un poco chiusi…”. Bene nel passo, nei movimenti, meno in fase conclusiva. Sta già cercando di taroccare la divisa, ci metterà qualche mese però, La Givova in Cina penso sia meno conosciuta della Pizza Mussi, PREZZEMOLO. 

ORSI 6+: Entra bene in partita, puntando anagraficamente l’unico dei rivali col pelo più ingrigito di un tasso maschio. Attento dietro, la squadra mette a segno qualche altra rete prima di sporcarsi la fedina con un rigore che anche rivisto al Bar (il Posada per l’esattezza..) lascia più di un dubbio, COFFEE. 

MUSSI 7,5: Solito catalizzatore di palloni e stavolta anche di calcioni, quando scende dalla giostra è più ammaccato di un carico di banane…ma felice perché trova su punizione la più bella marcatura della serata. In combutta col Presidente cerca di aggiungere multe su multe (obbiettivo fare cassa)…se uno sbaglia la salsina nel toast…via parte l’ammenda, ESATTORE. 

LEPPINI 7: Solidità e sostanza, si spreme negli inserimenti ma è anche lucido a rientrare e dare una mano quando serve. La sua più grande abilità, da illusionista, è però la sparizione. Lo vedi correre in campo e tempo zero te lo ritrovi seduto da parte a te in panca….non ho capito se scava dei tunnel come le talpe, comunque è un’equazione…il biondo finisce il fiato e giochi in quattro, come dopo un’espulsione, SIM SALA BIM. 

FERRARI 7: In macchina chiede la dieci del Cap, poca umiltà? No, personalità e fiducia, fino alla prima ondata di influenze voglio godermelo come i 30 gradi a ottobre. Per accontentarlo gli cedo la 9 di Dante, confezionata su misura con delle taschine a zip per mostrare (all’evenienza) i pettorali cementificati. E’ un bel Bove nel complesso e non penso centri il numero sulle spalle… il gol (ma da lui pretendo di più) eguaglia il suo stitico duemilaventidue, SPAVALDO.

ARLANDINI 7: Il Cigno di Fiore nelle maglie nuove ci sta dentro a mala pena (esce un po' d'ombelico come alle veline) però la suda dal primo all' ultimo minuto, aprendo il conto di una gara che stentava a prendere quota. Siparietto simpatico nelle docce: per lavarsi tutto si doveva comprimere come un file zip, KILOMETRICO. 

GIORDANO 7,5: Se lo scugnizzo è in serata,  come la sua città… vedi Cesco e poi muori. Doppietta scacciapensieri (per lui i bianconeri sono più di un nemico) e tante corse utili specialmente nella ripresa, RAFFICA.

AVVERSARI 6-: Upgrade notevole rispetto solo a qualche mese fa. Avevano cambi, idee, mister...la interpretano con aggressività e pressing alto...ne escono a pezzi nel risultato ma non scompaiono mai dal match, non deragliano.

ATMOSFERA 6,5: Il Pala Sangio è uno dei campi più apprezzati della zona ma pur non essendo io un interior designer tutto quel legno sopra e sotto me lo fa sembrare un mobilificio...Arfo e Sile in panca a rimpolpare la nostra tifoseria, nelle tribune invece solo supporters gobbi, come giusto che sia.

L'EVENTO: Ascoltavo (con stima lo giuro) le direttive del loro mister e faticavo a capirle però mi sembrava tutto sensato, tutto al posto giusto. Il coach nostro giusto quattro-cinque vocaboli tipo l'inglese di uno che non è mai stato a Londra... tutti con la C come la vitamina: chiudi, calcia, copri...corri. E la prima è andata.

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