sabato 2 marzo 2013

ATLETICO CAMINITO - JOGA MALITO 5 - 6


Tu chiamale se vuoi, emozioni. Autentica impresa dei ragazzi di Mr. Stilo che mandano al tappeto la capolista ed espugnano, per la prima volta quest'anno, il Podenzano Stadium.
Partita incredibile e densa di significati che meritava quindi un giorno intero di silenzio come quello pre-elettorale; ma se da un lato meglio volare bassi, dall'altro è impossibile non levarsi il cappello di fronte alla prova di forza dei Jm.
Capaci di andare sotto, di non perdere la testa, di rimontarla e infine di andare a vincere resistendo a oltranza , insomma tanta roba. Non inganni il fatto che all'andata avevamo stravinto il confronto, l'Atletico oggi è squadra vera. Da quella disfatta, le aveva poi vinte tutte perdendo solo un giovedì fa. E questo exploit (ok ok, nel frattempo si è rifatto il trucco) gli era valso il salto dall' ultimo al primo posto in classifica.
Forse questo timore riverenziale e un pizzico di deconcentrazione hanno giocato un brutto scherzo ai diavoli che dopo una manciata di minuti erano già sotto 3 a 0. Gli avversari entravano nella nostra difesa come una lama nel burro e, vedendo quei cinque minuti iniziali, probabilmente chiunque avrebbe pensato ad una goleada di proporzioni epiche, ad un Atletico "mangiapedine" fino allo scacco matto.
Lo Joga reagisce, accorcia tre a uno, ma il quarto gol loro ci ricaccia nell' incubo. Poco male, è la fine dell' inizio.
I nostri tengono il campo sempre meglio, i pericoli diminuiscono ed iniziamo a farci vedere nell'area avversaria. Che dire...  mancano solo i gol; ci pensa Miglio che con una tripletta zittisce la platea e ci riporta a galla, quattro pari.
Il secondo tempo è superbo. Una pressione costante, un' onda rossa che si fa sempre più grossa fino a travolgere un Atletico con il fiato corto. Uso l'immagine dell' onda anomala proprio perchè rende l'idea: l'avversario è sorpreso, tramortito, mai avrebbe pensato di andare in scioltezza sul tre a zero e poi di affogare. I gol di Ale e Manuel ci danno sicurezza e speranza e fatemelo dire, sono il giusto premio, la ciliegina sul cupkake, ad una difesa che pochi altri anno.
Il finale è convulso, l'arbitro regala ai padroni di casa un tiro libero: gol e 6 a 5, ma non c'è più tempo.
Uno Joga che può vincere contro tutti e perdere contro chiunque, è un deja-vu. Certo è che con la squadra al completo e con questa determinazione, un pò più su potremmo anche arrivarci e comunque non mi fa paura nessuno, a patto di mantenere questa pelle.
Un grazie a tutti i compagni, soprattutto a chi ha giocato un pelo meno stavolta, visto il punteggio in bilico. Siete voi la vera forza dello Joga, non dimenticatevelo.

Le Pagelle:

DRAGHI 7: Apre gli occhietti che siamo già sotto di tre, demerito dei compagni ok, ma ci mette del suo eccome. Da lì scatta la molla per mettersi a parare tutto a tutti e quando non ci arriva lui il palo lo salva. Così incosapevolmente forti io ne ho visti pochi, VALORE AGGIUNTO.

SARPEDONTI 8: Mitologicamente un mostro alato a tre teste, ok cavaliere gliene hai tagliata una ma tu sei morto di paura con la spada in mano e lui ne ha altre due pronte a incenerirti. In difesa è monumentale (sempre dal 3-0 in poi) e realizza una doppietta tanto bella, quanto utile, INTRAMONTABILE.

RAGGI 7: Marcatore purosangue, ha il compito di incollarsi alla punta nemica e di renderla più inutile di un voto a Ingroia. Prosegue il trend positivo delle ultime apparizioni e con lui dietro gli esterni hanno più libertà di spinta, LASER.

ORSI 7,5: Anticipato di un soffio sulla quarta rete inizia però a macinare km e sulla sinistra è un rullo compressore. Per prima cosa da lì non si passa, poi spingi uno spingi due spingi tre, trova il gol con un guizzo sul quale anche Gareth Bale esclamerebbe "Great, Wonderful", PELUSO.

GARLI 7: Inizio da incubo con le gambe che non girano e gli avversari che lo sorpassano peggio di un Apecar sull'A1. Poi cresce a vista d'occhio e da una grossa mano alla remuntada. Non sarà mai l'architetto che firma il progetto vittoria e neppure il geometra che prende le misure, ma la manovalanza che mattone su mattone la costruisce si, FONDAMENTA-LE.

GIORDANO 7: Al piccolo trotto per venti minuti buoni, gli riesce poco o nulla. Però ha classe e nella ripresa è pazzesco il suo lavoro di collante tra la difesa e l'attacco. Un paio di assist deliziosi e tante sgommate con gli avversari che lo rincorrono senza mai prenderlo, PROVA A PRENDERMI.

MIGLIORINI 8: Cinque minuti e non si vede, il professore che scorre il registro e sta per mettere "assente" poi arriva e spacca la partita. Tripletta incredibile: di giustezza i primi due, di potenza il terzo sigillo. Nella ripresa fa quello che vuole, ormai ha occupato la presidenza, FUOCO E FIAMME.

BOSELLI 7+: Non segna ma gioca una partita da fenomeno. Quella testa mohicana gli avversari la vedono sempre da dietro, perchè lui li anticipa e gli sguscia alle spalle. Se avesse segnato nell' occasione del palo, colpito dalla linea di fondo, andavo a casa sulle ginocchia come Pistorius, gridando "Jesus was here", APOCALITTICO.

STILO 7,5: Non gioca ma il suo esordio in panchina è da predestinato. Come Lippi o il più moderno Conte è un'animale in gabbia ed il quarto uomo fatica a contenerne l'impeto, ma comanda i suoi pilotando ogni giocata. E se fosse lui l'allenatore del futuro? E NON AVERCI MAI PENSATO.

TIFOSERIA 7,5: Mi prende bene, ultimamente anche se siamo pochi ci facciamo sentire ed in campo fa sempre piacere sentire la spinta del pubblico. I video sono un'emozione, anche stavolta.

AVVERSARI 6,5: Squadra di livello, dopo un bel make-up perchè rispetto all'andata erano cambiati parecchio. Però, tolta tanta boria non resta niente di incredibilmente insuperabile.

La frase della serata: L'arbitro a Draghi " giocate voi o loro in casa?" Luca "booh" Cesco " Luca non vedi che siamo a Podenzano??" Gran bel siparietto.


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