sabato 19 ottobre 2013

JOGA MALITO - LICO ITALIA 3 - 4


Secondo stop consecutivo per i Jm in una delle più indigeribili ed immeritate sconfitte degli ultimi anni.
Di brutto c'è che di punti non ne portiamo a casa e con due sconfitte in tre partite definirlo un avvio di campionato balordo è un eufemismo.
Vero che l'asticella sembra essersi alzata ma come l'esperienza ci insegna le partenze lente alla fine si pagano, sempre. Di brutto c'è questa spolverata di autolesionismo strizzando l'occhio alle rimonte impossibili. Eh si perchè per la seconda volta, in vantaggio due a zero da dominatori della scena ci siamo fatti prima riprendere e poi superare.
Detto questo ogni partita fa storia a sé e questa, sul piano della prestazione, è stata senza dubbio la più convincente. Abbiamo esordito vincendo ma giocando maluccio, abbiamo preso la batosta una settimana fa e infine, ieri, siamo usciti a testa alta e l'album dei rimpianti è pieno zeppo d'istantanee.
Le cose da affinare, da migliorare, sono talmente tante che vorrei avere il tempo libero dei "cugini" per descriverle tutte ma il campionato corre veloce e dobbiamo risalire da questi bassifondi melmosi, possibilmente in fretta. Ripartiamo però da questa prestazione, da uno Joga che ha strappato più consensi che mugugni.
Gran primo tempo dei diavoli, corti, concentrati, propositivi... il due a zero arriva in un lampo ed i blasonati avversari arrancano. I rimpianti sono tutti lì in quella supremazia netta che non riusciamo a tradurre in gol. Le occasioni per il tre a zero le abbiamo create senza concretizzarle e quando Dante si divincola e viene steso in piena area "Incapacityman" ci fischia contro che neanche Bocelli al buio.
E così nell'unica distrazione dei primi venticinque ci facciamo infilare sulla sinistra e Lico accorcia, 2 a 1.
Ripresa meno convincente; gli ospiti prendono campo e noi ci schiacciamo rinunciando ad attaccarli, eccedendo coi lanci per la punta sempre sola contro tutti. Li abbiamo tenuti lì ma il gol del pari a metà ripresa sgretola le nostre certezze e riattizza la sindrome della remuntada.
Gli avversari premono ma senza strafare e serve un episodio fortunato per indirizzarla: punizione distante (inventata) e deviazione beffarda a spiazzare il nostro portiere, il sorpasso è compiuto.
Perdiamo la testa, ci disuniamo, gli animi si scaldano e vola qualche colpo proibito, nel mezzo una bella dormita della nostra retroguardia e quarta rete ospite, davvero un Natale anticipato per i nostri avversari.
Ripartiamo a testa bassa, Miglio inventa il quattro a tre ma il tempo per rimediare manca e l'arbitro fischia pavidamente senza un secondo di recupero, meglio non correre rischi.
Giovedì altra squadra di vertice e una trasferta che si presenta lunga e difficile. Mi accontenterei di vedere gli stessi Jm con un epilogo diverso.

Le Pagelle:

PRESTIGIACOMO 7: Serata impegnativa, dolce l'inizio con gli avversari che tirano si ma non bombardano e lui che colleziona belle figure. Versione bersaglio mobile nella ripresa, si salva più volte e sui gol è incolpevole: la punizione era distante ma quella deviazione ravvicinata lo infinocchia, GAY PRIDE.

TARTARO 6: Primo tempo da vero dominatore, non passa nulla, aria rarefatta alle sue latitudini. Nella ripresa qualche rilancio da infarto prima di ingaggiare un personalissimo duello con un attaccante che arriva, arrampicandosi come uno stambecco, addirittura a mettergli le mani in faccia. Mossa sbagliata, pare AUGH.

SILEO 6: Stranamente nervoso ma a ragione direi, specie per qualche decisione arbitrale più cervellotica del cubo di Rubik. Il primo tempo non se lo gode, inchiodato dietro a tenere le fila ad una squadra in ritirata. Tra i migliori nella ripresa, in controtendenza rispetto al trend dell'incontro, TI MORDO.

ORSI 6: Il voto alla fine è la giusta media tra una prima parte di gara perfetta e una ripresa onestamente bruttina e insensatamente tesa. Dalle sue parti non si passa mai ed esce con la partita in pugno, poi nemmeno il tempo di due corse e la squadra va sotto. Altro? Si, una resa dei conti che ci può anche stare ma compartecipa alla dormita del quarto gol facendosi anticipare sul passaggio corto, KUNG FU PANDA.

GARLI 6,5: Ci mette qualche minuto a carburare vincendo la tentazione di spararsi in pressing, goloso come un orso alla vista di un vasetto di miele. Poi è solo un susseguirsi di buone giocate, attento dietro, spavaldo quando deve ripartire. Subentra nel finale ma ormai la frittata è fatta. Quasi dimenticavo: si presenta alla foto di squadra con una barba orrenda, ISOLA DEI FAMOSI.

PILOTTO 6+: Primi cinque minuti da incubo, un paio di stop mancati con il pallone che gli sfiora la suola e termina la corsa a fondo campo. Riemerge dagli inferi con un secondo tempo perfetto, anche tatticamente, infatti esce che siamo ancora sopra. Ha un tiro da sballo, peccato perchè in alcune circostanze se prendeva la porta era fatta, GRINGO.

GIORDANO 7: Ora come ora è un elemento insostituibile. Perfetto l'avvio di gara, copre e riparte, imprendibile per chiunque, distribuisce assist come l'Agip benzina anche se al tiro ci va raramente. Cala nel secondo tempo ma nel complesso una buona prova, INSIGNE.

BOSELLI 6: I primi minuti in campo sono da indemoniato vero, pressa tutti, ruba palloni, si crea dal nulla due ghiotte opportunità ma le spreca a due metri dalla porta. Lanciato a rete viene schiacciato come una Smart da due avversari grossi come dei Tir ma l'arbitro gli fischia contro. Strano questo atteggiamento dei direttori di gara, devo controllare se nella sua agenda-scannatoio c'è il nome di qualche figlioletta d'arte, IN VOLO.

MIGLIORINI 7: Come un fiume in piena inizia travolgendo tutto, provoca autogol e due a zero, poi quando la squadra batte in ritirata viene lasciato un pò troppo solo e gli avversari lo guardano a vista, una volta capito che si tratta del pericolo numero uno. Seconda frazione difficile, perde un paio di palloni buoni ma è sua la rete della speranza, mezzo voto in meno per il baffetto anni '70, RETRO'.

STILO 6,5: Mi piace come vive la partita da bordocampo , sbracciandosi e dimenandosi nel chiedere intensità alla squadra. Già si sono visti i primi segnali e le prime aggiustatine, per una ventina di minuti la truppa risponde presente poi l'alta rotazione di uomini alterna quintetti riusciti ad altri meno affiatati ma non poteva fare di più, CONTE.

AVVERSARI 6-: Considerati come la prima forza del girone, deludono abbastanza. Ok squadra quadrata, sorniona, furba, che sa stare in campo ma tolto questo, il trionfo della mediocrità. Ieri una buona dose di fortuna ha aiutato ma ci vuole anche quella.

TIFOSERIA 6,5: Tanto pubblico, sempre esigente come un giudice di Masterchef, difficile tanto da stupire quanto da incendiare. Alcune decisioni arbitrali però lo scaldano parecchio ed il finale da Spaghetti Western esalta anche i più tiepidi. Belli i complimenti per la prestazione a fine gara.

La frase della serata: " Ma cos'ha in faccia?" Simo ad Ale vedendo arrivare il Miglio con baffetti sparvieri.





Nessun commento:

Posta un commento