venerdì 6 febbraio 2015

LUGAGNANESE - JOGA MALITO 3 - 10


Da impazzire. Un grande Joga stravince il derby della Valdarda e conquista tre punti importantissimi per la risalita in campionato.
Una serata perfetta che ci ripaga di qualche boccone amaro ingoiato in quattro anni di cene grand gourmet. Attenzione i derby prima di vincerli li abbiamo persi (andata docet) e so bene quanto costa soprattutto mentalmente. Però è una partita, passa come tutto, e un bagno di umiltà in fondo non fa mai male.
Ieri siamo stati bravi, semplicemente troppo per un avversario in un momento di flessione.
Da una parte mi fa paura  tutta questa euforia, meglio tenere i piedi incollati a terra; due settimane fa eravamo quart' ultimi tanto per capirci, andiamoci piano con le lezioni di volo.
Dall'altra però non accetto che noi abbiamo fatto la partita della vita e gli altri un disastro perchè non ci sarebbe equivoco più grosso, in fondo anche David Guetta da dietro sembra una figona.
Abbiamo vinto perchè superiori in campo, mai pensato di essere più debole, nonostante la classifica. Poi capita che in un campionato te ne succedano di ogni, con ospedali e ginocchia scricchiolanti abbiamo convissuto fino all'altro giorno. Ma al completo beh è un'altro Joga.
In questi mesi ho sentito più campane io di Quasimodo. Hanno provato a dire che abbiamo sbagliato tutto, che da noi non ci si diverte, che dalle altre parti si sta meglio, che l' allenatore non ne azzecca una. La risposta?
Abbiamo tirato dritto, come sempre, lavorando il doppio e a fari spentissimi solo per vivere, finalmente, una serata così.
Il primo tempo Jm è un quadro da incorniciare. La grinta è quella giusta, la voglia pure, il gioco non manca, difficile digerire che al primo affondo i "cugini" passano. Ma la partita resta in bilico si e no per una decina di minuti, fino al rigore del due a due. Poi è un monologo Joga, una valanga che travolge e cancella ogni pronostico, Big Snow.
Prima frazione chiusa sul sei a due: un buon margine ma la pancia non è certo piena. L'inizio però è complicato, rifiatiamo e gli avversari tornano a farsi sotto.
Qualche leziosità ci sta, così come non è plausibile spingere a tavoletta per cinquanta minuti, ma spesso bastano un paio di gol per rianimare partite morte e sepolte da tempo. Passato l'appannamento torniamo a macinare gioco e la partita si delinea del tutto con quei sette gol d'avanzo inimmaginabili ma che ieri ci stavano bene come la panna sul caffè viennese.
Applausi quindi alla maturità (da grande squadra) per come abbiamo affrontato gli ultimi minuti evitando ogni piccola collisione, applausi a quella grinta coi canini di fuori, fino alla fine senza accontentarsi, applausi a quel pubblico che ha esultato e applaudito noi nel silenzio funereo del triplice fischio.
Il campionato non finisce al derby. Chi lo pensa è una capra al quadrato come direbbe Sgarbi. Giovedì abbiamo i Desaparesidos e credo proprio che the show must go on...

Le Pagelle:

PRESTIGIACOMO 7: Quando gioca così ci sono pochi dubbi, batterlo è complicatissimo. Ieri non è stato solo estetica, la parata di piede ad esempio, ma anche efficacia: concentrato nelle punizioni, nei rinvii, in tutto, ROCK.

SILEO C. 7,5: E' in un momento di forma strepitoso, un'autentica piovra tentacolare. Imbriglia l'attaccante mobile, quello piazzato, quello tecnico, il custode...tutti. Il gol è da fantascienza: tiro al volo e palla nell'angolo lontano, IN ORBITA.

SILEO N. 7: Entra nei minuti di recupero, una tamarrata unz unz che non mi è sfuggita. In panchina è una furia, carica la truppa e si districa in mille cambi, STRATEGA.

STILO 7: Corazzato Potemkin, rimbalza ogni attaccante avversario come le sponde del biliardo. Da godimento quando salva sulla linea un gol ormai già annotato sul taccuino dell'arbitro. Finale incandescente: esce malconcio ma senza cadere nel tranello della provocazione, DONKEY KONG.

GARLI 7+: Tonico, a tratti incontenibile. I derby sono il suo toccasana, meglio di un massaggio Thai. Due flash su tutti: la serpentina nel primo tempo che mi ha fatto esclamare un poco elegante "oh cazzo" ed il gol, quello del tutti a casa olè, nella ripresa, CAMORANESI.

ORSI 7: Un gol e due assist nei fragori della battaglia. Per il resto gioca fluido, deciso ma senza eccessi. Unica sbavatura, se proprio si va sul pignolo,  il rigore; l'arbitro non gli perdona nulla e lui non fa niente di che ma poteva temporeggiare, STREET.

ZOLA 7,5: Se fossimo un'associazione a delinquere sarebbe il ricercato numero uno, wanted dead or alive. Palla al piede è incontenibile, segna in tutte le maniere: un paio di volte mette a sè sè l'intera difesa, portiere incluso, CATTURATELO.

BOSELLI 7: Ok forse ha giocato meno del solito, ma quantità non sempre è sinonimo di qualità altrimenti il Mc Donald's sarebbe un ristorante stellato. Delizioso l'assist di tacco che libera Simi per il sesto sigillo, URCA URCA.

TARTARO 8: Sempre meglio. Trova compagni con cui dialogare la lingua universale dei piedi buoni, ogni trama passa per i suoi alluci. Decisivo per assist, gol, recuperi difensivi, sissignore questo è forte per davvero. Un pò troppo giocoliere nel finale,  INCENERITORE.

MIGLIORINI 7: Ha sfidato le leggi della fisica per esserci, con quel ginocchio push-up che non gli da tregua. Non sarà stato al top ma i giocatori decisivi possono imporsi anche con un piede solo: fa salire la squadra e consegna a Garli la palla del settimo centro, ALTRUISTA.

TIFOSERIA 8,5: Spalti gremiti, le nostre sono poche, là sulla sinistra dei teleschermi. Però il tifo è di quelli buoni, più gol più casino, la matematica non si discute. Poi arrivano pure i gemellati Cagnoni sfidando il clima dolomitico per sostenere la causa Jm, epilogo perfetto di una serata perfetta.

AVVERSARI 5,5: Sono una buona squadra, la classifica parla chiaro e rispecchia il loro valore. Erano senza il Teo (fortissimo) ma con un Giampy in più rispetto all'andata. Provano a giocarla ma è sul piano degli attributi che cedono di schianto.

TRIPARBITRAISOR 3 fischietti: Ho avuto i peggior presagi prima del calcio d'inizio perchè è la classica mina vagante che se la partita prende i binari sbagliati si fa travolgere. Capita invece una partita impari dove le decisioni da prendere sono poche. Sul rigore è inflessibile ma pare azzeccarci, non ne vede uno per noi ben più clamoroso. Sui falli inizialmente lascia giocare e la partita ne guadagna poi vorrebbe dire la sua fischiando sempre, per fortuna non si arriva alla pena dei tiri liberi.

La frase della serata" Ma non è Capodanno?" Ale, al momento dei saluti, dopo la pizza, orario indefinito.




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