venerdì 9 ottobre 2015

ANTARES - JOGA MALITO 5 - 5



Debutto sfortunato per uno Joga battagliero come non mai letteralmente "placcato" da un arbitraggio raccapricciante. Un pareggio che lascia l'amaro in bocca non tanto per la partita in sé (ci stava benissimo il pari) ma per l'indecenza di una somma di fattori che, purtroppo per noi, hanno pilotato il risultato.
E' la prima di campionato e già ci dovrebbe far capire a cosa andremo incontro.
Che lavorrrooo mi viene da esclamare, con la cadenza del topo Parmareggio. Non c'è tempo di piangersi addosso, teniamoci stretto il punto, comunque ottenuto in trasferta, e guardiamo avanti.
Il clima del palazzetto di Castello è sempre stato ostile, condizionante, ma lo sapevamo.
Due anni fa vincemmo proprio contro questo Antares e ricordo ancora gli echi di quella battaglia ed i capricci di un avversario sportivo quanto una Panda station wagon.
Ci aspettavamo un arbitraggio incerto, non questo scempio. Bravi noi a non cedere, a non ammutinare ma non così superbi per spuntarla lo stesso, nonostante fossimo manifestamente più forti.
Ci siamo arrovellati tutta la sera per capire dove sono iniziati i nostri demeriti, per capire se nonostante tutto potevamo comunque portare a casa il bersaglio grosso. Ci siamo andati vicino ma onestamente ieri proprio ci è stato impedito di vincere.
Partita durata un tempo (solo nel primo si è giocato) rovinata da una direzione arbitrale che più che casalinga definirei una colf di Manila.
Nel secondo si è parlato, si è discusso, sono volati calci ma la preoccupazione della giacchetta nera era sempre la stessa... il cambio delle panchine state dicendo, no stavolta era finirla prima possibile, possibilmente senza scontentare nessuno, tantomeno i piagnucolosi padroni di casa.
Venendo a noi analizziamo un discreto primo tempo chiuso sotto di un gol e con la consapevolezza di poter dare molto ma molto di più. Ordinati ma distratti prima su corner e poi in una facile ripartenza, Antares non ci ha perdonato nulla.
Nella ripresa il piglio è più combattivo: pareggiamo, ci sorpassano di nuovo, poi ancora pari; tra una protesta e l'altra (un paio di avversari facevano tranquillamente il culo a Buffa) andiamo anche sopra.
L'arbitro ha già perso ogni tipo di credibilità ma resta lucido nel fischiare anche i sospetti così da arrivare al sesto fallo in cinque minuti scarsi.
Alla fine i tiri liberi saranno due più un rigorino omaggio. L'ultima prodezza del nostro cuor di leone avviene a tempo già scaduto, dopo aver sbandierato un minuto di recupero che in realtà raddoppia come per magia, arbitrocadabra.
Finale agitato ma per fortuna senza strascichi, mi tengo stretto questo Joga con l'elmetto, leone in campo ma corretto fuori, nonostante un insensato clima da saloon.

Le Pagelle:

FONTANA 7: Esordio boom, terzo portiere per emergenza ma sulla rampa di lancio con una prestazione all'altezza in ogni frangente. Scelgo due istantanee: il tiro libero parato, arpionando uno scavetto da pensionato in bocciofila e la respinta sul palo sempre nella seconda frazione, HULK.

SILEO N. 6: Parte davanti, scelta audace ma sorprendente quanto una nevicata a luglio. Fa del suo meglio, più sicuro però quando torna nei ranghi, in trincea a comandare la difesa. Soffre parecchio la punta rivale, abile nel pararsi davanti per poi crollare fulminato, ZEUS.

SILEO C. 6,5: La sua esperienza, soprattutto nel primo tempo, paga parecchio, come il formaggio Galbani, Sile dietro vuol dire fiducia. Nella ripresa non si scompone, entra pulito ma l'arbitro lo condanna lo stesso, GUARDINGO.

ARFANI 6,5: Ottimo l'approccio alla partita, maestro nel tentare l'anticipo, limita parecchio le velleità dell'avversario. Sul gol annullato ai rivali è visibilmente spinto ma è la scintilla che accende la voglia di compensazione del direttore di gara. Un leone in gabbia nella bolgia del secondo tempo, gli ho visto perfino azzannare il braccio del suo compagno seduto in panca, MURILLO.

GARLI 5,5: Dopo il miglior precampionato della sua vita e dopo un'avvicinamento disteso alla partita, cantando i Finley, diciamo che stecca sul palco o meglio non entra in sintonia con una gara che gli passa davanti senza coinvolgerlo pienamente. Tanta corsa ma pochi palloni giocati, gli capita anche un' occasionissima ma sbuccia da pochi passi un invitante assist di Simi, MR. GREY.

ORSI 6: L'iceberg della sua partita è quella sciabolata per Simi che poteva indirizzare le sorti del match già a metà ripresa. Nel mezzo un primo tempo difficile nel quale a suo confronto Bradipo Hernanes è Usain Bolt ed invece un secondo buono, nel quale si è spremuto parecchio sfiorando anche il gol, SLOW MOTION.

CREMONA 6: Il giocatore più calcio a cinque che abbiamo in rosa, capace di movimenti e di tagli che neanche dal parrucchiere.. ieri molto abbottonato, tiene la posizione, raddoppia su tutti ma poco appariscente dalla metà campo in su. L'entrata killer ai suoi danni: se quella non era un entrata per far male allora anche l'Isis è un collegio pastorale, AMMACCATO.

TARTARO 8:  Il campo è un tavolo verde e lui il primo tiro, quello che spacca la partita in mille pezzi, come nel biliardo. Inutile girarci intorno senza quei quattro gol, belli quanto dannatamente utili, staremmo qui a leccarci le ferite. Ironia della sorte sbaglia il più facile, solo da spingere dentro sull'assist di Ale, ATOMICO.

CASAROLI 6: Minutaggio ridotto ma preziosissimo, dato che il suo gioco basato su sponde e fisicità non è nelle corde di nessun altro in squadra. Un paio di tocchi ben riusciti liberano i compagni a rete, poca gloria invece quando prova direttamente dalla distanza. Il re incontrastato nella prenotazione locali a nome Joga Malito Fc nell'after match, PR.

ZOLA 6+: Il gol è una pennellata d'autore e confortante rimane la sua prestazione generale anche se pesa sul conto al tavolo quel passaggio a vuoto che costa il secondo gol (in compartecipazione). Ovvio che in lui sono riposti i sogni e i traguardi impossibili perchè potenzialmente è il più forte di tutti. Asso pigliatutto al Mc Donald, POLDO.

MIGLIORINI 6,5: Gestire un parco di dieci giocatori e tenere tutti sulla corda fino al triplice fischio è missione ardua. Lui ci riesce, prendendosi i suoi rischi, come quella formazione iniziale impronosticabile ma che in campo non sfigura. Squadra in crescendo però con le mosse del secondo tempo, la grinta dei ragazzi in campo è la sua, FINO ALLA FINE.

TIFOSERIA 7: Partiamo con il piede giusto e per quanto distanti anni luce mi ammaliano sia l' incitamento sofficioso del Gigi che si è sparato kilometri al seguito della squadra sia quello più street di Loris che inveisce contro l'arbitro invadendo addirittura il campo.

AVVERSARI 6+: Meno simpatici dello spray urticante dritto in faccia, non tanto per l'agonismo che se vuoi è anche lecito in partite così tirate quanto per la lacrimuccia facile mista al fare da gangster che manda in tilt un arbitro già sulla buona strada anche senza dottrina. Per il resto discreti davanti e onesti nelle retrovie, punto.

MI PIACE:
"Pronto Roadhouse? Si sono Assunta, Ah mi fa piacere..." Fabio.
Camminare a piedi con la squadra in fila indiana sullo spartitraffico di due strade a                             doppia corsia.

NON MI PIACE:
Il fondo dell'area indoor, velocizza la corsa del pallone Kipsta del 27%.
Le calze vintage del Simi e la divisa presa alla bancarella di fianco al paninaro di                                 Zola.
                           







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