venerdì 30 ottobre 2015

JOGA MALITO - AUSTRALIAN 5 - 1


Non so quanto durerà ma io mi auguro il più a lungo possibile.
I diavoli conquistano il terzo successo consecutivo aggirando l'ostacolo Australian e restano lassù, soli al comando, almeno un'altra settimana.
Consapevole al quadrato che quattro partite non fanno primavera anche se, egoisticamente, nemmeno l'aspetterei la primavera, la farei giusto finire così... ma ieri è stato un super Joga, non tanto per la prestazione in sé quanto per la maturità nel badare al sodo portando a casa i tre punti senza troppi affanni. Forse per la primissima volta, nonostante il passo falso dell' iniziale vantaggio ospite, ho visto uno Joga che sa ragionare da grande, che si sente forte e lo dimostra in campo.
Volevamo i punti, volevamo spuntarla noi, volevamo far capire al mondo intero che il primo tempo contro il Morfasso è stato un colpetto di tosse e non una bronchite. Direi che ci siamo riusciti, pur senza incantare, togliendo un pò di poesia ma mettendoci tanta ferocia.
Passi che l'opinione pubblica ci aspetta al varco: non vedono l'ora che si spezzi l'incantesimo ma intanto, scodinzolando, ti ricordano che potevi vincerla meglio. Niente di più abbagliante: gli avversari ci sono e più ti vedono in alto e più cercano di farti cadere.
I Canguri ieri sera hanno fatto il loro, ma noi, tolti dieci minuti scarsi sotto ritmo, abbiamo fatto meglio. Mi è piaciuta la manovra ragionata che ci ha visti pareggiare, andare sopra e poi fissare sul 3 a 1 il primo tempo con il rimpianto di un paio di occasioni non sfruttate che potevano rimpolpare il tabellino.
Azioni corali, cinque marcatori diversi, nessun mugugno nella girandola delle sostituzioni, beh tutti segnali che stiamo remando in toto dalla stessa parte, finora a vele spiegate.
Si può sempre fare meglio, chiaro, ma la gestione della partita è stata ottimale anche nella ripresa quando abbiamo segnato e tirato poco ma abbiamo subito ancora meno, finalmente.
Che aggiungere. Il dopo gara sarebbe una parentesi succulenta, parte dai cori di Fabio negli spogliatoi e termina con Dante che aggiunge una cameriera nei contatti Fb all'ora dei cornetti caldi.
Bello... ma ora si resetta tutto di nuovo. Troppo importante la sfida verità che ci attende tra sei giorni.
Li conosciamo, sappiamo che sono una compagine da primi posti e li rispettiamo, ma dobbiamo andare a prenderci quella vittoria che vorrei diventasse un pò la nostra amante del giovedì sera (tranquillo Garli in senso figurato, e comunque...gratis).

Le Pagelle:

FONTANA 6,5: Conferma quanto di buono aveva fatto vedere alla prima contro Antares: il nero lo slancia e lui si aggroviglia su pallone e avversari per togliere anche le briciole dalla tavola dei rivali. Incolpevole sul gol preso, il tiro era lento ma chirurgico, OPTIONAL.

SILEO N. 7: Altra gara da incorniciare. Non cede un millimetro, imposta l'azione a testa alta come un libero vecchia maniera, ci manca solo che ritrovi in uno spigolo del palazzetto l'antico vaso ed è pronto per una pubblicità dell'Amaro Montenegro. Sua l'idea di cambiare schema all'ultimo sulla punizione: l'uomo contro la macchina, HUMAN.

ARFANI 6,5: Sempre affidabilissimo in marcatura, gioca spavaldo e con il piedino caldarrosta, prima o poi arriverà il gol, me lo sento. Sembra giochi con noi da una vita ed è solo alla quarta partita ufficiale, non sarò Smaila ma...COLPO GROSSO.

GARLI 6,5: Parte con il piede leggero, quasi timoroso, ma lievita come un calzone con il passare dei minuti. Impressionante per continuità e corsa nella ripresa, gli capitano tra gli alluci due palloni buoni in contropiede ma arriva con la lingua a penzoloni e scaglia a lato, STURARO.

ORSI 7: Era già salito sull'ascensore per i piani alti da un paio di partite, ieri è arrivato quantomeno davanti allo zerbino del loft, welcome. Non perde un contrasto, sempre tonico. Sulla punizione gol voto alto per il tiro, "enneci" per i vuoti di memoria, PIACERE.

CREMONA 7: E' un pò il riassunto Wikipedia del percorso Joga fino a qui, cura maniacale dei dettagli, mai rifiatare, sempre combattere. Bene tutti, premio lui però per il gol del pari (batti e ribatti rabbioso) e per l'assist al Condor nella ripresa, PUSH.

TARTARO 7: Voto alto per le scarpe taggate Jm, standing ovation. Scherzi a parte altra prova sontuosa, meno ricamini, più sostanza e...un pizzico di utopia. Fa male più della carne rossa in occasione del quinto gol e se arrivava anche quello di tacco al volo, SLURP.

VENEZIANI 6,5: Oh non ne sbaglia una, Justin Bieber. Il suo ingresso sposta l'ago della bilancia nettamente a nostro favore, la fluidità delle sue giocate lo porta a siglare il due a uno ed a sfiorare ripetutamente il gol del k.o. già nel primo tempo, PAZZESCO.

BOSELLI 6,5: Non segna ma il lavoro che fa mimetizzando la palla tra i suoi tatuaggi è impagabile. Gli avversari non gli risparmiano cruditè, lui battaglia come può e la serpentina che porta alla punizione capolavoro del terzo gol è il suo morso di vendetta, SQUALO.

CASAROLI 6,5: Stravedo per il Condor, uno dei miei sedici uccelli preferiti, direbbe Aldo Busi. Tanto lavoro di sponda, nelle prime partite non gli veniva così naturale, ma è il suo gioco più redditizio. Rapace sul quarto gol, BOOM.

MIGLIORINI 7+: Basta lo schema su punizione per illuminare a giorno la situazione? Forse no perchè è ogni dettaglio all'apparenza insignificante che sta facendo la differenza tra una semplice gestione dei cambi e la sua leadership, VINCENT.

TIFOSERIA 6: Meno pubblico, meno calore ma squadra più tranquilla (all' inizio anche troppo).

AVVERSARI 5,5: La squadra che finora ci ha messo meno in difficoltà. Non sono male, abbastanza completi in ogni reparto ma si arrendono e crollano sotto i colpi di mortaio Joga. Nella ripresa il morale è sceso sotto i tacchetti e non combinano più nulla.

MI PIACE: Il giorno prima (corrispondenza personale): sono contento perchè tutti mi ascoltano.
Il giorno dopo (alla partita): Schema uno, ok? Schema due, gol.

NON MI PIACE: Lasciare i sogni a metà (top...).




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