venerdì 14 aprile 2017

JOGA MALITO - AUTOSCUOLA STADIO 7 - 2


Joga forza 3. I diavoli superano l'Autoscuola Stadio e si regalano la terza vittoria di fila, nulla di eccezionale direte, ma in un campionato avido di emozioni un po' di aria vincente non guasta anzi lascia ben sperare per l'imminente atto finale.
Ci eravamo lasciati con due successi piccoli piccoli, ieri invece ho rivisto bagliori di uno Joga consapevole, di quella squadra che, tolti i marziani, se la gioca con tutti e può mandare al tappeto chiunque.
Purtroppo con le contemporanee vittorie di Bme ed Australian (come da pronostico) la porta playoff che poi era giusto uno spiraglio si chiude definitivamente. Pace, ne saremo soltanto i giudici visto che dovremo affrontare due delle tre squadre coinvolte.
I rimpianti ci sono e non ci sono, la partenza a rilento è stata la nostra zavorra; le altre sono state più brave e più costanti limitando i passi falsi...tra un rinvio e l'altro il verdetto è giusto, così com'è.
Ma se da un lato si può incominciare a pianificare il futuro dall'altro vogliamo chiudere al meglio la stagione davanti ai nostri supporters: chi era presente ha visto con le sue diottrie lo spettacolo sugli spalti ieri sera (con le debite proporzioni mica siamo il Baracca), sarebbe un peccato steccare sulla linea del traguardo.
Della sfida di ieri cestino solo il solito inizio svagato, di una timidezza che a confronto nostro Bambi è Donald Trump. Non ricordo, giuro, l'ultima volta in cui siamo andati in vantaggio per primi, sempre gli avversari, pazzesco.
Infatti ci vogliono non una ma due sberle per capire che la partita è già iniziata. Gli ospiti tengono bene il campo, sono giovani e azzannano il match, noi li guardiamo come un paio di mucche al pascolo osserverebbero passare il Frecciarossa.
Un Simo super e due traverse ci tengono a galla ma pian piano il maggior tasso tecnico ed i tanti cambi a disposizione (un male? non credo...) riequilibrano i pesi sul bilancino.
Gli Joga ci sono. Macinano gioco, ricorrendo troppo spesso al lancio lungo nel primo tempo ma con l'ardore dei tempi migliori, il destino dei rivali è segnato.
Al giro di boa l'abbiamo rimontata (3-2) e nella ripresa riusciamo a prendere il largo, per una volta senza patemi. Duri a morire gli Stadio, anche perchè la loro tenera età gli permette di reggere fisicamente anche senza cambi disponibili in una panca desolatamente vuota. Cremo e Zola timbrano le ultime marcature mentre nel finale badiamo a non prenderne e per una volta ci riusciamo alla grande; sono tutti aspetti che certificano una compattezza ritrovata, cosa che un "undici a nove" a caso ovviamente non può certificare.
Applausi finali per tutti e via con una cena ipercalorica con le donne al seguito, beautiful.
Buona Pasqua diavoli!

STILO 7,5: Primi due tiri dei rivali, due missili, due gol. Ma le colpe stanno a zero anzi non ci fosse lui forse scriverei queste pagelle inginocchiato sui ceci. Sublime anche nella ripresa, ogni tentativo è una parata, a volte anche doppia, double whopper, ASSO PIGLIATUTTO.

SILEO C. 6+: L'esuberanza dei nemici inizialmente lo sorprende e ci sta, non giocava da tanto. La ruggine dura poche battute di gioco, il tempo di prenderci le misure e gli avversari sono impacchettati, DHL.

SILEO N. 6,5: Il riposo del guerriero per un capitano che di secondo nome fa "insostituibile" e che finora aveva il minutaggio più alto di tutti in campionato. Il suo spezzone è come al solito un mix di lotta e sudore, questa volta con una spruzzata di nervosismo peraltro giustificato: l'arbitro si è connesso alla partita addirittura dopo di noi, DOPE.

ARFANI 7: Pare che prima di intervenire duro chiedesse agli avversari "ma..sei di Carpa?" giusto per tastare il polso, l'elettorato può celarsi ovunque. Ormai non può concedersi passi falsi e lo dico senza timore, disputa la sua miglior prestazione stagionale. Non sbaglia un intervento, VOTE FOR ME.

GARLI 6,5: Soffre gli inizi di partita come un naufrago col mal di mare poi, come spesso gli capita, si riprende e boom, si trasforma, come sotto un maleficio. Nella ripresa è un leone, MANNARO.

ORSI 7: Partita senza sbavature ma s'intende che entra lui e gli avversari smettono di prenderci a pallonate: ok tirano bene... basta mettersi davanti. La sua mole da carro-attrezzi gli fa fallire un paio di ottime occasioni ma il sinistro del terzo gol, hashtag sorpasso, ancora è fumante, HOT SHOT.

CREMONA 7+: E' in forma, e quando il nanetto gira, beh tutta la squadra ne trae giovamento. Lo ritrovi ovunque come i manifesti "Arfani Sindaco" ma non è solo interdizione ciò che luccica: due reti, una capolavoro, DANGER.

TARTARO 6,5: Entra e il nostro tasso tecnico s'impenna, iniziano a fioccare occasioni, lui è il suggeritore, il regista. Ma il film non decolla ed allora gli tocca sporcarsi le mani, suo il gol che ci sblocca. Qualche pausa sul finire del primo tempo ed un discreto spezzone nel secondo, senza effetti speciali, CIAK.

BOSELLI 6+: Ha voglia di mettersi in luce anche perché gli avversari sono l'unica squadra che ha purgato (all'andata) e vorrebbe ripetersi. L'appetito non diventa abbuffata anzi resta fame, però per quanto ha lottato e si è sbattuto là davanti merita un botto di complimenti, ADORABILE.

ZOLA 7: Inizia contratto: il presidente lo aspetta al varco per la cena come il parente di un detenuto il giorno del rilascio, lui carico d'ansia non riesce a divincolarsi al cospetto di una difesa comunque organizzata. Ma Zolinho sa quando mordere, la sua doppietta arriva anche stavolta, IMPRINTING.

DI SESSA 6,5: Il meglio del suo meglio è after match (da lacrime agli occhi il suo siparietto con la cameriera) e questo la dice lunga perchè in campo fa il suo dovere eccome. Il gol arriva con una delle sue giocate predilette, finta in grande stile, portiere per margherite da una parte e lui che la deposita lemme lemme dall'altra, CHILI.

TIFOSERIA 10: Intanto c'è il record d'incasso per una partita che poco aveva da raccontare in termini di classifica. Intanto le nostre donne sono tornate allo stadio. Ma il votone va a Fabio (e al Vene & Pat) lassù a soffrire insieme a noi...splendidi.

AVVERSARI 6: Perdono ma non sfigurano e perciò ricalco il mio pensiero della gara di andata...ne ho viste ben di peggiori. Un paio di loro sono proprio bravini poi chiaro l'età è un arma a doppio taglio, tanta corsa ma un pizzico acerba. Il pulmino è da numeri uno.

La frase della serata: La cameriera passa due minuti buoni a decantare al Dome ogni tipo di hamburger, ogni tipo di impasto ed ogni tipo di salsa. Al termine di questo monologo unidirezionale il Dome, punto di domanda stampato in fronte, con un filo di voce, esclama "Una pizza..".

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