venerdì 10 novembre 2017

JOGA MALITO - MONTEREGGIO 17 - 3


Joga-show. I diavoli strapazzano il Montereggio centrando la terza vittoria consecutiva e allungando a dieci punti in classifica.
Tutto facile? Beh per una volta diciamo di sì, complice un avvio scoppiettante abbiamo subito azzannato la preda, allentando la presa solo quando era ormai ridotta a brandelli.
Bravi noi comunque, i testacoda nascondono sempre insidie e stavolta avevamo la testa giusta. Qui non è il black friday, di scontato non c'è nulla. E ce lo siamo detti dritto negli occhi dopo la vittoria importante ma sofferta di giovedì scorso. Il brontolio è servito, avevamo fame e si è visto ( verso le undici e trenta..). Ho già sentito qualcuno cinguettare sul valore al ribasso di avversari e campionato, mah, tutti Zico e Pelè in famiglia.
Facciamo il campionato di sempre ed è quello che fanno anche gli altri, mica ne giocano uno diverso. E ci facciamo un culo così da anni per cercare di ottenere qualcosina da abbinare al sano divertimento. Quindi, coi piedi piantati a terra, santifico ogni vittoria eh si pure questa...anche se si è rivelata più agevole del previsto.
Sulla partita metto un like gigante, i primi dieci minuti sono stati furiosi. Ed il risultato si è subito delineato, tutto liscio come la pelata del nostro arbitro preferito.
Quando sei sopra di sette barra otto reti dopo una manciata di minuti il rischio è quello di sedersi, di sentirsi onnipotenti e di smettere di giocare da squadra. In questo frangente il mister, hashtag vecchia volpe, è stato astuto rimodellando più volte il quintetto per tenerlo sempre sulla corda.
In certi momenti soprattutto a cavallo tra il primo ed il secondo tempo non l'abbiamo gestita benissimo, ci siamo fatti prendere dalla foga di segnare ancora, ingolositi dagli spazi che un frastornato Montereggio ci concedeva minuto dopo minuto. Non solo, ci siamo fatti attaccare quando bastava far girar palla, addormentare un match ormai spolpato di contenuti come una carcassa nella  savana.
Ma sono inezie di fronte ad uno Joga unito, compatto, che non ha comunque smesso di lottare nemmeno a pancia piena. E nel finale, dopo alcune parate del Miglio siamo tornati a darci dentro, arrotondando lo score.
Se mi è piaciuto il piatto principale beh figuriamoci il contorno. Giochiamo alle dieci eppure il palazzetto si riempie, ci sono le donne, ci sono i parenti... me le ricordo bene quelle partite a spalti vuoti che se butti un urlo senti l'eco come nel Grand Canyon.
Mi godo un arbitro stile Benny Hill quasi surreale ma super simpatico: bel gol numero undici disse al Dome (numero dieci) voltato di spalle.
Mi gusto il ritorno del Gigi quasi quanto Ema che viene anche imbottito di farmaci. Mi esalto quando allo spuntino di mezzanotte ci siamo tutti...e senza il ritiro delle patenti.
La testa va già a martedì, contro il temibile Australian. Vincere non sarà affatto semplice ma alternative non ne abbiamo.

MIGLIORINI 7: Serata tranquilla? Non se ne parla. Gli avversari sono un colabrodo ma riescono a creare pericoli, lui si oppone in tutti i modi che conosce, pazzesco quando respinge di grugno una conclusione ravvicinata. Aveva gli occhi di vetro ed era color vinaccia, ma l'aveva presa lui, VICTIM.

SILEO N. 6,5: Dominatore incontrastato della nostra area di rigore, al cospetto, dobbiamo ammetterlo, di avversari davvero poco ispirati. Alla sagra del gol si iscrive pure lui: palo del Dome e il capitano è lì come un avvoltoio ( credevo fosse più rapace il Condor...) EASY NIGHT.

SILEO C. 6+: Nel piccolo momento di flessione dopo un avvio folgorante lui è quello che non perde la bussola e dietro basta la sua esperienza per non prendere quei due o tre gol che avrebbero macchiato non poco lo smoking della serata, EXPERIENCE.

GARLI 7: Mamma mia ma è Garli coi piedi del Simi o Simi con gli occhialetti da ufficio contabilità del buon Max? Non sbaglia un passaggio e complice la morbidezza dei rivali trova il coraggio per giocare di fino: un paio di sventagliate di esterno sono da leccarsi i baffi. E corre tanto, non va dimenticato, NEW ERA.

VENEZIANI 7,5: Come un leader coreano qualsiasi decide di sganciare missili, gli bastano pochi minuti per timbrare parecchie volte...e fin qui nulla che già non sapete sul Vene. Rifiata e nel finale castiga ancora, DISCO INFERNO.

ORSI 6: Serata di luci e ombre. Poco ispirato e poco servito, un paio di conclusioni iniziali e un mezzo gol (autorete goffissima di un avversario ma lui si è preso peggio di uno sciacallo pure dei meriti) intervallati da una dormitina sul secondo gol ospite. Di buono c'è che non si fa prendere dalla foga di segnare a tutti i costi, difatti non la mette, DE SCIGLIO.

MENTO 6,5: Pochi minuti, la mannaia del turnover stavolta tocca proprio lui ma in settimana aveva avuto febbre, inutile rischiarlo dall' inizio. Gli bastano pochi attimi per timbrare, attimi che gli saranno fatali: il Pres già lo aveva aggiunto all'elenco dei paganti del campo. Gigi peccato non sei voluto entrare...SOPRAMMOBILE.

DI SESSA 8: Ok, gli avversari gli apparecchiano la tavola ma lui è un cecchino, un tiro un gol, con una media del cento per cento. Alla fine saranno sette. Re dei waglioni quando per un pomeriggio vende una pasta al ragù come un'amatriciana di chef Rubio, IL VENDITORE.

ZOLA 6,5: Non ancora il titano della scorsa stagione ma la strada è quella giusta. Corre, segna, si diverte. Per poco non inaugura la prima non convocazione da convocato attentando le coronarie del presidente: calzino corto per fortuna in tinta...viene escluso dal quintetto base poi con una buona dose di fondoschiena fruga nel borsone e trova le calze giuste, MIRACOLATO.

CASAROLI 6: In una serata di fulmini e saette il Condor resta all'asciutto pur provandoci in ogni maniera. Pazienza, gioca per la squadra e con la squadra, i gol arriveranno tutti in blocco, come accendere il wifi dopo una settimana, NISBA.

STILO 7: Partita in discesa ma fa il pieno di meriti anche se a metà primo tempo i tanti cambi ci inceppano un pelo. Ma aveva ragione lui, la squadra si rigenera e torna a colpire nel finale, LO STRATEGA.

AVVERSARI 5,5: Pagano un inizio shock, subito colpiti e affondati, quasi sepolti. Il resto della gara non è così male, il punteggio non lascia scampo ma hanno tenuto il campo in modo onorevole.

IL MOMENTO EPICO: L'arbitro preciso che si fa certi scrupoli. Avete i cartellini? "Si, li vuole vedere?" Risposta: "No, no, chiedevo così..." 





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