venerdì 24 novembre 2017

JOGA MALITO - MORFASSO 7 - 3


E' nostro. I diavoli si aggiudicano il derby della Valdarda e conservano il primato in classifica al termine di una partita combattutissima e di grande intensità.
Come è nel dna di ogni derby si è giocato un match senza esclusioni di colpi, senza calcoli e ne è uscita una partita vibrante, molto fisica, per noi un trappolone insidiosissimo.
Potevamo giocare cento volte meglio. Dovevamo avere più pazienza e forzare meno le giocate ma quando capitano partite del genere il cuore conta più delle gambe e della testa, a volte ti tradisce, ma è lui che comanda.
Bene così quindi, sono arrivati i tre punti e con loro il segnale che se c'è da sudarsela, se c'è da lottare sporcandosi nel fango, beh noi ci siamo. Forse alcune gare prima di questa, scivolate via come sul velluto potevano aver imborghesito questo Joga... niente di più sbagliato, abbiamo una fame da squalo bianco dopo una dieta di plancton. Vorrei avere la pancia piena di successi ma non ho mai vinto nemmeno alla tombola delle suore, the time is now.
Onore e merito a un avversario, il Morfasso, che ci ha complicato non poco la vita ieri, mettendo in campo una fisicità e un ardore incredibile supportato da un pubblico space invaders che ha preso d'assalto gli spalti.
Penso senza paura di essere smentito che se affrontassero tutte le gare con questo animo guerriero avrebbero ben più di quel misero punticino. Oh io ci spero con in mano la letterina da spedire a Babbo Natale che il Morfasso di ieri replichi anche con le inseguitrici. La sensazione però è che contro gli Joga sia per loro un capitolo a parte, un dentro o fuori che fa calcio-nostalgia ed è stupendo ma che puff svanisce al triplice fischio scoppiando come una bolla di sapone.
Che poi, scazzi finali a parte, ok è un derby ma nemmeno così stretto (siamo una famiglia numerosa..), ci teniamo ma non da perderci il sonno... però inutile prendersela, che derby sia e quindi alla fine anche noi abbiamo abbassato l'elmetto tentando, anzi riuscendo, a rendergli questo friday ancora un pò più black.
La partita: inizio balbettante  dei diavoli ed al primo tentativo gli ospiti passano su punizione. Riordiniamo le idee scontrandoci però contro l'organizzazione di un Morfasso quasi eroico, ci vuole tutto il primo tempo per trovare il vantaggio (poi 4-2 all'half time).
Davanti creiamo il giusto ma non la chiudiamo mentre dietro i pericoli si contano sulle dita di una mano aliena, è un equilibrio che ci può stare; ma alla fine manca ancora quasi un tempo ed una leggera flessione Joga è mascherata da un Miglio superlativo che tuttavia deve capitolare su un diagonale perfido: siamo ancora sopra ma le pile sembrano scariche.
Qui vengono fuori le nostre qualità più importanti:tenuta mentale di acciaio inox e panchina lunga, rientra il Dome e con una doppietta secca il match, one kill one shot.
Il gol della sicurezza è una magia. Punizione dal limite, tutti si aspettano la soluzione di potenza mentre il waglione accarezza la sfera Givova e col più improbabile dei pallonetti manda in visibilio tutto il mondo Joga.
Ne i minuti conclusivi della battaglia i rivali accusano il colpo e segniamo ancora, ma quanto è stata dura stavolta...
Che bella la festa negli spogliatoi. Erano due anni che non tremavano i muri così...sono queste le gioie che rimangono, tutto il resto, comprese le polemiche da sala giochi volano via, leggere leggere.

MIGLIORINI 6,5: Sulla bilancia della sua prestazione va pesata da una parte la sicurezza e la sfrontatezza di certi suoi interventi, dall'altra il minimo dubbio se su un paio di gol poteva fare qualcosa di più...non scherziamo le parate pesano il triplo e ci tengono in alto, MONGOLFIERA.

SILEO N. 6,5: La partita è piena di spine, lui la maneggia lì in difesa anche se il momento della partita è quello della resistenza, gli avversari caricano come bisonti e deve metterci ruvidità e mestiere. Ci prova dalla distanza ma il tiro non è il piatto forte della sua carta, GOURMET.

MENTO 7: Avversari duri a morire, che problema c'è Ema è una roccia, più duro di loro. Il primo contrasto lo perde che siamo già a festeggiare al bar e alla fine da finto ultimo (in realtà spinge come un pornoattore) ne piazza tre. Sul secondo gol l'unica incertezza, è generosamente fuori posizione, SERGIO RAMOS.

ORSI 6,5: Nei primi disordinati minuti è l'eccezione, difende e attacca con intelligenza affondando il contrasto quando serve. Il secondo gol (saltato) fa media con l'assist a scavetto per la prima rete di Ema. Il suo finale è una passerella, gradita, sui resti dell'avversario, L'AVVOLTOIO.

GARLI 6,5: Ma porca miseria qui siamo all'alba di un mistero, Carlo Lucarelli lo definirebbe un giallo: è lui o non è lui quello che infila avversari in slalom, quello che non sbaglia un appoggio neanche a sparargli alle ginocchia, quello che controlla un pallone in corsa e poi si bulla per esserci riuscito? Se è un falso d'autore vabeh, me lo tengo, l'originale lasciamolo a prendere polvere in soffitta, PENSAVO DI CONOSCERLO.

ARFANI 7-: Piazzato esterno destro, nel momento di sofferenza, ti aspetti un sindaco sulla difensiva, raggomitolato e pronto a mordere come un cobra...invece gioca alto, spavaldo, irriverente, e prima sfiora il gol (rigida come la rigor mortis quella gambetta..) poi serve due assist onorevoli. L'ammonizione è un cadeau ai suoi fans: la dichiara e con poche parole, piccantissime, la mette in ghiaccio, EMIS KILLA.

VENEZIANI 6,5: Queste partite alta tensione gliele risparmierei, aggraziato come un fenicottero delle Galapagos il nostro Vene stride con le  dispute così azzuffate ma, anche se non segna, lotta e ruggisce, INDOMABILE.

DI SESSA 7,5: Fossimo un mazzo di carte sarebbe l'asso pigliatutto, dopo la sua punizione non è più cresciuto un filo di rimonta, Attila. Eh si che non era cominciata benissimo, tanta fatica, il primo gol di rabbia e poi un pò di sana panchina...rientra una belva. Protagonista di rimbalzo del piccolo battibecco sull'uscio degli spogliatoi: perdonatelo, ha visto tutte le puntate di Gomorra, RIP.

BOSELLI 6,5: Bentornato. Tanta naftalina ma non si è dimenticato l'antico mestiere, quello di gonfiare la rete. Non bello da vedere forse (in senso calcistico) ma una mannaia, una sentenza: primo pallone toccato: gol. Poi ne sbaglia uno tremendamente più semplice tardando talmente la conclusione da perdere una coincidenza, ITALO.

CASAROLI 6,5: La partita è una lotta negli inferi e lui partecipa, di gusto. Non l'ho mai visto rincorrere tanto un avversario, sgomitare per farsi spazio tra difensori grossi come dei Suv quattro per quattro. Meritava il gol, PANZER.

STILO 7+: Si merita gli allori e la ribalta, se è vero che parlano i risultati beh finora i nostri sono dei gran chiacchieroni. Più dei cambi (perfetti) mi è piaciuta però la calma imposta alla squadra, era un attimo sentire la partita oltre il dovuto, per poco è successo, ma poi ci ha ripresi per il colletto rimettendoci in strada, MAESTRO.

AVVERSARI 6,5: Non mi spiego la classifica, contro di noi mostrano sempre tanti valori, prima di tutto un grande cuore. Ma il campionato non si ferma agli Joga, passa e va come una hit estiva alla radio.

IL MOMENTO EPICO : Premessa: la loro squadra la prendo a modello e il loro Pres è un gran signore (grazie per l'Agla) ma il bodyguard è inadeguato come un uomo barbuto nel bagno delle donne. Vederlo immolarsi davanti al cancello sotto la faccia incredula dei giocatori ospiti alle ventidue zero zero fa quasi tenerezza, dai che ce la fai.

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