sabato 17 febbraio 2018

JOGA MALITO - CAGNONI IPOCRITI 10 - 4


On fire. I diavoli vincono il "clasico" contro i Cagnoni e continuano la propria corsa al gradino più alto: ormai è sfida a due lassù e per non avere rimpianti bisognerà spingere fino in fondo senza mai voltarsi.
E di pietà ieri lo Joga non ne ha avuta nemmeno un briciolo, in pieno controllo della situazione e avanti nel punteggio dall'inizio alla fine al cospetto di un avversario sempre tonico e da prendere con le pinze. Vincere non è mai facile e ripetersi è ancora più complicato. Chiedetelo alla Bme che dopo un girone intero tra le regine del torneo ora paga gli sforzi con un periodo di black out. Sembra sempre tutto facile...se stai sul divano, ma gli avversari ci sono e spesso sono in tenuta da sommossa.
Bravi i ragazzi di mister Stilo dunque a mantenere quell'umiltà che serve, assieme alla qualità della rosa, a spianare avversari come fossero piadine romagnole.
Avversari, i dogs, che lottano per i playoff, non saranno i favoriti alla scalata ma comunque un team che all'andata, ok aiutato da un campo miniaturizzato, ci avevano fatto patire più di tutti in questa stagione. E rapportandoci a quella gara capisco sia il nostro rispetto sia il loro coraggio ma ieri nada, c'è stata meno storia che in un film porno.
Non siamo stati perfetti, questo no, tanti sono gli aspetti migliorabili. La gestione della gara, fuori uno. Siamo in vantaggio e ci appisoliamo sempre un pò, con quella falsa convinzione di poter essere superiori, che tanto nulla di pericoloso può accadere. Così il nostro portiere inizia a parare in serie... allora ci diamo una sistemata e torniamo a spingere maledetti noi.
Ieri ad esempio i primi minuti sono stati di ottima fattura. Avevamo in campo gente che ti dribbla anche Rodi eppure giocavamo scolastici, passaggi di prima e dritti in porta. Poi, a pancia piena, iniziamo a passarcela di meno e via dicendo, ok sono piccolezze ma io voglio tutto, mi promettono un reame beh io voglio un impero.
Quello che non cambia di partita in partita però è lo spirito di questo gruppo. Anche ieri eravamo un corpo solo, dagli spogliatoi al dopocena, difficile da spiegarlo su un blog, molto più appagante viverlo, respirarlo a pieni pomoni. E questo spacca le partite, ha spezzato le nostre catene anche ieri, una belva che tutto si divora o almeno ci prova... poi se vinceremo o meno alla fine passa anche in secondo piano ad un certo punto.
Nel giorno che consacra la terza divisa (la sognavo fin da bambino) non c'è molto altro da aggiungere se non omaggiare Ale (now AS12) che ritorna al gol dopo un lungo digiuno e la mamma del Vene, professionista cameraman sottopagata che lo riprende pure: merce rara da vendere ai collezionisti.
Il tempo per brindare non è molto, giochiamo in anticipo, martedì contro il Montereggio. Ok è un testacoda, non posso mentire davanti ai numeri, però se vogliamo essere maghi in questo campionato babbano dobbiamo sudarci e lottare anche questa... non vedo l'ora.

MIGLIORINI 7+: Sempre meglio, cresce di gara in gara e ogni volta alza l'asticella spingendosi sempre un pò più in là. Ieri tranquillo il primo tempo, molto più burrascosa la ripresa: respinge da campione e si arrende solo ad un paio di tocchi ravvicinati su nostre pennichelle difensive, DI RAZZA.

SILEO N. 7: Ormai mi ripeto, ho finito le rime come un rapper di quart'ordine. Nessuna sbavatura, il tempismo nelle chiusure sempre e comunque, la robustezza del marmo di Carrara. Il San Valentino "loco" non lo ha lasciato con le gomme a terra, IL SUDAMERICANO.

SILEO C. 6+: Lottatore ma allo stesso tempo elegante e "bonucciano" nell' interpretare il ruolo. Vive una serata senza grattacapi, si segnala solo per un fallo dove ha preso tutto, ma proprio tutto, meno che l'avversario, CORRETTO.

MENTO 8: De-va-stan-te. Una furia dal primo all' ultimo scampolo di partita, ma senza gli eccessi adrenalinici che a volte si concede. Decide lui come e quando segnare, solo la traversa gli nega il ruggito più bello, O SOLE MIO.

CREMONA 7: Sta disputando un campionato senza pause, l'ha cominciato bene e non rischia cali, alta pressione come le previsioni meteo di luglio. Da sottolineare uno dei suoi gol nella ripresa: mezzo campo palla al piede e nessun compagno che lo segue, indeciso sul da farsi calcia di punta e la mette all'incrocio: in pratica l'autogol di Ale al contrario, FLASHBACK.

TARTARO 7,5: In grandissimo spolvero e udite udite niente più magie a volte belle ma fumose, solo cose concrete: passaggi di prima e ripiegamenti difensivi che nemmeno capitan Zanetti. Solo nel finale si concede il lusso di un sombrero su un avversario nello spazio di venti centimetri, mi ha ricordato quelli che parcheggiano un camion in un posto auto dove io faticherei a incasellare una Smart, FUORILEGGE.

ORSI 6+: Carino il gol, con quel diagonale perfidia dieci, benino (ma a voler essere larghi di manica) tutto il resto anche se le gambe, è evidente,in questo momento non girano a mille. Nessun danno sia chiaro ma a parte il gol fuori dai radar di tutte le giocate più importanti, CI STA.

VENEZIANI 7,5: Quando unisce la classe cristallina alle giocate che seppelliscono il nemico sprigiona un senso di sicurezza che non lo toglieresti mai. Nel secondo tempo prova a far segnare tutti, poi alla fine, anche se non lo ammetterà mai, si stufa e inizia a segnare lui...con la costanza di un cecchino serbo, MATADOR.

BOSELLI 6: E' un bomber nella vita (chiedetelo all' universo femminile se non ci credete..) ma giocare con il contagocce lo penalizza. Non tanto nel passo,corre e anche tanto, quanto nella lucidità sotto porta. La traversa gli nega un gol di rimpallo che per anni è stato il suo marchio di fabbrica, A SECCO.

DI SESSA 6,5: Il dies la mette anche stavolta, poteva toccarla piano e invece per poco non ammacca il cemento armato dietro alla porta. Lui borbotta dentro (ieri anche fuori) perchè qualche mese fa i gol arrivavano a grappoli e adesso no ma pace, il Dome attuale mi gusta quasi di più, gioca sempre per i compagni e ieri i primi minuti sono stati vicini alla perfezione, SANGUE FREDDO.

STILO 7: Ha in pugno la squadra e quindi la pilota senza strapazzarla, accompagnandola con gesti d'intesa. Alla favola del giuramento in quaresima credo non gli abbia creduto nessuno, vecchia volpe d'un mister.

AVVERSARI 6: La stima per loro mi annebbia sempre un pò il giudizio tuttavia anche se anno dopo anno si fanno sempre più attempati io li vedo migliorare. Rispetto all'andata ieri hanno giocato a viso aperto, attaccato, concedendo però molto. Mi ricordano il Tottenham...e speriamo che queste parole siano una profezia.

IL MOMENTO EPICO: Uno dei più belli di sempre, all time. Simi indietreggia con la palla, pressato alle spalle da un avversario, non è certo che possa passarla indietro al Miglio confuso dalle nuove regole (è chiaro solo il cambio panchina a noi). Quindi, sempre con l'attaccante avversario incollato dietro inizia a chiedere a tutti "Posso?", "Raga ma posso?" E nessuno che gli risponde....fantastico.

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