mercoledì 21 febbraio 2018

MONTEREGGIO - JOGA MALITO 3 - 9


Missione compiuta. I diavoli sbancano senza sorprese l'inedito campo di Vigolzone e conquistano tre punti fondamentali per la corsa al titolo. Il motivo è presto detto: i nostri rivali a questo giro riposavano ed ora li abbiamo agganciati lassù in testa.
I pronostici sono stati rispettati in pieno, Montereggio con il suo desolante punticino conquistato fino a qui non rappresentava certo la scalata dell'Everest però le partite vanno giocate e vinte sul campo quindi, per fortuna, nessuno di noi si è sentito con le tasche piene prima di allacciarsi gli scarpini.
Tolti quaranta secondi, i primi, nei quali siamo stati superficiali e più irascibili della Panicucci abbiamo comandato il gioco con una gara diligente, accorta, senza patemi. Quando volevamo spingere sfondavamo sempre ma il discreto vantaggio iniziale (un parziale di sei a zero a fine tempo) ci ha portato a limitare gli sforzi cambiando spesso la nostra muta con quintetti sempre diversi.
Il fondo in erba sintetica non ci piace e credo non ci piacerà mai. Abbiamo gente tecnica, veloce di piede e di pensiero...davvero un peccato vedere il pallone che scintilla con un discreto attrito su ogni zolla low cost rallentando tutte le giocate. Ma a parte il freddo pungente e ribadito che il fondo era uguale sia per noi sia per gli avversari paragonandolo alla Tenso di Podenzano mi è apparso più grande della piazza di Marrakech quindi per una sera non lamentiamoci, è grasso che cola quest'altro tendone circense.
La partita vive di pochi sussulti, un battibecco in avvio, qualche gol pregevole e davvero poco altro. Il secondo tempo comincia come era finito il primo: noi in avanti e gli avversari in contropiede ma senza mai rendersi pericolosi. Onesto dire che da metà ripresa in poi però abbiamo mollato, uno Joga con la testa già negli spogliatoi, quasi già seduto al compleanno di Ema. Controllare il match non è la nostra merce migliore, ci proviamo ma senza correre siamo vulnerabili.
Montereggio ci mette prima coraggio e poi orgoglio e trova tre reti (ma potevano segnarne il doppio) che fanno arrabbiare l'ottimo Miglio tra i pali.
Peccato perché nel secondo tempo il mister ha spremuto come un mandarancio chi aveva giocate meno in stagione, non proprio una chance sprecata ma nemmeno fulmini e saette.
Poco male, tenere la tensione alta alla lunga gioca brutti scherzi, ci sta un pizzico di spensieratezza (a proposito, uno spasso il torello a soldi pre-partita...) in un'annata compressa dove non puoi distrarti un attimo.
La capocchia, per dirla alla Dome, deve già sintonizzarsi su giovedì prossimo, avremo gli Australian a domicilio, sarà sfida dura, non certo un cioccolatino da scartare. Ma siamo pronti, anzi prontissimi.

MIGLIORINI 7: Dopo il primo tempo, visto il clima da "era glaciale" del palazzetto lo avrei mandato a farsi una doccia calda, di pericoli alla sua porta nemmeno l'ombra. Ma lui è sul pezzo e nel secondo dimostra estro e bravura: merito suo se non rimettiamo in discussione una partita già sotterrata , SURVIVOR.

SILEO N. 7: Il capitano sta attraversando un buon momento di forma e onestamente gli attaccanti, anzi l'attaccante, ieri faceva meno paura della casa di Prezzemolo di Gardaland. Non si scompone, trova pure il modo di fare male con la rete numero sei, DIABLO.

MENTO 6,5: Bene come al solito, il black out di inizio match è un po' il suo tallone d'Achille, ai punti aveva anche ragione ma è inutile rischiare grosso quando non serve. Nel siparietto negli spogliatoio versus mondo arbitrale però è tenerissimo e in loop, meritava la grazia, IL PENTITO.

SILEO C. 6: Nel secondo tempo deve chiudere una per una tutte le falle che si creano, la squadra è stanca e poco volenterosa e così il centrale dietro è spesso lasciato solo. Soffre ma regge, SPARATUTTO.

GARLI 6,5: Ci sono segnali che non vanno trascurati. Era al palazzetto alle diciasette punto zero zero, sopralluogo e conta degli abitanti di Vigolzone per ingannare l'attesa. Poi si mette l'olio canfora: gli altri tremano dal freddo, lui sputa fuoco come se avesse mangiato piccante. E in campo tutto questo peperoncino si nota (bello il gol), HOT.

ORSI 6,5: Entra e si fa ammirare per due cose (in venti secondi): un volo assurdo inciampando da solo, un gol facile ma che mostra il suo volto killer, spietato. Sbucciato dalla caduta sanguina come una vergine ma continua a lottare, calando nel finale, REAL.

ARFANI 6: Ormai è un esterno a tutti gli effetti, e spinge, senza paura, complice una difesa avversaria in versione scolapasta. Bene in proiezione offensiva arranca invece nei ripiegamenti, quando gli avversari ripartono sembra il più imballato della compagnia, DIESEL.

TARTARO 7: Gli bastano dieci minuti scarsi, ancora una volta ottimi, per chiarire che lui con questa partita non centra una mazza, quindi si va a sedere in panca a seguire la Champions, di tanto in tanto butta un'occhiata per incoraggiare le gesta di Garli e per proferire la perla della serata (coming soon), UTILE COSI'.

CREMONA 7: Gli altri calpestano il sintetico e si imbrigliano, lui leggero come una ballerina dello Schiaccianoci, zompetta tra un filo d'erba finto e l'altro, creando tutti i maggiori pericoli. Un paio di reti e altrettanti assist anche nell'ormai sua seconda pelle, il falso nueve, EMICRANIA.

DI SESSA 7-: Finalizzatore della serata, ed è la notizia migliore, se torna a segnare come ad inizio stagione prevedo sfracelli. L'unica "waglionata" è a inizio gara ma la rimedia (moralmente) inventandosi dei parenti a Sciacca, CUGGINO.

CASAROLI 6: Un assist per il gol del Nick e tanto impegno che meritava almeno lo straccio di un gol, invece vacche magrissime anzi anoressiche. Eppure stavolta aveva minuti e avversari dalla sua parte. Se mi ha tenuto sotto traccia le giocate migliori, tipo il gol scudetto, per una serata a caso verso la fine di marzo beh allora lo perdono, GORDO.

STILO 7: Serata facile? Non per lui, non ne esistono da qui a maggio. Ma riesce con maestria a far giocare tutti, dosando i minuti con la precisione di un alchimista. Il paragone con Rino Gattuso (ora non ricordo chi lo ha detto) mi ha messo i brividi. Però un pochino..

AVVERSARI 5+: Ho apprezzato la partita, specie il secondo tempo abbondantemente sotto nel punteggio. Ho assimilato meno il ritardo alla partita, lo spegnere le luci quando eravamo ancora in campo...oh nessuno ci obbliga, men che meno il Deca. Il nuovo stadio scelto, migliore del predecessore, ha portato meno auspicio che un crisantemo il due di novembre.

IL MOMENTO EPICO: Il Simi nel commentare la scarsa mira del Condor ieri: "Oh se ci fosse un palo nel deserto lui lo colpirebbe".

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