giovedì 8 marzo 2018

MORFASSO - JOGA MALITO 4 - 7


In orbita. Dopo la sosta per maltempo della settimana scorsa i diavoli si impongono in trasferta nel "derby" contro il Morfasso restando al comando della classifica.
La sfida di ieri, giocata in anticipo, rappresentava un testacoda pieno di insidie. Il nostro dovere era vincere abbattendo un'altro ostacolo lungo il cammino ma non è stato per niente facile.
Ricalcando i commenti dell'andata antepongo una precisazione: farei la firma per giocare altre mille partite con questa intensità, con questa sana rivalità, sono il bello del calcio...ad ogni latitudine.
Ma detto questo è sempre curioso vedere la carica che rianima il Morfasso futsal quando il calendario propone questo incontro. Non che con gli altri si scansino, ma con noi davvero arrivano al palazzetto che schiumano dalla bocca.
Quindi per un tempo almeno abbiamo accusato il colpo, loro giocavano a viso aperto ma con grande ardore e noi ci abbiamo messo una ventina di minuti per ritrovare la forza e l'efficacia di certe giocate. Il nostro principale difetto che di tanto in tanto spunta fuori antipatico come una multa infilata nel tergicristallo: se non ci vengono le cose al primo colpo perdiamo le staffe e non ragioniamo. Ma quando al primo tiro vai sotto, la palla non vuole entrare, i legni non si contano e gli avversari chiudono ogni spazio eppure non molli un centimetro allora significa che sotto pelle si hanno le qualità giuste per arrivare fino in fondo.
Infatti minuto dopo minuto lo Joga capolista prende sempre più vita e la resistenza guerriera del Morfasso inizia a scricchiolare peggio di un parquet settecentesco.
L'equilibrio (loro in vantaggio e poi capaci di rimontare fino al tre pari) si interrompe al tiro libero realizzato dal Dome, è un vantaggio che non lasceremo più.
Prima di questo penalty, a dirla tutta al fallo precedente, l'ennesima baruffa da derby. Niente di nuovo, ci siamo abituati, tra l'altro uno scontro generazionale...un po' santone un po' sceriffo l'arbitro, ma stavolta è stato eccezionale.Peccato perché prima e dopo è stata una partita leale, macchiata soltanto da questo inutile episodio di virilità vichinga.
Nella ripresa, complice anche il calo dei padroni di casa, l'abbiamo fatta nostra al cento per cento: un paio di gol subito e la preda è nel sacco. Citando una sentenza del Simi "nei primi dieci minuti batterebbero anche Il Barcellona.." proferita ai tempi del tiki taka diamo ai Jm anche qualche merito; va bene il loro calo fisico ma noi abbiamo usato la testa, facendo correre il pallone invece di corrergli dietro.
E la musica non è cambiata nemmeno infarcendoci di cambi, forse ancora più bravi quelli che sono subentrati perchè non abbiamo più sofferto un solo istante aspettando di esplodere oltre il triplice fischio.
Godiamoci il successo perché a parti opposte avrebbero organizzato il carnevale di Rio, per noi tutto normale, ok, ma qui non vincono tutti come alle elezioni, vinciamo noi, Jogatellum.
Si guarda già avanti. Le nevicate che hanno paralizzato il campionato giovedì scorso stravolgono i piani: se il recupero sarà in coda avremo prima lo scontro diretto e poi gli Australian. Intanto pensiamo a giovedì, avremo a domicilio un avversario giovane e spensierato, dovremo essere ancora più bravi del solito.

MIGLIORINI 6+: Negli occhi le parate decisive nella ripresa: eravamo risaliti dalle sabbie mobili con fatica, quegli interventi del nostro Batman ci hanno tenuti in piedi, poche chiacchiere. Nel primo tempo non è stato perfetto ma il Morfasso se possiede un pregio è quello di avere degli ottimi tiratori, forse solo il secondo gol era evitabile, VAMOS.

SILEO C. 6,5: Ottimo spezzone finale, è concentrato e fisicamente temprato per reggere la mole degli avanti avversari. Un flash più di altri inquadra il suo match: mancano venti secondi al fischio finale lui rincorre un pallone che sta uscendo in rimessa ma l'avversario lo anticipa di un soffio.... steso..qui non si passa, STOPPINO.

MENTO 7: Ema è il bersaglio della polemica avversaria, viene istigato di continuo sperando in una sua reazione, nemmeno quotata alla Snai... troppo probabile. Invece il leone ruggisce dentro, alla zuffa partecipa solo per amicizia tipo una pizzata tra vecchi compagni di classe. In difesa il solito baluardo, in attacco si limita molto ma non era al top, ACCIACCATO.

GARLI 6+: Entra e prende subito una stecca memorabile, talmente memorabile che la panchina scatta in piedi per accertarsi delle sue condizioni (il Pres vorrebbe operarlo subito o al limite rottamarlo). Il buon Max fiutando la sostituzione più veloce della storia del calcio finge di rimettersi in piedi ma per un paio di minuti cammina più storto di un mendicante...ma si riprende e chiude alla grandissima, SEMPREVERDE.

ARFANI 6,5: Entra nel finale a rafforzare la mediana difensiva e si fa sentire nei contrasti, non è certo il soggetto che puoi sovrastare fisicamente. Il sindaco è pregevole anche nell' organizzare il post match tra posti da evitare perché roccaforti dell'opposizione e pizzerie inventate che nemmeno esistono ma faceva figo nominare, ARFAMOAH.

VENEZIANI 6,5: Il Vene soffre le partite agonisticamente spinte, ma sono solo i primi minuti a sporcare leggermente l'aurea celeste che lo avvolge. Per prima cosa la pareggia lui, poi, quando rientra è il solito metronomo elegantissimo e gli avversari devono inchinarsi all'educazione dei suoi piedi, LIGHT.

CREMONA 6,5: I più grossi tra gli avversari, che potrebbero contenerlo come una matrioska, sono una brutta gatta da pelare ma il Cremo non si tira indietro e risolve un paio di situazioni pericolose di contropiede arpionando con i suoi piccoli tentacoli alcune palle perse. Davanti viene lasciato in solitudine e non pizzica, BENZINA.

ORSI 7: Un lungo spezzone, entra con la squadra in apnea ed esce con il cuore del nemico chiuso in uno scrigno...nel mezzo tanta corsa ed il piglio che serve quando si gioca un derby,  PIANO PIANO.

BOSELLI 6,5: Dieci minuti di lotta, nel momento in cui produciamo lo sforzo maggiore per andarcela a riprendere: è tutta sua la terza rete, segue l'azione e si lancia in spaccata per la deviazione vincente. Sembra Cutrone ma coi tatuaggi di Fabrizio Corona, IL CASTIGO.

DI SESSA 8: La sua è una manita che fa male, five stars, Luigi Di Maio. Non sono solo i gol (l'ultimo di tacco) a definire la sua prestazione, prima di questi comportamenti da leader ed una tenuta mentale di acciaio. Un flagello, BURIAN.

STILO 7,5: Stavolta l'ha vinta lui. Uno Joga sorpreso dalla combattività dei rivali strapazzato come un uovo dal vocione del mister...e la squadra inizia a reagire andandola a vincere come da pronostico. Bello anzi stupendo l'abbraccio con il Dome dopo il gol di tacco.

AVVERSARI 6,5: Il primo tempo è da applausi. Tengono botta alla capolista con tutte le armi di cui dispongono: corsa, fisico, malizia. Ma come da tradizione nella ripresa cedono di schianto, il passivo è contenuto ma la partita non è raddrizzabile.

IL MOMENTO EPICO: L'arbitro arriva un po' prima e quindi inizia con le solite domande di rito (da dove venite, vi ho già arbitrato...e via dicendo). Poi, un odore acre che arriva dagli spogliatoi lo tramortisce "ah ma siete di Lugagnano...c'è ancora quello che sa di mentolo..." Chiaro riferimento a Max Garli e al suo olio trentuno riscaldante.






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