venerdì 23 marzo 2018

SMART 014 - JOGA MALITO 10 - 4


Amo perso. In una serata da incubo i diavoli perdono testa della classifica e campionato, la fine di un sogno durato comunque fino alla battaglia finale.
La delusione è a livelli di guardia, a una soglia mai raggiunta. Ma nella tempesta siamo già alla ricerca di una nuova rotta: primo, il campionato non è finito e manca ancora una partita, secondo, ci sono i playoff, terzo, ce lo siamo giurati prima del match...e io non spreco fiato se non credo in ogni parola che dico.
Era una finale. Se la vogliamo analizzare diversamente si va fuori traiettoria; ok abbiamo comandato per un'intera stagione ma non potevamo fare calcoli, non potevamo gestire nulla. Avendo perso lo scontro diretto all'andata dovevamo per forza vincerla e questa volta la tensione ci ha giocato un brutto scherzo. Quasi paralizzati al cospetto di un avversario al completo e molto forte ci siamo sciolti come ghiaccio al sole, Joga Moijto.
Rendiamo onore alla regina del campionato. Ieri sera ci hanno surclassati, meritando quindi di sedere sul trono. Noi, irriconoscibili, abbiamo alzato bandiera bianca quasi subito, abbiamo dato l'anima ma non era serata e purtroppo, anche se stavolta poteva sembrare la volta buona, non ci siamo dimostrati pronti, ancora troppo fragili emotivamente per non farsi schiacciare del peso della partita.
Avevamo una percezione della nostra forza e anche una percezione dell'avversario, basata sullo scontro dell'andata. Si, avevamo perso, ma in modo rocambolesco, dominando la partita per lunghi tratti. Ieri però, noi eravamo gli stessi, loro erano molto diversi.
Una forza che ci ha sorpreso, sono stati migliori in tutto, dalla corsa alla disposizione in campo passando per la cattiveria. Quello che non ci ha sorpreso è stato invece vedere tante facce nuove, il mondo gira sempre in una direzione, siamo noi che dobbiamo smettere di credere alle favole dal tono sofficioso fatte di canditi e buone intenzioni.
Detto questo non basta una partita no per cambiare il giudizio di un intero campionato, gli Joga escono a testa alta e lo fanno con un secondo posto che rappresenta la base di partenza per riprovarci tra un anno, adesso tiriamo il fiato e poi tuffiamoci nei playoff.
La delusione negli occhi dei nostri supporters, da Pasquale alle fidanzate fino alla signora Veneziani (stoica col febbrone..) la trasformeremo in approvazione, si è infranto un sogno, ne restano tanti altri.
La cronaca della partita è un mesto funerale con la bandiera Joga distesa sul feretro. Non so perchè ma siamo partiti battuti sbagliando passaggi e giocate che di solito ci riescono ad occhi chiusi.
Subito sotto, non basta il pareggio di Dome, ci facciamo infilare senza opposizione fino al tre a uno.
Dopo la terza sberla una timida reazione l'abbiamo: il Nik rafforza la traballante linea difensiva e Manuel e Simi suonano la carica: per diversi  minuti la sfida resta in equilibrio (3-2) e si vede un calcetto stellare da ambedue le parti.
L'organizzazione degli Smart però sembra troppo per questo Joga, sbagliamo l'occasione del pari e subito ci castigano in ripartenza...una, poi due volte.
Scende la notte, finisce il primo tempo che siamo sotto di tre ma con una sfiducia nell'aria che sa di resa anticipata. Ci sarebbe il tempo per recuperare ma non troviamo la maniera, il nostro giro palla va sempre a sbattere sulla loro arcigna difesa e finirà in disfatta, una punizione comunque troppo severa anche per questo piccolo diavolo.
La vita va avanti, mai avrei pensato di ridermela un' oretta dopo quando il cameriere della Bella Napoli per fare il "figaccione" lancia in aria un vassoio con l'intento di prenderlo al volo e lo fa cadere con la grazia di un cinghiale selvatico.
Appunto finale per i nostri haters. A furia di gufarla ci siete riusciti, grandissimi. Un brindisi tra mille dei nostri, eppure ci ho sperato a vedervi morire di sete come un beduino nel deserto.

MIGLIORINI 6: Ha preso in una sera un quarto delle reti incassate in tutto il campionato, segno inequivocabile che la difesa, per una volta, non ha filtrato nulla. Lui si è opposto come sempre: nella pioggia di saette qualcosa da rivedere c'è ma è tra i meno colpevoli, RESIDENT EVIL.

MENTO 6-: Il voto è la media tra un inizio disastroso dove sbaglia tutto il possibile e una seconda parte di gara a buoni livelli, tenta qualche incursione palla al piede, si guadagna e realizza la punizione del secondo gol. Per una sera il leone è in gabbia, INASPETTATO.

SILEO C. 6: Entra nel finale, la partita ha già espresso il suo immutabile verdetto ma lui non demerita anche se la velocità dei rivali, instancabili, lo mette comunque a dura prova, SORBETTO.

SILEO N. 6,5: Il capitano è l'ultimo a mollare e il solo che in un primo tempo da comparse, impietriti come gargoyles, ci mette fisicità e forza nei contrasti. Vince molti duelli ma sul quarto e sul quinto gol sbaglia la chiusura: la serata storta è una mannaia che non risparmia proprio nessuno, THE LAST.

VENEZIANI 5,5: E' un Vene che non incide, la classe è purissima ma da sola non basta a fermare lo strapotere degli Smart. Ci si aspetta una scossa che non arriva, nemmeno nella ripresa. Penso di non avergli mai dato meno della sufficienza, domani vado a confessarmi inginocchiandomi su chiodi arrugginiti, ME LO MERITO.

GARLI 6: Entra sui resti della partita, difficile da valutare. Una nota di folklore. E' l'unico che potresti marcare da bendato, basta seguire l'odore di mentolo, GOLIA.

ORSI 6: Stessa sorte, entra nel finale, giusto qualche minuto prima, nulla da aggiungere ne da sottrarre ad una partita che purtroppo ha preso la peggior strada possibile. Difficile trovarne uno che ci tenesse di più, eppure è il primo a metterci la faccia per raddrizzare la barca, OLD TIME.

TARTARO 6: Qualcosa sbaglia, anzi più di qualcosa, ma ci mette l'anima e forse di più per scuotere i compagni...niente, nessuno lo segue. Nel primo tempo galleggia e non riesce a trascinarci fuori dal baratro, nel secondo però è il migliore. Abbiamo trovato un leader, AGGRAPPIAMOCI.

CREMONA 5,5: Era l'unico che poteva tenere il ritmo forsennato dei rivali ma la sua corsa per una sera appare poco utile, si danna ma senza costruire qualcosa di concreto. Un paio di volte litiga con il pallone e poi lo perde, altre volte è solo e potrebbe essere servito eppure lo ignoriamo, INVISIBILE.

DI SESSA 5,5:Il primo sintomo di ribellione arriva da un suo tiro, una botta secca che ci illude e che purtroppo è la sola, unica, come un punto del Morfasso. Poi tanta fatica, sparisce dai radar senza lasciare traccia. Ci teneva tantissimo e se lo meritava più di chiunque altro questo scudo, LA MORTE DENTRO.

STILO 5,5: La formazione iniziale è quella che avremmo schierato tutti, poi dato che la reazione non c'è doveva essere bravo a rischiare, a toccare le corde giuste. Sembrava esserci riuscito con la mossa Nik ma è un'illusione.  Impotente nella ripresa nonostante la panchina lunga perculata da un arbitro dalla lingua kilometrica.

AVVERSARI 7: Beh ieri da applausi. Si può discutere il regolamento che permette a Tizio di giocare per Caio e per Sempronio, come se Messi giocasse nel Real e nel Barcellona e in caso di playoff si prendesse un giorno di tempo per decidere da che parte stare. Se a voi piace così....ma loro non si discutono, campioni con merito, la squadra del girone di ritorno, ma penso più quella di ieri, una corazzata.

IL MOMENTO EPICO: Tolto il cameriere che inciampa, da segnalare Ale che nel suo delirio di frasi sconnesse  sulla via del ritorno analizza il campionato dei diavoli " come vedere un film bello con un gran finale di merda".

1 commento:

  1. La delusione è a livelli di guardia, a una soglia mai raggiunta. Penso che dovrebbero adeguare rapidamente la squadra di status e migliorare il livello difensivo. Cosa pensi?

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