martedì 30 ottobre 2018

JOGA MALITO - MORFASSO SUAVIS 4 - 1


Da sballo. In una serata da apocalisse meteo i diavoli vincono e finalmente convincono, aggiudicandosi il derby dell'alta Valdarda.
Ho rivisto e riassaporato il vero Joga, altissimo purissimo e arrabbiatissimo anche in "camiseta blanca". Più che dei punti, ora che siamo a inizio campionato e tutto deve ancora compiersi, era importante la prestazione: non avevamo incantato e quindi cercavamo risposte nel vento (forse troppo..) prima di tutto verso noi stessi.
Questo deve essere il punto di partenza, la linea che non dobbiamo più oltrepassare, solo balzi avanti come un marsupiale. Abbiamo fatto bene ma possiamo fare molto di più: creiamo trenta palle gol per sera ed è la seconda volta che nella ripresa restiamo all'asciutto, really? Però, se la voglia è questa, se il sacrificio del gruppo prevarica ogni obbiettivo personale, allora potremo dire la nostra anche quest'anno.
Sicuramente finora non abbiamo mai sbagliato l'approccio alla gara. Anche ieri, il primo tempo ma soprattutto i primi dieci minuti sono stati superbi, un solo protagonista sotto il cono di luce dei riflettori. E succede che schiacciamo gli avversari, anche se sono fisici e ben disposti in campo.
E' emersa la nostra maggior qualità e per una volta anche una spolverata di cinismo, la trafiggiamo subito grazie ai tre caballeros del gol Vene, Ema e Dante: tre a zero Joga.
Se fino ad oggi avevamo difeso bene solo a sprazzi alternando buone fasi difensive al caos assoluto, ieri concentrazione massima: nemmeno il gol del 3-1 ad accorciare le distanze, viziato da un fallo che nemmeno il Ciclope poteva ignorare, ci ha scomposto il look.
La ripresa dopo i fulmini e le saette dei primi venticinque non è così scintillante ma è uno Joga che sa soffrire al cospetto di avversari che si giocano il tutto per tutto con  tanto agonismo e senza gli eccessi grotteschi degli anni passati. Per questo il match resta bello, loro ci provano noi respingiamo al mittente, creando e fallendo l'impossibile per arrotondare il bottino.
Il Gigi, dopo tre o quattro interventi "proGigiosi" nella prima frazione, subisce qualche tiraccio da lontano e poco altro, segno che se giochiamo da squadra farci gol non è così facile.
Si aspetta solo il triplice fischio per festeggiare ancora una volta noi...anche se, trap music a parte, abbiamo tenuto un basso profilo, giustissimo così.
Degna di nota anche la pasta all'arrabbiata, con variante carbonara e tartufo del dopo gara: sapienza di una dirigenza che ha un reparto marketing & accordi scritti sulla sabbia da far invidia alle alte sfere, praticamente Lapo Elkann che vende una cinquecento mimetica come fosse un sacchetto di noccioline.
Ora il calendario ci propone una variante,prima trasferta e pure di venerdì: tocca aspettare....che bello questo Joga e questo campionato un po' inedito: forse è perché lo conosco meno, ma mi sembra più attraente: se si gira probabilmente avrà il solito brutto naso, ma da dietro...che bel sedere.

MAROTTA 7+: Che bel Gigi hanno detto tutti. Ma non è una novità per me: tolta la ruggine dalle spalle è la solita sicurezza formato famiglia anche se quasi solo nel primo tempo deve spellarsi i guantoni. Due parate in copertina: quella da due passi dopo un pasticcio in difesa e quella a mano aperta di inizio ripresa dove mostra riflessi felini a occhio dell'aquila, NEL NOME DEL PADRE

MENTO 7: Torna difensore nudo e crudo, ci mette fisico, maniere forti e quintali di pazienza e zenzero per digerire due o tre fischi arbitrali no-sense. Ma oltre a non cedere di un millimetro inventa la punizione capolavoro del tre a zero, TIE'.

SILEO C. 6,5: Un ombra minacciosa su tutte le intenzioni del Morfasso. Lui c'è, ti vede e ti legge nel pensiero come un cartomante. Non subiamo gol e non andiamo in ansia, stavolta, ENTITA'.

SILEO N. 6+: Uno spezzone, giocato bene e con il coltello tra i denti, prima che gli stessi denti vadano ad impattare sul portiere nemico in versione kamikaze. La maglietta si sporca di rosso porpora, lui tiene botta ma arriva solo a fine tempo... comunque eroico, TAMPONATO.

ORSI 7-: Queste partite per il regname lo esaltano un po' da sempre, lui entra con il piglio di un pittbull a digiuno, morde le caviglie, sradica palloni, non si concede distrazioni. O meglio, una si, per eccesso di confidenza: ci pensa San Gigi a negare il quattro a due, SQUALO.

VENEZIANI 7,5: Ieri sublime, in un mondo fatto di Oreo lui sarebbe la cremina, quella buona, dentro. La doppietta indirizza la gara (il primo gol alla Cristiano) poi gioca elegante ma con la sciabola: oltre alla sua anche le morfassine hanno lasciato il cuore sulla sua zazzera bruna, MERCE NON IN VENDITA.

GIORDANO 7: Sembra delicato come un cristallo di Boemia invece ci va giù duro come un Allan qualunque e vince contrasti su contrasti tra una sgommata e un dribbling. Avete notato quanto è cresciuto, statura a parte, dalla prima di campionato? Se la risposta è "no" beh allora non abbiamo più niente da dirci, MOTORINO.

CREMONA 6,5: Quando gli ho detto che avrebbe giocato da punta, falso nueve per i millenials, mi avrebbe dato una coltellata ma il Cremo è un soldatino: ordini e lui esegue. Fa molto bene tutto quello che è nelle sue corde, interdizione e copertura incluse, meno tutto il resto a parte un paio di contropiedi, conclusi bene, sui quali il loro estremo difensore si immola, SIGNORSI'.

BOSELLI 7: Se gioca così, non è secondo a nessuno. Lotta per la squadra e con la squadra, non in solitaria cercando di vincere qualche rimpallo spesso col sedere a terra. Il gol è la naturale conseguenza di una prestazione sopra le righe: è nel posto giusto, al momento giusto, BECCHINO.

AVVERSARI 6-: Un ottimo portiere e un collettivo sicuramente migliorato in ogni reparto...messaggio ai posteri: non andranno sottovalutati. Mi è mancato ma giusto per un insensato secondo il loro astio schiumoso....meglio così, ci aveva sempre fatto soffrire come le cipolle negli occhi.

ATMOSFERA 7,5: Sempre un catino ribollente il derby, onorato della presenza dell'ex più amato dalla torcida Joga, Max Garli. Voglio, su tutti, ringraziare però Arfo e Dome: uno in panca a incitare e meritava di giocare quanto gli altri, l'altro a sgolarsi in tribuna....non mi sfugge nulla di tutto questo attaccamento: se dai, ti ritorna.

La frase della serata: " Max per chi farai il tifo?" " Non lo so." Max Garli intervistato da Dazn prima del match. Che colpo al cuore.





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