mercoledì 27 febbraio 2019

JOGA MALITO - ALL BLACKS 5 - 13


Che pena. Uno Joga in confusione totale affonda contro un rinvigorito All Blacks e lascia per strada altri punti importanti, gli ennesimi. Ma nulla da recriminare, gli avversari hanno meritato sia il risultato sia il punteggio, una lezione di gioco e di cattiveria (sportiva) che non solo ci ridimensiona ma anzi ci polverizza.
Una serata storta, più nera della maglia dei nostri competitor. Non ci riusciva nulla, e gli avversari sul piano della corsa erano superiori, evidentissimo anche nelle prime fasi della gara quando vincevamo due a zero noi. In serate simili, bisogna tener botta e tirare fuori gli attributi, noi al contrario ci innervosiamo e scompariamo dal campo, senza un briciolo di amor proprio.
E un po' ci sta pure bene perché possiamo raccontarci ogni cosa, ma a parole è un conto, in campo non si può mentire. Se abbiamo passato l'estate al baretto angolo aperitivi e la pausa invernale a inventare scuse per evitare i calcetti beh non si può essere un' esplosione di tonicità a febbraio. Anche se poi alla fine è tra l'ingiusto e il severo prendersela con chi sta tirando il carrozzone.
Il turbinio di orrori poi si è trascinato dietro tutto il resto: i cambi invece di migliorare un primo tempo pallido hanno aggravato la serata-no, ci siamo disuniti, ognuno voleva vincerla da solo, abbiamo commesso errori imperdonabili e via fino a domani.
Il doppio vantaggio lampo ha solo illuso questo minuscolo Joga, il proseguimento è stato un calvario intervallato solo dalle parate del Miglio a contenere (si fa per dire) il tabellino.
Di buono, perché qualcosa va ricavato anche dalle sconfitte, c'è solo che tanto siamo stati solisti e scollegati in campo tanto siamo rimasti uniti nel dopo gara; aria tesa, volti scuri nonostante un Ema-compleanno da festeggiare, dispiaciuti ma tutti equamente colpevoli e pronti a ripartire.
Resettiamo questo tonfo e pensiamo a giovedì, sfida impossibile o quasi ma se mostriamo un pizzico di orgoglio possiamo tentare.
Peccato perché il livello è salito. Tutti si rinforzano, reagiscono e si muovono e noi rimaniamo fermi come business man alla fermata della metro. Gli All Blacks che avevamo seppellito di reti all'andata non erano certo la squadra " a tutto gas" di ieri sera, ma vuoi fargliene una colpa? Ci hanno restituito l'abbuffata e almeno in quello... ora siamo pari.

MIGLIORINI 7: Chi me lo ha fatto fare avrà pensato, tradito da tutti, in primis dai compagni. Con avversari in serata di grazia che tra un po'..... anche di gomito, preso di mira come un bersaglio al torneo di freccette. Salva il salvabile con tanto mestiere, AL KILO.

SILEO C. 4,5: Veniva da due ottime prestazioni, ha steccato la terza, in una serata difficile da subito che poi si complica con l'aumentare dello scoramento dei diavoli. Ne esce a pezzi, talmente senza forze che non l'ho sentito nemmeno protestare, METTI MUTO.

MENTO 4,5: Non giocava da una vita ma Ema è Ema e lui queste partite se le divora in due bocconi. Invece arranca, concede, fatica di fiato e di gambe. Poi è chiaro che quei in quei due sorsi buoni del vinaccio Joga c'è il suo zampino, ma quando rientra sul 2-6 è maledettamente difficile, IL CUGINO.

ORSI 5: Il secondo gol e una spolverata di ardore e lotta in più non bastano e nel grigiore generale si perde anche lui, inghiottito da una partita-mannaia che non lascia superstiti. Anche da oratore sembra aver finito le cartucce, la squadra non recepisce gli stimoli, o salta lui o... REBUS.

GIORDANO 5: Quando vedi che anche Cesco è in debito di ossigeno e non salta mai l'avversario è il segnale che un violento nubifragio si sta per abbattere. Non l'ho mai visto così fuori dalla partita, anche se è tra i meno peggio, perché lui l'anima ce la mette sempre e comunque, SPREMUTO.

ARFANI 5-: Entra nel secondo tempo e per pochi minuti è il solito concentrato di grinta e attenzione con due ferri da stiro Rowenta al posto dei piedi. Poi una pallonata da venti millimetri nel basso ventre lo fa appassionare ai fiori, al rosa e ai trucchi waterproof. Il rientro è traumatico, tre errori in serie che spianano la strada a tre marcature degli ospiti, BABY K.

CREMONA 4,5: Anche nelle nottate più cupe il Cremo ha sempre nascosto con tanta corsa gli annaspi della squadra ma a questo giro anche lui ha le pile scariche peggio della Juve al Wanda. Un passaggio a vuoto ci sta, ma davvero non l'ho mai visto così a terra. Il gol nel finale è l'unica gioia della serata, BUFFERING.

BOSELLI NG: Protagonista dell' unica scena esilarante della serata. Batte il calcio d'inizio e s'infortuna, come chiamare una chat erotica ed emozionarsi nel digitare il numero. Peccato perché in avanti siamo statici e sarebbe servito. Se non altro si evita una serata avida di momenti felici, UN DUE TRE.

DI SESSA 5-: Entra a freddo al posto di "Fastlife" Dante e confeziona l'assist del primo gol. Sembra la serata giusta per sbloccarsi invece gli avversari corrono il doppio, forse il triplo e non trova spazi anzi quando batte in ritirata combina anche pasticci. Meglio nella ripresa, ho visto segnali del Dome che fu... e il suo pieno recupero per noi è determinante, VIANDANTE.

AVVERSARI 7: Sepolti di gol all'andata forse ci tenevano in modo particolare a questa gara, fatto sta che sono completamente un altro team (ma se andate a rileggere il post dell'andata ehm, l'avevo previsto). Corrono e sanno come muoversi e in più trovano la serata giusta in call-conference con lo Joga peggiore della stagione. Bravi tutti, tranne il loro numero 8, dalla memoria un pelo corta: all'andata ne aveva messi undici sotto al cuscino e non ricordo facesse lo strafottente.

ATMOSFERA 4: Lo Joga in campo è ahimè lo specchio del poco interesse fuori. Abbiamo cominciato il campionato al solito, con le tribune piene, lunedì se non era per la rappresentanza ospite si giocava praticamente a porte chiuse.

La frase della serata: " Mi permetto di dirlo perché vi conosco e vi ho già visto giocare...stasera avete proprio fatto cagare..." L'arbitro, con affetto.


Nessun commento:

Posta un commento