venerdì 29 novembre 2019

JOGA MALITO - CEAS CAR 5 - 1


Inarrestabili. Un grande Joga si aggiudica lo scontro al vertice contro Ceas Car sfruttando il fattore campo al termine di una prova entusiasmante sotto tanti punti di vista.
E' il Black Friday ma questa è una squadra che non fa sconti. L'obbiettivo dichiarato, prima della pausa, era quello di mettere pressione alla capolista Pipa che avendo già riposato ha ancora un turno da disputare. Se vinceranno (en plein) bravi loro, ma noi comunque gli resteremo alle costole fin dopo l'epifania. Difficile anzi impossibile fare di meglio dopo quella sconfitta alla prima giornata: una corsa a ostacoli, hop...tutti saltati come se nelle vene ci scorresse dell'olio Cuore al posto del plasma.
I complimenti spesso annebbiano e ingannano quindi estintore sui facili entusiasmi ma ieri, almeno per una volta, giù il cappello di fronte alla prestazione dei diavoli. Determinati, quasi infuriati dopo l'immediato svantaggio; ma mai frenetici nonostante i ritmi alti di una sfida che contrapponeva due squadre di valore. Perché l'avversario lo era: parlava per lui il campionato scorso e anche un ruolino di marcia in questo che fino a ieri era uguale identico al nostro.
Ma affrontare lo Joga in questo momento, tra le proprie mura, è esattamente come buttarsi in una vasca di piranha...beh non lo consigliano le guide turistiche. Poi si sa che tutto può mutare in un attimo e che basta un temporale per cambiare il vento ma finché spinge dietro di noi, lasciamolo soffiare.
Venendo alla partita, gli ospiti sono partiti con più piglio ma lo spavento è durato un attimo, come un borseggio in metro. Dopo un gol abbastanza fortuito ci siamo impadroniti del comando del gioco chiudendo ogni varco ad una squadra molto organizzata ma abbastanza stanata dietro.
E pian piano giocata dopo giocata il muro eretto dal loro ottimo estremo difensore è crollato, come un castello di sabbia. Il primo tempo è terminato 2-1 con qualcosa da recriminare per le occasioni gettate al vento ma anche ringraziando San Simone da Chiavenna Rocchetta per il miracolo sul finire del tempo.
Alla ripresa dei giochi sembra uno Joga più spento e più rinunciatario ma è un abbaglio...non si può tenere il motore sempre al massimo dei giri, a volte occorre rallentare e aspettare la mossa del nemico. Che ci prova convinto e qualche brivido ce lo crea pure... ma che inevitabilmente si scopre. E in quei frangenti, quando deve deciderla, il Deca è implacabile: prima il gol del doppio vantaggio poi il colpo di mannaia sul match: errore difensivo ospite e tap-in vincente a porta sguarnita.
C'è ancora il tempo per vedere Duracell Ema prendere palla dai bassifondi e scaricarla in rete per il quinto gol, ben coperto da un Arfo versione Spartacus dietro.
Belle le esultanze negli spogliatoi e perché no in pizzeria. Abbiamo trainato il carro senza fermarci, senza mai poterlo fare, arrivati in cima a volte è anche doveroso voltarsi e vedere da dove si è partiti.
Niente da aggiungere...la prossima riposiamo (che palle finire adesso, ora che faccio...l'albero?) e poi vacanza, il duemilaeventi è una pagina ancora vuota, tutta da scrivere.

STILO 7,5: Esagerato. Come certe sue parate che avviliscono l'avversario e ti danno una botta di ricarica per ripartire con l'azione successiva. La più determinante quella di fondoschiena a fine primo tempo...si andava sul due pari, mica una barzelletta. Scalciato due volte su quelle sante manone, inizialmente porge l'altra guancia ma al secondo giro ringhia da bestione, NON APRITE QUELLA PORTA.

MENTO 7,5: Poco importa lo scivolone che battezza il primo gol, è solo una gocciolina in un oceano di perfezione. Leader, capitano, lumino da seguire nel buio della foresta. E poi come organizza il riscaldamento...sta riuscendo a civilizzare una squadra di barbari in pelliccia, IL SOMMO.

ARFANI 7: Un tranquillante nelle vene di una partita che ha già manifestato vinti e vincitori ma che non deve più aizzarsi (in stile Bme). Lui è maestro nelle chiusure e nel coprire le spalle agli esterni.
Ancora gli devo chiedere scusa per lo scarso "secondaggio" del primo tempo (comunque prezioso il suo lavoro) ma già so che mi addebiterà tutto il malessere alla prima parcella, RAGIONIERE.

ORSI 7+: Nei primi minuti, i soli poco brillanti, è Tienanmen (io non mi sposto). Tutta la sua gara in effetti sarà difensiva, ma molto energica e allo stesso tempo ragionata, mettendo in scacco matto un rivale che si ridimensiona minuto dopo minuto, DANILO.

CREMONA 7: Potrei ricalcare mille altre pagelle spese per il Cremo che dove lo metti sta bene, come un abete pieno di addobbi. Meno appariscente che in altre serata ma lotta tra i giganti e conquista palloni in quantità industriali. Per la prima volta compare in un selfie after match, arrampicandosi sul Simo come un koala australiano, PESTIFERO.

GIORDANO 7+: Imprendibile, una Porsche inseguita da un corteo di Fiat Panda. Il suo unico neo è quello di essere poco freddo sotto porta se no un paio li metteva anche ieri (applausi al portiere loro comunque). Ma i gol non sono la sua carta obbiettivo, deve creare e allo stesso tempo nascondere palla agli avversari...ci riesce e la serpentina sulla punizione del gol è un effetto speciale, ILLUSIONISTA.

FERRARI 7: Nasce punta ma si esprime alla grandissima anche da esterno alto. Ha la corazza dura quando c'è ingorgo e deve proteggere palla, ma i piedi sono raffinati come un Barolo, se gli dai spazio questo sgargiante Bove al tiro ci va eccome. Più che il gol sfiorato però è miele per il mio palato quella sua cattiveria in campo, anche nel rincorrere un avversario tremendamente più rapido, OH MY GOD.

DE CARLI 7,5: Ingabbiato dal contenimento ben riuscito dei rivali, ci mette un po' per spezzare l'incantesimo ma trovato il primo gol, rabbioso come sempre, l'effetto Tampax della difesa ospite svanisce e lui sgretola tutto come sale grosso sul cemento. Al conto saranno tre, altri tre, LA MUERTE.

AVVERSARI 6+: Una buonissima squadra, ma lo sapevamo, bravi noi a ridurne la pericolosità a un barboncino da passeggio. Il portiere è tanta roba, poi si vede che giocano assieme da tanto e sono organizzati.

ATMOSFERA 6,5: Bello rivedere il Dome, Capitan Nik e una tribuna non dico certo gremita ma almeno popolata si. Questi ragazzi meritano un seguito, non accetterò di vedervi ricomparire al primo passo falso con quell'aria saccentina...ennò.

La frase della serata: "No non vengo a cena, a casa ho il pollo..." Un Cesco innamorato che per onorare la consorte decanta un triste pollo come un filetto di Kobe. Difatti, venti minuti dopo è in pizzeria a ordinare una schiacciatina cotto phila funghi e salamino piccante, clap clap.





Nessun commento:

Posta un commento