mercoledì 2 novembre 2022

BAR PASTICCERIA RAFFAELE - JOGA MALITO 6 - 2


 Horror-Night. Dopo un filotto di tre successi si interrompe la marcia Joga, sconfitta nella sfida di alta classifica contro la Pasticceria Raffaele. Nonostante l’avversario alle somme abbia meritato ampiamente la vittoria resta il rammarico di una prima frazione terminata in vantaggio e la sensazione che al netto del valore dei padroni di casa non abbiamo mostrato tutte le nostre qualità giocando un match, ma più che altro un secondo tempo, al di sotto delle nostre possibilità.

Capita, e probabilmente capiterà ancora. E dovremo essere più bravi, imparando a memoria come un padrenostro, la lezione. Perché il problema di ieri, prima ancora dei gol presi o di quelli sbagliati, prima ancora di un arbitraggio fantozziano è stato l’esserci innervositi e fatti trascinare dalla corrente di una partita che tutto dovevamo fare, meno che contribuire a inasprirla.

La partita è tesa fin da subito, entrambi i team si scornano per conquistare terreno anche se tutto resta bloccato sul filo dell’equilibrio. L’arbitro, lo si annusava dall’appello, ha il fischietto ma non sa come usarlo e permette il gioco ruvido anche favorito da un campo claustrofobico che decuplica i contatti. Mentre noi protestiamo tirandoci addosso tutta la sua antipatia, loro parlano meno ma randellano tanto e si sbracciano come pescivendoli quando qualcosa non va. Eppure, anche se andiamo sotto, per tutto il primo tempo combattiamo colpo su colpo e la ribaltiamo con una doppietta della Piovra del gol, Arla, capace con quei sui lunghi tentacoli di strappare palloni impossibili e di catapultarli in rete.

Sul 2 a 1 Joga continuiamo a difenderci con ordine e senza correre grossi rischi, sprecando però un sacco di energie nel discutere ogni fischio. Sia chiaro, alcuni sono senza senso come un matrimonio in un film porno, però dopo che Simo sventa un loro tiro libero al “gong” di fine primo tempo dovremmo essere carichi come fucili a pompa. Invece minuto dopo minuto ci accartocciamo. 

Se avessimo segnato il tre a uno in una di quelle occasioni prima del buio, sono convinto che l’avremmo portata a casa peggio di Uber Eats.  Una traversa, un palo e un paio di parate del loro portiere (very good) ci spengono come un sigaro nel posacenere e loro, sfruttando azioni corali ci trafiggono tre volte in pochi minuti (4-2). Occhi red come una foto col flash, a testa bassa proviamo a riprenderla. Diamo tutto è vero, ma senza la calma e il giro palla fondamentale per stanare un avversario che ora ha la pancia piena e si difende ancora meglio di prima.

Trovare spazi non è facile, il campo è minuscolo, e le nostre sortite palla al piede si infrangono sempre contro il loro muro. Nik The Barber a porta sguarnita poteva riaccenderla ma trova solo l’esterno della rete e cala il sipario…altri due gol loro chiudono i conti con un passivo severo ma che rende onore a chi ci ha creduto di più e soprattutto lo ha fatto con più consapevolezza della sua forza.

Una sconfitta che per quanto indigesta non sposta di una virgola i nostri obbiettivi. Come già detto saranno tante le partite da qui a febbraio e diverse le squadre che potranno inserirsi nella corsa ai primi posti. Quindi dimentichiamocela subito e andiamoci a prendere la prossima al PalaJoga… un diavolo ferito è ancora più pericoloso. 

STILO 7: Incredibile come nella serata dove fa meno parate, ne usciamo più traforati di uno scolapasta…trovano nelle poche occasioni concesse sempre il pertugio giusto. Incolpevole su tutti i gol ha il merito nel primo tempo di neutralizzare il tiro libero: per metà bravura e per metà prestigiatore…il suo sermone sulle distanze, davanti alla riga, dietro la riga…mi ha confuso come il gioco delle tre carte, SILVAN. 

MENTO 6,5: Un primo tempo sugli scudi, tiene la difesa alta, sempre bravo sull’uomo e nell’uno contro uno, mai sopra le righe. Eppure un arbitro malmostoso come un vegano all’ hamburgheria lo manda in tilt, fischiandogli contro di tutto. Meno lucido nella ripresa, non tanto nel difendere (sempre un capo lì) ma nello staccarsi…anche un suo tiro poteva invertire le sorti del match, SANGUINOSO. 

ARFANI 6: Pochi minuti, assente alle goleade, timbra il cartellino l’unica partita che annaspiamo come oche nel fango e inserire un difensore in più è sacrilegio. Ma una statistica…Joga imbattuto con lui in campo. Sempre bello quando con competenza fa da paciere tra l’esperto di dj set Mux e l’intollerante (ma solo fino al giovedì) Ema…è uscita un’ordinanza nuova…che è come la capitale della Birmania, tanto chi caspita la sa…,TRECCANI. 

FERRARI 6+: Un gradito ritorno quello del Bove, in una partita difficoltà "dieshi". Bene nei due spezzoni più per corsa e attenzione difensiva che per quel che produce davanti. Un suo tiro di punta mi ha fatto però riscoprire il motivo per cui l’avevo comprato a suon di centoni dimenticandomi di leggere prima la sua cartella clinica, INCEROTTATO. 

MUSSI 6: Meno esplosivo del solito, imprigionato in una partita rannicchiata in pochi metri, i suoi strappi palla al piede venivano spesso disinnescati in partenza. Va detto comunque che il suo primo tempo è stato buono, se poi penso che l’ha giocato con un dito del piede all’ aldilà….gli toccherà giocare a 4 dita ora, impossibile fare a meno del capo brigata, MASTERCHEF. 

LIN 6,5: Corre tantissimo e anche se perde qualche pallone per il martellante pressing rivale è tra quelli più lucidi nel palleggio e nei movimenti. Suo lo spunto per esempio del nostro pari. Calo fisico nella ripresa ma la pizza con la cipolla lo resuscita. Non vorrei essere però il suo primo cliente l’indomani, con un’alitata potrebbe fargli un ciuffo da far morire d’invida il Dante, TOXIC. 

ARLANDINI 7+: Aggrappati alla sua corazza, lotta indomito al cospetto di avversari alti grossi e  poco inclini al complimento. Nel primo tempo però gli schiaffeggia il culo come al Peep Show e anche nel secondo serve a Nik un pasticcino che andava solo spinto dentro. La sua felpa color ruggine piaceva a tutti, lui se ne esce con un lapidario “Presa ad Amsterdam”, che suona come….straccioni che vi vestite all’Oviesse, ENZO MICCIO. 

LEPPINI 6: Nessun demerito, certo quella sua capa bionda una porta desolatamente vuota e un tiro ciofeca sono stati il mio incubo notturno (intervallato da qualche scarica sulla tazza ovale) ma il suo ordine in pizzeria, unito al fatto che dopo i 4k di piastrelle veniamo noi, mi fa sempre più credere di aver puntato sul cavallo vincente, HP.

AVVERSARI 7: Squadra vera, con tante soluzioni tutte di livello e squadra molto fisica, che ha fatto sentire in campo il peso di esperienza e muscoli. Secondo me nel primo nettamente meglio noi, da metà ripresa in poi ci hanno invece liquefatti. Seria candidata alla vittoria.

ATMOSFERA 5,5: Boh un campo che ho odiato da subito, e nemmeno ci conoscevamo prima. Piccolo, muri a sfioro sulla riga di gioco e un fondo parquet in rovere a spina di pesce, posa alla francese manco fossimo a Versailles.

L'EVENTO 1: Ordine in pizzeria... come al solito molti gradiscono la patatina, fritta. Lo staff, col menga che sto fino a notte fonda a pulire la friggitrice, ci fa "non le abbiamo stasera" e fin qui a parte Ema nessuno ha lasciato rece negative su Tripadvisor. Ma poi fanno i fenomeni e aggiungono "se volete ve le mettiamo su, ma lesse". Come se il mio Sushi di fiducia mi dicesse, non ti metto l'avocado nei roll, però ho la guacamole...

L'EVENTO 2: Saputo delle patatine il buon Nik sbotta e non ci sta. Cambio ordine, esclama. Allora la cameriera gli dice "ok, ma quale pizza avevi preso?" Lui: "la frutti di mare". 

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