sabato 19 novembre 2022

JOGA MALITO - EDUCATT 8 - 9


Harakiri. Uno Joga-kamikaze si schianta al suolo dopo una combattutissima sfida contro Educatt, un team giovane e spregiudicato che proprio all’ ultimo giro di orologio trova il gol del sorpasso e l’insperata vittoria. Purtroppo l’abbiamo buttata via noi, abbiamo sbriciolato in pochi attimi una partita non esaltante ma cruciale per la nostra classifica. Ed è successo in modo dannatamente stupido, da galera per quanto siamo stati sprovveduti.

Partiamo dal finale, è un episodio, ma riassume il denso di una gara che ancora oggi nuoce gravemente alla salute come le Marlboro. Ne sono successe di tutti i colori ma siamo sopra di due e mancano quattro minuti scarsi, fai cinque se ci metti anche il recupero. Loro bollivano di rabbia come una pasta e fagioli, avevano giocato con coraggio, avevano sfruttato i nostri errori eppure erano ancora dietro come le palle dei cani. Ma ci facciamo travolgere dagli eventi, dalle provocazioni becere, in quel momento l’unica arma a loro portata. E’ successo a China (che ha toppato) ma poteva succedere a chiunque altro…espulsione sacrosanta e squadra costretta a difendere il risultato un uomo in meno.

Qui ci è girata male, anzi malissimo…in mezzo minuto la loro rimonta era completata. Non siamo riusciti a far passare indenne quel poco tempo, a respingerli o tenerli lì, ci siamo sciolti come un panetto di burro al sole. Il pari ci sembrava un insulto abbiamo provato a ributtarci nella mischia e lo schiaffo è stato tremendo; eravamo appena tornati in parità numerica e gli “universitari” con un perfido diagonale rasoterra centravano addirittura il colpo grosso. Bravi loro a crederci fino alla fine ma davvero una punizione troppo severa per uno Joga quasi sempre al comando del match.

Ma le scuse stanno a zero, l’avevamo in pugno e ce la siamo fatta scippare…a livello di mentalità abbiamo steccato in modo fragoroso. Se si vogliono avere ambizioni bisogna cambiare registro o almeno farsi furbi, perché il treno non aspetta, ciuf ciuf e gli avversari ti salutano dal finestrino.

Prima dell'infuocato finale una sfida ad alta tensione e uno Joga con l'elmetto, gli avversari anche sotto di una rete restavano in partita e ci riagguantavano, anche aiutati da alcuni nostri pasticci difensivi o di isteria che di solito non commettiamo. Primo tempo sul 4-4 e noi a schiumare di rabbia per non aver tradotto in vantaggio una maggiore cifra tecnica.

Ripresa più complicata, onore a loro che giovani e brufolosi corrono tanto e la buttano in caciara ogni volta che possono. Gli insulti al China, non tutti ma molti li ho sentiti, augurare loro di finire l'università ma poi di far carriera friggendo patatine sudice al Burger King è il minimo.

Ammetto che quando siamo tornati sopra di due e dopo aver pilotato l'aereo Joga tra nuvoloni e turbolenze senza chiamare il Maiday pensavo di averla sfangata. Invece errore di valutazione, anche nei cambi, e finale da divano in pelle nera di Brazzers, in pratica...inculati.

Ho visto, negli spogliatoi, mentre gli ospiti ci esultavano in faccia, la giusta rabbia, lo sguardo di chi imparerà da questa scazzottata finita male. Però i nostri cali emotivi (nel match) un pelo mi preoccupano perché siamo stati più polli di una compagine che ancora si sposta con l'autobus. Già da giovedì voglio vedere un diavolo nuovo, più umile, unito e arrabbiati nel cercare la vittoria.

STILO 6,5: Ne prende nove ma nel film della sua partita anche e soprattutto parate epiche, una in particolare a ribattere una fucilata ravvicinata, gli annerisce le dita peggio di un toast dimenticato nel tostapane. Quanta verità nelle sue parole prima del sorpasso: non cadiamo nel tranello delle provocazioni, aspettiamo ed esultiamogli sul grugno...tutto inutile, IL SAGGIO.

MENTO 5,5: Il solito leone, anche quando cade male in un contrasto e si frantuma, si rialza e combatte pronto a morire come un samurai. Un paio di errori insoliti però, perdendo il possesso palla, ci castigano e macchiano la sua gara. Bene nel rissoso finale, resta serafico come una statua egizia, SFINGE.

ORSI 6: Si fida della sua truppa, tanto da non cambiare spartito anche quando la musica inizia a cambiare. Un errore, si, da impilare come maglioni stirati assieme agli altri della serata. La beffa è che quando scende nel ring arriva il colpo del k.o. ma poco poteva su quella chiusura dove si lancia alla disperata e non riesce a deviare, DESTINY.

MUSSI 6+: Partita spigolosa, a tratti imbizzarrita, il capitano la cavalca con esperienza, ritrovando il gol e alcune giocate del suo repertorio. Quando il pavimento ci crolla sotto i piedi Mux è più spremuto di una centrifuga e mancano tempo e lucidità per rimetterla in piedi, TURBINE.

FERRARI 5,5: Una buona prova, mettendoci gamba e corsa e tanta attenzione anche difensiva. Quando però il match si scalda spintona uno sbarbato avversario e regala una punizione dal limite più pericolosa della notte a Caracas (gol preso). After match mi ordina una tartufata: sto facendo firmare una petizione per togliere il tartufo dal menù di ogni pizzeria sul globo, sciò, come i gay a Qatar 2022, RINCARO.

LEPPINI 5,5: Non riesce a incidere in una gara dove volano colpi proibiti e abbondano i contrasti, lui galleggia ai margini con tocchi felpati e il piede educato ma senza trovare, il guizzo, la giocata, che possa bucare questa nebbia. La gag di non aspettare  mai il Bove a cena, ordinando il dolce prima che gli arrivi la pizza vale però ogni "ventello" speso in carboidrati serali, DIET.

LIN 5+: Alla fine cede, dopo un' intera gara dove lo insultano e lo scalciano e nessuno fa niente. Forse all'università (e si chiama Cattolica) dovrebbero insegnare anche il rispetto oltre all'algebra e le preghiere. Ma detto questo, anche se aveva giocato una buona partita guarnita anche col gol, la sua reazione affonda i compagni. So che non risuccederà, FANGO.

BOSELLI 6,5: Si è mosso bene, nei due spezzoni uno Joga credibile e in vantaggio. Nella foto di squadra, credo l'ultima prima di Istanbul, tutto il suo sex-appeal: è di spalle alle tribune e ancora crede, malinformato da Ema, che gli spalti siano traboccanti di universitarie, FAKE NEWS.

ARLANDINI 7: E meno male che era intasato nei bronchi come l'Ikea la domenica, lotta su ogni pallone, portando gloria e gol che ci tengono aggrappati al match nei momenti di stanca e poi sopra di due...peccato sprecare una prestazione così rovinando il finale come in Games of Thrones. La storia del ferro e del rubinetto del lavandino era molto gangsta e spassosa, PERIFERIA.

AVVERSARI 6,5: amabili come le pulci dei letti, insegnano però che bisogna crederci sempre anche quando sembra finita. La vittoria è forse un biglietto vincente della lotteria, una cometa che passa oggi e poi tra 102 anni, però onestamente ci hanno messo molto in difficoltà, sul piano del gioco e su quello dei nervi.

ATMOSFERA 6: La promessa di un orda di fi...gliuole ad affollare le tribune è meno vera di un Dante coi capelli lunghi, però quando si scaldano gli animi il palazzetto è un catino ribollente. Di solito la nostra arma in più, invece stavolta il fattore casa non ha influito e dispiace ancora di più.

L'EVENTO: " Marcavo un avversario grasso, che indossava questa maglietta troppo stretta...e si vedeva una ciambella adiposa strizzata in quella divisa. Era tutta la partita che volevo farlo; nel secondo tempo appena l'arbitro si è girato...gli ho dato un pizzicotto, proprio lì sul grasso in vista...". Ale e le sue storie old-style che però oltre le risate, qualche cosa la insegnano. Se devi farlo, anche la bassezza più infame, solo quando l'arbitro è girato dall'altra parte.







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