mercoledì 15 marzo 2023

Playoff (Quarti) JOGA MALITO - MASSIMILIANO AL MARINGON 12 - 2


Supereroi. Uno Joga oversize si impone anche nella sfida di ritorno contro i “Falegnami” centrando con pieno merito il traguardo della semifinale playoff. Un punteggio che la dice lunga sulla prestazione dei diavoli, bravi a non disunirsi dopo una partenza in salita e capaci minuto dopo minuto di alzare i giri del motore senza più abbassare la guardia. Ci serviva una prestazione del genere, non tanto per dimostrare qualcosa al mondo ma più che altro per spararci dritta in vena quell’ultima fiala di convinzione che ancora manca: si, verranno sfide dure, più difficili di quelle affrontate finora ma se giochiamo come sappiamo possiamo fare paura, anzi terrore.

Bello vedere, a punteggio ormai acquisito, che i ragazzi avevano ancora gli occhi della tigre, lottando su ogni pallone. Una sana cattiveria che ha gonfiato il tabellino come una cura di botox, finalmente liberi dalle catene d’ansia che un minimo ( alla fine neppure troppo..) ci avevano bloccati nella sfida d’andata. E soprattutto senza cadere nel tranello della protesta, dello scontro verbale e fisico che sul momento si ti fai giustizia ma poi negli spogliatoi ti lecchi le ferite peggio della Visa di Piddu di ritorno dai boulevards parigini.

Infarciti di assenze e subito sotto nel punteggio ci abbiamo messo qualche minuto per prendere il comando della partita, gli avversari (giustamente) credevano nella rimonta e il loro avvio, molto convinto e ai duecento all’ora, li aveva gasati come una lattina Sprite appena scrollata.

In quel frangente non abbiamo perso la calma e anche se il loro portiere sembrava imperforabile, azione dopo azione era sempre più netta la piega che stava prendendo la partita. I primi gol di Ema, Mux e Piddu sono stati l’idrante sulle velleità degli ospiti, travolti un po' come nella gara di campionato da una forza beh, superiore. Un onda alta da diventare tsunami fino al tranquillizzante 6-1 con cui si chiudeva la prima frazione di gioco.

Pronti via, fuori Ema e dentro il coach (postilla: se non era per la pietà di Mussi era ancora in sforzo cardiaco in mezzo al torello), in panchina la dirige un azzoppato Arla che più che un atleta è il cofanetto vhs vivente di “Esplorando il Corpo Umano”.  Ne prendiamo uno subito ma è l’ultimo segno di vita dei nostri rivali. Abbiamo voglia ed energie e continuiamo a spingere sul pedale, divertendoci ma con la testa sulle spalle e il totale rispetto in campo di un ottimo, ma ormai sfiduciato, team avversario. Gol di Ale su punizione a interrompere una monotonia rossa che renderebbe fiera Elly Schlein…potrebbe concedersi il bis ma per lui lo scavetto resta solo una buca sulla provinciale, direzione Castello.

Sui titoli di coda, tra un gol del capitano e una parata del loro portiere il China non sfrutta un assist al bacio: per fortuna non è giapponese se no gli avrei chiesto di fare harakiri… senza un padrone la sua 99 su Ebay la vendi bene e un paio di fatture a voce delle pizzerie locali intanto le vai a saldare.

Tornando seri… è semifinale. Non sappiamo ancora l’avversario anche se un’idea ce la siamo fatta. Indipendentemente da quello, saranno due settimane intense e il tormentone “Dai è” dovrà diventare più che mai il nostro grido di battaglia.

 

STILO 7: Serata tranquilla, dove ci mette del suo a renderla tale. Bravo a calmare le acque dopo le prime increspature (raga, passiamo noi) ancor più bravo a negare con tre o quattro paratone gli assalti dei Maringones. Nel secondo tempo, fosse già stato seduto in pizzeria non ce ne saremmo accorti, ma per timore che bidonasse alla Carlo Dante il piano cena di Ema che aveva preso la rincorsa dal primo pomeriggio…lo abbiamo imbullonato alla porta come un omino del calciobalilla, VECCHIA GUARDIA.

MENTO 8: Il migliore per distacco del primo tempo, concentrato come il succo di pomodoro dietro, devastante al tiro: alla terza volta il portiere si è scansato, rischio ustioni e scottature come in spiaggia a Tenerife. Se tiene a bada la belva che è in lui non ha molti competitor, il suo villain più grande è proprio nella sua scatola cranica, DEMONE. 

ORSI 7: Vero che nella ripresa non ci avrebbe messo in difficoltà nemmeno il campo in salita, ma non fa rimpiangere Ema con una prestazione attenta e tonica dietro…le tre volte che c’è stato. Per il resto, arrogante come i maranza che sputano a terra, cerca il gol e lo ottiene con una punizione magistrale, pianificata con il socio Piddu alias Brindisi come se dovessero rapinare la Banca di Spagna nella Casa di Carta, IL PROFESSORE. 

GIORDANO 6,5: Nel primo tempo loro ci mettono fisico e mestiere, sembra soccombere ma in realtà quel suo motorino fatto di scatti, finte e controfinte sfianca non poco i brizzolati avversari. Nella ripresa raccoglie i frutti: gol e assist a getto continuo. Si distrae sul secondo gol, ma ci sta, è più Lozano che Di Lorenzo lui, FS.

MUSSI 7,5: Al capitano chiedo sempre di più, ne ha segnati quattro…gliene ho subito chiesti otto, penso che il Gaggio mi assumerebbe senza giorno di prova: spendereste 18, datemi 20 va. Però quando, nel secondo, ha vinto un rimpallo a centrocampo e in volata ha saltato il portiere in bello stile depositando in rete mi ha fatto sobbalzare non poco, che giocatore. Nuova location vecchie usanze: per confondere ordina una Mussi scomposta (salamino+olive+..) e passa anche questo test qua, UNCINO.

LIN 7: Se forbici alla mano è preciso come a lavare le maglie penso che potresti uscire coi rasta dopo avergli chiesto solo una spuntatina però ogni pallone che tocca mi fa innamorare come la prima volta che l’ho visto e ancora non sapevo se potevo chiamarlo (per scorciatoia) come la sua nazione. Fa quello che vuole e si prende il lusso di sbagliare anche un assist del suo coach; oddio, nell’eterna sfida al ribasso con Bove avrebbe fatto curriculum ma al China perdono questo ed altro, LESLIE CHOW. 

ARLANDINI 6,5: Doveva restare a riposo, con quell’acquario di pesci tropicali che si ritrova (suo malgrado) nel tallone, ma poi, invogliato dal profumino di gol nell’aria si getta nella mischia. Curioso che l’ingresso del Longo scateni le bizze di un loro difensore, fino a quel momento super preso bene: ma sì era quello giusto da prendere a calci nelle caviglie, INTRUSO. 

MALDARELLA 7,5: Si muove bene e svolazza pronto a pungere, ma non impollina.  Poi come nelle favole ( o almeno le favole che guardo io..) la vista della donna in tribuna gli fa uscire il pungiglione: tre gol tutti d’un fiato come gli shottini e “au revoir”. Devo dire che nelle punizioni di seconda è un mago: passarla precisa sul sinistro di un tiratore che ondeggiava come una boa controvento non era da tutti, APE MAIA. 

AVVERSARI 5,5: Amici quanto vuoi ma dopo averli affrontati per tre volte in un mese spero di risentirli il prossimo natale con gli auguri su whatsapp. Ieri un buon primo tempo ma contro il miglior Joga degli ultimi tempi; il punteggio gli diceva male anzi malissimo ancora una volta e nel secondo hanno un po' smesso di crederci. 

ATMOSFERA 6+: Si può fare meglio, però una fidanzata, un amico, un custode…dai qualcuno c’è. Purtroppo non c’erano i nostri infortunati (parlo dei più vicini)…siamo sotto tempesta e in mare aperto, tutti possono dare una remata e adesso conta più che mai. 

L’EVENTO: Ora io non sono esperto di finanza ma mi sto accorgendo che i conti ce li fanno a penna su pezzi di carta, quando ci dice bene, e a mente (spesso) quando proprio ci dice male. Anche nella pizzeria che si trova dentro le ostriche (per restare criptici) si paga un fisso, sempre arrotondato allo zero finale. Il prossimo dopocena, lo dico prima, alla Lidl…almeno pago 19,99 e mi sento un signorotto.

 


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