martedì 26 marzo 2024

MASSIMILIANO IL MARINGON - JOGA MALITO 12 - 1

 


Sprofondo rosso. I diavoli crollano nella trasferta lodigiana contro i Falegnami incassando un k.o. dalle proporzioni epiche. Un passivo XXL che se da una parte traduce in numeri una serata storta e nulla più dall'altra mette a nudo tutte le fragilità di un team praticamente invincibile fino a febbraio, ma che al momento alterna grandi prove a uscite molto meno autoritarie. La classifica ne sta risentendo, presentando al momento clou della stagione un Joga balbettante, dal fiato corto: ancora pienamente in corsa ma bisogna guardarsi davanti e dietro, come nei bagni turchi.

Ma più che la graduatoria a preoccupare ieri è stata la prestazione; noi irriconoscibili, uno stagista al primo giorno di lavoro. I Maringon non erano avversario facile, lo sapevamo dalla Coppa. Come noi avevano vinto il mini girone invernale e in casa erano imbattuti, nessuno si era sognato di sottostimare la sfida. Però uno stacco simile (e il campo stavolta non ha mentito) non era previsto, che schiantata.

Non siamo mai stati in partita, nemmeno per venti secondi. Sepolti di gol già dai primi minuti, il timeout più veloce della storia suonava già di ritirata. Qualcuno ha detto che loro andavano il doppio di noi...sbagliato, andavano il triplo; in un campo che sembrava il mare Adriatico noi eravamo un pedalò con la scritta "Bagni Joga" che rincorre un motoscafo e la sua scia schiumosa.

L'impegno c'è stato, molti di noi non erano al meglio ma si sono strapazzati lo stesso, solo che prima ancora di perderla nei duelli l'abbiamo persa mentalmente, abbiamo alzato bandiera bianca, abbiamo accettato che l'avversario ci facesse brutto, senza far nulla. 

Si il campo faceva schifo, lo so. Non sembrava nemmeno calcio a 5....vero anche questo. Ma è uguale per tutti, come la legge. E loro, sicuramente più abituati di noi, ci hanno surfato sopra coi Ray-Ban a specchio mentre noi siamo annegati alla prima onda, aggrappandoci al più comodo degli alibi.

Non abbiamo trovato un modo per opporci alle loro ripartenze, non ci abbiamo preso le misure subito e non lo abbiamo fatto neanche dopo. Un paio di gol sono arrivati in inferiorità numerica (l'ultimo nostro che ballava tra tre avversari), altri con il loro esterno che si accentrava e calciava dopo averci saltati tutti, fermi come il marmo dei lavandini di lusso. Il morale poi è andato giù giù giù fino agli inferi, non ci riusciva niente, nemmeno l'abc, il passaggio orizzontale di tre metri.

Sotto 7-0 dopo un tempo aspettavamo solo la fine, come i condannati al patibolo. Non siamo sprofondati come gruppo (su questo zero dubbi, siamo un top club) e ci siamo aiutati, ma senza mettere sul banco uno straccio di reazione collettiva. Abbiamo creato qualcosina ma senza una proposta di gioco credibile e ogni volta che perdevamo palla loro ci assaltavano, trovando con troppa facilità la nostra porta. Il 12-1 appena prima del fischio finale (una liberazione) è un conto salatissimo, come se il Bove dovesse saldare in un colpo solo tutti i calcetti mai pagati...milioni di euro.

Oggi prevale il malcontento, due squadre che si sfidano per lo stesso obbiettivo, per lo stesso scettro e che si scoprono (sull'erba cespugliosa lombarda) distanti anni luce...bisogna rimboccarsi le maniche Joga Malito. Ma non è tempo di verdetti, manca ancora il giusto numero di partite per riscrivere l'epilogo, quindi affiliamo i denti perché con quelli di ieri sera non si morde niente, neanche lo zucchero filato.


STILO 6-: I primi quattro tiri li vede passare senza poter far nulla, occhi al cielo, 10 d'agosto. Se poteva esprimere anche un desiderio avrebbe fatto sparire in un buco nero tutta l'erba sintetica del mondo e avremmo giocato sulla non materia, magari andava meglio. Contiene il passivo, già undici gol di scarto mi suggerivano il taglio delle vene, fossero stati di più...SAN LORENZO.

MENTO 5: Non è il solito re leone del nostro pacchetto arretrato, passano tutti e poco aiutato dalla copertura degli esterni, viene inghiottito e triturato. A sua discolpa i problemi alla schiena che da una settimana lo tormentano, si è curato con strani cerotti Made in Bucarest: già ieri voleva rigare le Tesla nel parcheggio, ne mette ancora uno e assalta i furgoncini portavalori col passamontagna, BRUTTA PIEGA.

LIN 5: Se anche China è floscio come un raviolo allora la serata è altamente negativa, difficile che il biondo della Manciuria sbagli un match....eppure sull'erba le sue finte non ingranano, il suo tiro e la sua consueta corsa sono assenti ingiustificati. Momento Trivial Pursuit all'appello: di nome fai Lin o Guoping....ma cosa gliene frega? Lo manderei all'anagrafe di Pechino l'indomani il ficcanaso, APPANNATO.

VENEZIANI 6,5: Lo Joga si è già inabissato ma il Vene che eleganza per eleganza, preferisce il parquet ma non disdegna nemmeno la finta vegetazione, prova a chiudere un po' di falle, a organizzare un minimo sindacale di risposta al fuoco. In una serata horror suoi i pochi lampi di luce...il gol su punizione, ad esempio. Fregato dall'abbondante cameriera ordina un tiramisù che germogliava lì da almeno tre giorni, con quella crema potevi tirarci su una palizzata di cemento, BERGAMO.

CREMONA 5,5: cinque minuti di ritardo e si perde cinque gol, uno al minuto, come le tariffe dei numeri hot. Entra anche bene, con quel surplus di grinta in un grigiore generale che fa sembrare la sua stropicciata prestazione quasi un capolavoro. Buca un'occasione sul secondo palo che è una fotografia del momento, siamo in ritardo sulla tabella di marcia, COMPITINO.

MUSSI 5,5: Il capitano prova a suonare la carica e a tenere assieme i cocci, ma i nostri rivali sono già decollati e ci salutano con la manina dall'oblò. Qualche tiro dalla distanza e tanta lotta, soprattutto nella ripresa, ha vinto più contrasti di tutti, lui che i contrasti è quasi obbligato a schivarli, per il momento. Il post match è stato ancora più impegnativo (e ce ne voleva)...ma sì lo prendo un dolcetto....gli arriva un biscione di creme insensato e la cameriera che gli sgolosava alle spalle "guarda che se non lo finisci una cucchiaiata violenta gliela allungo io", GLUCOSIO.

VISONI 5: Avrebbe i colpi per riaccendere il fuocherello della speranza, subito spento dal diluvio dei Maringon, ma dopo un inizio difficile dove comunque è il solo a provarci si autoricovera per una bronchite tra primo e secondo tempo, con dei colpi di tosse così secchi che hanno fatto sembrare "Disgrazie Arla" uno di sana e robusta costituzione. Rientra nel finale, ma ormai la situazione è al collasso, PRONTO SOCCORSO.

FERRARI 5: Dopo un'avvio dove non la vede mai,  penso all' unico rimedio possibile per sbloccarlo...cercare in google immagini poche ma significative parole... "unghie viola". Ma ora che avvio la ricerca siamo già all'imbarcata, decido quindi di togliere Bove e di cancellare la cronologia (ehm, tengo famiglia). Meglio nella ripresa ma a parte un paio di assist che inventa (non sfruttati) è un Bove che non punge. Avrà mica giocato con le anti-infortunistiche della Vanessa eh? LOW BATTERY.

AVVERSARI 8: Al completo sono una delle squadre da battere, cosa peraltro che c'era riuscita nella finale di Coppa. Non so se ieri erano particolarmente in serata e noi molto poco, fatto sta che discorso campo a parte, ci hanno surclassato e preso a pallonate. Per dirla in gergo maringonese, una legnata.

ATMOSFERA 5,5: Quando abbiamo visto il campo, mental coach Arla ha provato a paragonarlo a quello di Fiore per rientrare in comfort zone ma il nostro incoraggiante inizio ha spento a mo' di posacenere anche quelle due paglie di "presa bene". Però tutti in pizzeria, ah non si sgrarra. E i pizzaioli che da mondo e mondo dopo le 22.30 sono scorbutici che vogliono chiudere e si fanno i cazzi loro oggi avevano una loquacità da denuncia..."quanto avete fatto?" 

L'EVENTO: Che la serata non fosse allineata agli astri lo si capiva già dal viaggio. Dunque partiamo e arrivati davanti alla Biffi dico a Simo "fermati in piazza che prendiamo su Arla" come se fosse un pacchetto di mentine che ti infili in tasca. Niente, il pulmino era al completo, overbooking...mica possiamo metterlo sul portapacchi. Urge una pensata...ceduto senza obbligo di riscatto alla macchinata più fresca della zona. Che privilegio...Eugenio Pontieri è una perla rara....


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