venerdì 1 marzo 2024

JOGA MALITO - SPECIAL TEAM 3 - 4


Peccato. Stop interno per i diavoli che all’esordio nella poule scudetto perdono di misura contro un corsaro Special Team, capace di sfruttare con molto cinismo le poche occasioni create. Pur non raggiungendo il risultato sperato ieri sera abbiamo visto uno Joga bello e sfortunato al cospetto di un avversario di sicuro valore; anche se è sempre meglio portare a casa i punti anziché i complimenti sono convinto che giocando in questo modo possiamo centrare l’obbiettivo di restare nelle prime quattro.

Testa alla prossima, non c’è tempo di piangersi addosso. Le sfide ora sono tutte toste e le squadre tutte forti, non si improvvisa più niente. Ma è quello che aspettavamo, il level-up che volevamo e ieri, nonostante la sconfitta, tutti hanno capito se mai ce ne fosse bisogno che gli Joga lotteranno fino alla morte.

Non perdevamo da quasi un anno (playoff con gli Smart), in casa dal duemilaventidue, giusto per inquadrare l’evento. Onore e merito a chi ci ha battuti…la partita è stata intensa, adrenalinica, perfino ingiusta ma un vero e proprio spot al futsal amatoriale. Nessun dramma però nonostante la disabitudine, già resettata quando Aldo ha tirato giù il contatore delle luci. Il focus è cambiato…prima si puntava a vincerle tutte ora che siamo tra le “big” è survivor, bisogna qualificarsi e restare sul treno, belli aggrappati come i capelli di Dante.

Senza Ema, pedina fondamentale dello scacchiere dei diavoli, sacrifichiamo Arla dietro e proviamo a fare la partita, come sempre. Gli avversari partono bassi e nei primi dieci minuti l’aggressività e la pulizia di gioco dei nostri pare sorprenderli. Immediato il vantaggio Joga con una staffilata del solito Mux a strofinare l’incrocio dei pali come farebbe uno swiffer duster. Continuiamo a premere con il demerito di non concretizzare una certa supremazia; infatti dopo un salvataggio sulla riga loro, parte il contropiede (magistrale) che ci infilza come uno spiedo, 1-1.

Special che forte di una superiore fisicità esce alla distanza quando noi prendiamo un minimo fiato dopo un inizio rovente. Ma serve un episodio per indirizzarla: punizione calciata forte in mezzo, il loro pivot è sulla traiettoria e la butta dentro per il sorpasso. Finisce la prima frazione e siamo immeritatamente sotto, ma questo è il calcio. Una cosa però doveva esserci chiara…tanta filosofia ma poi un teorema prevale sempre sugli altri: palla sempre lunga alla punta, specie se è un bisonte.

Non dovevamo concedere questa giocata e invece a inizio secondo tempo a loro riesce non una ma due volte (imperdonabile l’1-3, da rilancio del portiere). Siamo sotto di tre gol, più incredibile di un nano che schiaccia a pallacanestro, più insolito di una Mussi con triplo peperone sopra.

Ma, sull’orlo del precipizio, le vibes più belle della serata. Restiamo uniti, i cambi ci danno nuova linfa e prima con Arla (bordata sotto la traversa) poi con Vene accorciamo fino al 4-3. Mancano pochi minuti, troppo pochi…quando il Sile me l’ha detto ho provato a guardare nella sua crapa pelata come fosse una sfera di cristallo e lui una cartomante, credevo nelle carta del pareggio come non mai.

Prendiamo un palo clamoroso (un legno anche ospite) ma soprattutto li recintiamo in area, sospinti da un pubblico finalmente ruggente. Potevamo agguantarla, ce lo saremmo anche meritato un punticino, ma la bravura del loro estremo difensore e tanta esperienza hanno consentito agli Special di chiudere indenni e vittoriosi un brutto quarto d’ora.

Appuntamento tra sette giorni contro gli Universitari, si China sto dicendo proprio a te…va al catechismo questo weekend e giura sulla muraglia cinese (che crolli giù secca) che farai il bravo stavolta.


STILO 6,5: Si nutre di queste serate, e anche di molto altro + zola…, più gli “oppositori” sono forti e più si gasa. Scudo antimissili per tutta la gara, solo sulla terza rete è forse un pizzico precipitoso nell’ uscita, ma è anche vero che pescano un jolly dal mazzo non indifferente. Ogni cameriera del globo terracqueo quando ordina una pizza con su anche le dita del pizzaiolo e a ruota una coca zero si piscia nelle mutande, ma è una scena che rivivo sempre volentieri, ANESTETICO.

ARLANDINI 7,5: Gigante della difesa, conosce tutti e quanto sono forti dimenticandosi di quanto lui è più forte. La caviglia è più nera della Egonu ma il Longo è un combattente e non perché gira con una giacca mimetica da testa di cuoio. Insuperabile come il Pozzo di Bane, non c’è riuscito nessuno, GENERALE.

VENEZIANI 7: Partita sontuosa, sul terzo gol si incolla all’avversario e viene scavalcato ma è una gocciolina in un mare di chiusure, tocchi al velluto e anche quel gol della speranza che non era per niente facile da fare. E’ capace di tutto ma è specializzato nel farmi prendere spaventi…quando mi arriva un suo messaggio temo il pacco e inizio a tremare tutto come un sex toy, AMUSEMENT.

LIN 6,5: Il demone pechinese non sfigura mai anzi più sono grossi e cattivi e più si getta nella lotta, senza paura. Nei primi minuti è uno stantuffo inesauribile con quelle finte e controfinte che nessuno decodifica come uno sbarco alieno. Mi aspetto qualche gol e che non si intaschi i pantaloncini della divisa ogni cacchio di settimana…chiedo troppo forse? ALADDIN.

MUSSI 7+: Con quella frustata iniziale non è che rompe la partita, la monta a neve…ma è sul piano della corsa che si moltiplica in ogni zona del campo come avessimo un tris di Mussi. Per la prima volta da quando ha ricevuto il dono della parola chiede un cambio lui ma ha talmente poco fiato in corpo che non può dirlo, per quello inizia a mimare un palombaro e una bombola di ossigeno…era gara accesa tra Ale e il Sile per indovinare la risposta come in un quiz a premi, SCOSSA.

LEPPINI 7: Entra che siamo sotto nel punteggio, non nel morale e anzi la sua vivacità è l’appiglio al quale aggrapparci nella tempesta. Quando ha sfiorato il montante con quel tiro da fuori ho sognato ad occhi chiusi e per poco, per sbaglio, non mi butto dentro al posto del Cina. A me è piaciuto tantissimo e sarà una risorsa fondamentale da qui a maggio, PUPILLO.

CREMONA 6,5: Si sfianca, in un momento della partita dove iniziano ad uscire i nostri rivali la sua corsa è una rinfrescata; Sfortunato sulla seconda rete, quel pallone maledetto che pareva telecomandato e che impatta un avversario sul secondo palo a lui passa sopra la testa, un puntino luminoso in cielo come la stella dei desideri, MESSICANO.

VISONI 6,5: Tecnicamente fantastico, palla a lui e nel motore Joga aumentano i giri dell’ imprevedibilità, tutto può succedere. Certo che non gliel’ho resa facile, schierato in avanti circondato da difensori che guarderebbero negli occhi un elefante. Mi piace anche la sua spavalderia: era d’accordo sullo stanzino eh (idea malsana meno realizzabile che camuffare Dullo da svedese..)  ma avrebbe giocato comunque dai,  IMBOSCO.

FERRARI 7: Bove ci abbiamo fatto su il campo e, per renderla credibile, il giaccone di Arla…bon, le parole che voleva sentire (inutili in questo senso i discorsi motivazionali di coach e capitano). Infatti gioca con la bava alla bocca e la prestanza di un titolarissimo, difficile da marcare perché svaria molto anche sugli esterni. Al pagamento del campo le sue banconote erano fuori corso, l’ultima volta aveva pagato in lire e gettoni telefonici…SIP.

AVVERSARI 7: Non hanno vinto per caso la Golden del Cai, se ci sono tutti hanno pochi punti deboli, forse nemmeno uno. La vincono con quell’allungo a inizio ripresa e con l'astuzia di quella signora punta che si ritrovano (applausi) ma soprattutto nel finale devono ringraziare gli astri e una grande tenuta difensiva.

ATMOSFERA 7+: Un po' di pubblico carica sempre, il leone Ema (anche se l’avrei preferito in campo) era un secondo coach. Non abituarti alla bella vita però, ricordati che sei uno di strada come i tombini… Ma il Gaggio?

L'EVENTO: Il piano di imboscare la coppia Fello-Vene come fossero della ganja era molto stupido ma partorito dalla mente del Pres non era contestabile più d' un tanto, solo un vocale del capitano ne incrinava giusto un paio di aspetti. Ma i piani per funzionare spesso vanno cambiati in corsa. Appena varcato l'ingresso del palazzetto saluto Dullo, sorriso da dentifricio e faccia da arresti domiciliari senza sconti di pena, mi viene un'idea.  Ricapitolando: uno stanzino buio, due player, Gaggio....e se ci chiudessimo dentro direttamente lui? Dulloooo...

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