venerdì 8 marzo 2024

EDUCATT - JOGA MALITO 7 - 3

 


Bocciati. Joga rimandato nel difficile “esame” in trasferta contro Educatt, che vince con merito e bravura una partita già crocevia per il futuro del campionato. Inutile giraci attorno, per la prima volta quest’anno ci hanno fatto il sedere a strisce e noi abbiamo fatto troppo poco e diversi errori individuali per reggere il confronto con una squadra assatanata, più organizzata e determinata in ogni zona del campo.

E’ un momento; possiamo fare totalmente meglio (c’è una regular season pronta a ricordarcelo…) ma ora che da una le sconfitte sono diventate due occorre resettare quello che è stato e ritrovare presto quella magia che ci ha spinti oltre qualsiasi ostacolo. Sapevamo della forza degli universitari, sapevamo che con qualche assente e qualcun altro non al top sarebbe stata dura, ma straperderla sul piano della lotta deve far riflettere, da quando ci crediamo meno degli altri?

Guardare la classifica oggi fa male come il bacon fritto nel burro, ma restano otto partite, otto battaglie per qualificarci e, a patto di ritornare a vincere già lunedì, tutto può succedere. Non serve vedere tutto nero, bisogna solo ricordare a noi stessi chi siamo e qual è il nostro sogno. Le sconfitte spesso sono più maestre delle vittorie, quel chiasso negli spogliatoi neanche col Brioschi scende, non vedo l’ora di renderlo indietro, tanto forte che venga scambiato per il terremoto e di là tutti muti, Ornella.

Siamo andati in vantaggio e anzi lo Joga dei primi venti minuti non è stato malvagio. Ok, loro pressavano alti e sembravano meglio organizzati però alcune nostre ripartenze potevano incanalare il match…quando Mux colpisce a botta sicura sul secondo palo lo 0-2 sembra cosa fatta ed invece qualcuno ribatte. Anche le loro proteste sembrano in gestione, l’arbitro dispensa un paio di cartellini e un 30 e lode, il tuffo vale il trenta la lode per la sceneggiata poco dopo.

Ma un tiro non contrastato del loro abile n.7 pareggia i conti e  inspiegabilmente ci sgonfia. Loro ci attaccano con coraggio osannati dal pubblico, noi con lucida follia sbagliamo due uscite regalando di fatto il secondo e il terzo gol. E’ come dare in mano a un piromane uno Zippo…la partita si incendia e  se già comandavano sul piano della corsa e della fisicità, adesso ci credono ancora di più triplicando gli sforzi.

Tra la fine del primo e l’inizio della ripresa due punizioni, una del capitano e l’altra dell’azzoppato Arla, riportano i diavoli al pareggio (3-3). Qui uno spunto di riflessione; dunque, meglio loro in tutto, dall’organizzazione alla grinta passando per le occasioni eppure nonostante la serata fin qui dica che loro sono una figa indecente e noi una rugosa vecchiaccia…siamo ancora lì a giocarcela punto su punto.

 Ma non è il solito Joga, tanti appoggi sbagliati, la loro pressione a toglierci ossigeno ed i rilanci da dietro tutti preda della loro retroguardia. Si sul quarto gol, l’arbitro doveva fischiare a favore nostro ma quel possesso l’abbiamo gestito malissimo, per gli universitari è la scritta “welcome” sullo zerbino di casa. Nella bolgia generale non ci ritroviamo più, cerchiamo una rete per riaprila ma sarà solo un palo dell’ infinito Mux a interrompere il monologo dei padroni di casa che, tanto che ne stavano vincendo una, provano a infierire.

Finisce nel modo peggiore, travolti (sette gol sono tanti) ma giustamente surclassati e irrisi…il mondo è un posto crudele? Si lo è, complimenti a loro.


STILO 6+: Simo capisce che qualcosa non va sempre un po’ prima, come i gatti che sentono arrivare il brutto tempo…ma stavolta le sue urla e le sue manone non bastano. Pur di non vivere quei minuti di ordinaria follia avrebbe accettato un multiverso dove in Vanessa si lavora sodo e forse lo accetterebbe anche adesso, pur di non doverli rivivere. La corta respinta sulla quarta marcatura è la sua bandiera bianca, poi solo palle in fondo al sacco come una pornostar, CIAONE.

ARLANDINI 6: Giocava più fasciato di una mummia al Cairo, troppo importante la sua presenza dietro…ma già al primo contrasto sono volate scintille; da quel momento in avanti stringe i denti e difende pure bene dovendo limitare di molto il suo raggio d’azione. Sfortunato e frettoloso sul terzo gol, l’aveva ripresa con una genialata delle sue, con quel tocco morbido degno di un' insegnante di padel, SALDATORE.

LIN 5,5: Gli avevamo imposto di stare zitto e buono, ma il centone di multa forse è stato un deterrente troppo grande (anche se non so se sa cosa sia un deterrente, lui non capile solo balba e capelli…). Un Cina compassato, troppi tocchi, scarsa inventiva…detto che loro ringhiavano come rottweiler a digiuno. Bene invece dietro, solo il rigore a macchiare una prestazione difensiva di tutto rispetto, KEEP CALM.

MUSSI 5,5: Inizio confortante, di lotta, e rimedia a quel pallone perso malamente con la sua solita punizione alza uccello, precisa come i polsi di un cardiochirurgo. Ultimo ad arrendersi anche se come succede negli sparatutto zombie giocati in prima persona alla fine i “non vivi” sono troppi e spuntano da tutte le parti, livello leggenda non completato, GAME OVER.

CREMONA 6-: partenza a gasolio con la marcatura a 620 passi dal loro più temuto tiratore e vittima più che colpevole dello sbandamento generale, recupera con tanta corsa e cose semplici, quelle che non faceva nessun altro. L’avevamo riequilibrata con lui in campo, anche se la partita era da fisico mandingo non ha sfigurato; però il suo ultimo gol sa ancora di zenzero e cannella e fuori ora inizia a crescere l’erba, TIME LAPS.

GIORDANO 5,5: Recuperato in extremis ho rischiato di riperderlo, stavolta per sempre, tatuando sul suo cranio partenopeo lo spigolo del portellone della Fiesta. Nella garra perde alla distanza con la fisicità dei rivali che gambe o pallone qualcosa prendono sempre. La sua giocata più cool rimane quel contropiede dove sterza benissimo ma poi conclude in bocca al portiere, INESPRESSO.

BOSELLI 6: Pochi minuti ma ben spesi, sgomitando alla ricerca di un gol che poteva riaprire uno spiraglio. Da quando è tornato rifoderato dalle terre ottomane già era il mio eroe,  poi ci ha salvato le chiappe tra i pali…ma è quando gli chiedi di aiutare la squadra in un momento delicato che lui ti risponde subito presente; resta una colonna portante degli Joga, da generazioni SINCE 2012.

FERRARI 6+: Con quella sassata rabbiosa sblocca la sfida, è un Bove goloso che le mani nel vasetto di marmellata le rimetterebbe più che volentieri ma spreca e calcia debolmente a lato. In debito di ossigeno ma con la squadra in vantaggio rientra (non benissimo) e prendiamo un instant-gol ma per il suo commercialista i numeri parlano chiaro: +1-1 uguale zero…e il campo non si paga, PARTITA DOPPIA.

AVVERSARI 7,5: Serata di grazia, festeggiata più di una sessione di lauree, pensavo avessero anche il pullman scoperto pronto a passare come un vascello tra il Mc e le mignotte…si scherza, ci hanno surclassati: carichi, affamati, spietati. Nelle partite prima (2su2 per noi) qualcosina sugli episodi potevano recriminare, stavolta gli sono girati tutti a favore ma nulla scalfisce la loro prestazione e anzi saranno una mina vagante. La domanda è sempre la stessa: ma possibile che non si laurea mai nessuno di questi? Sto invecchiando con alcuni di loro…

ATMOSFERA 7: Che dire, tutto il campus contro, ogni pallone che toccavano il tendone prendeva fuoco, ogni fischio contro era il finimondo…ambienti così ostili dovrebbero caricarti invece non ce la siamo fatta sotto però l’abbiamo subita.

L’EVENTO: Nei lustri avevo visto prendere gol per colpa di Ale mai e ripeto mai per colpa del borsone di Ale. Il Landu va a battere una rimessa dal fondo con il suo 47 e mezzo e inspiegabilmente sbuccia il pallone consegnandolo dritto sui piedi della punta nemica…gol. Lo sgambetto dell’ ignaro borsone Givova: ho il solo rammarico di non averlo ripreso in video, avremmo perso lo stesso ma oggi saremmo virali su Tik Tok, monetizzando a più non posso. Il progettista di questo campo ha sfidato le leggi della fisica comunque…era nel mezzo del niente e ha fatto tutto stretto, però coi canestri a spiovere.


 

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