venerdì 1 novembre 2013

TINTEGGIATURE ROSSETTI - JOGA MALITO 6 - 5


Se il tema della serata era "dolcetto o scherzetto" direi la seconda, un'altra volta belli e bravi ma perdenti.
Non è la stagione giusta, probabilmente. Il discorso sulla partita ricalca quello precedente e quello ancora prima; solito copione, sempre uguale come la musica di un carillon.
Detto che avrei preferito giocare da zombie ma spuntarla, a me lo Joga game over di ieri è piaciuto tantissimo.
Avversario di buona caratura (erano pur sempre secondi), giocavano in casa, eppure li abbiamo affrontati alla stra-pari, gettando alle ortiche in quel maledetto finale, una vittoria che poteva starci tutta.
Ho visto altri miglioramenti: più cattiveria, più convinzione, più equilibrio, meno amnesie rispetto agli esordi. Poi non gira mai, ancora una volta saldamente in vantaggio ancora una volta recuperati e poi infilzati come uno spiedino da barbecue. Ma non dobbiamo mollare, il livello del campionato quest'anno è salito di qualche scalino, ma eccezion fatta per la disfatta della seconda giornata, siamo sempre usciti a testa alta dimostrando di non avere niente di meno di chi ci precede.
Ripartiamo da questi Jm, dalla battaglia di ieri. Brucia il risultato ma la prestazione è stata convincente e con più attenzione potevamo scrivere un altro spartito.
Ora comincia un mini ciclo di gare da vincere, se saremo bravi potremo risalire e solo lì guarderemo la classifica ma fino ad allora meglio viaggiare a fari spenti, anzi spentissimi.
Parlando della partita faccio una fatica bestia a non parlare dell'arbitro. Ci provo sapendo già di non riuscirci.
Siamo partiti timorosi, perchè negarlo, ma dopo essere andati sotto abbiamo pareggiato dopo un batti e ribatti ecco il primo gol del capitano. Avanti i padroni di casa, pareggio Joga e sorpasso, il ping pong prosegue fino al 3 a 3 poi il Pillo trasformando un tiro libero ci manda al riposo sopra di uno.
Ad inizio ripresa ci facciamo sorprendere in contropiede e gli avversari non ci perdonano. Davanti siamo monocorde (palla al Miglio) ma creiamo tanto, sfortuna, errori di mira, non entra.
Serve una magia: la trova Pillo con una bordata dal limite centra il bersaglio grosso e siamo di nuovo in vantaggio. Non manca tanto ma gli avversari pressano e ad ogni sfioro l'arbitro inventa punizioni, una in ogni spigolo come i McDonald's a Manhattan.
Da una di queste arriva il cinque pari, forse il risultato più giusto per quanto visto fino a quel momento. Da una rimessa laterale dubbia, sulla quale tuttavia ci siamo addormentati, arriva il tiro del definitivo sei a cinque, nessuno in chiusura sul loro tiratore che trova lo spiraglio vincente.
Ok non ne ho parlato. Però sono stufo di essere preso in giro. Due volte a Carpaneto e due volte lui, una calamità. Spina dorsale di un polipo in umido, si adagia alla partita, chi protesta di più guadagna bonus: falli,  tiri liberi, di tutto. E sono disgustato nel vedere che certi molluschi sono sempre lì, sempre negli stessi campi, arbitrando sempre e solo le stesse squadre. Se li metteranno mai contro? Correranno mai questo rischio? Si faranno nemica una squadra che vedono un giovedì si e uno no?
Racconto solo un episodio di ieri, utile a spiegare tutti gli altri. Palla alta, il capitano salta in simbiosi con la punta avversaria che, nel prendere posizione, lo abbatte e tocca la palla con la mano. Decisione facile facile, ma soprattutto vista allo stesso modo dai venti, trenta occhi e più presenti. Invece lui no, punizione contro. Alle nostre vibranti proteste (abbiamo minacciato di lasciare il campo) ha invertito la decisione, guardandoti con quello sguardo perso nel vuoto che temo, si porti dietro dalla nascita.

Le Pagelle:

TARTARO 6,5 : Dimostra che in porta ci sa stare eccome, sempre sicuro sia sulle palle alte che nelle uscite basse. Non ha colpe sui gol ma una buona dose di sfiga, quella si, dato che i tiri si insaccano tutti a fil di palo. Adorabile quando sgrida l'arbitro chiamandolo per nome, in fondo il mondo è un posto piccolo piccolo, GLOBALIZZAZIONE.

SILEO 7: Sta tornando prepotentemente la roccia di sempre, insuperabile nell'uno contro uno e capace di reggere in solitario tutto il pacchetto arretrato. Il gol e quella scivolata che nega al centravanti avversario la ribattuta sul tiro libero mitigano la leggera incertezza in occasione della prima rete, AH L'AMORE.

ORSI 7: Tatticamente mostruoso, occupa e padroneggia tutta la fascia sinistra; non rinuncia a offendere (è capitato) ma al contempo non lascia spazi e dalle sue parti non affondano mai. Più ingellato nella ripresa, spinge meno, ma è abile nel fermare con le buone o le cattive il loro dieci, il più estroso dei rivali, FUEGO.

GARLI 5,5: Pesano come macigni gli episodi che da eroe della serata lo relegano dietro la lavagna. Ingenuo sul quarto gol, paga un eccesso di generosità che ci può stare. Un gatto nero gli attraversa la strada invece nel gol che si divora a porta vuota; la palla non rimbalza al meglio ma lui la struscia maldestramente e mette a lato, PAPERINO.

PILOTTO 7: Non è che faccia chissà che partita, però premio quei tre gol che ci tengono in partita, tocco morbido il primo, di potenza pura il secondo e il terzo: piega le mani al portiere e pelo e contropelo alla traversa. Mi piace anche quando esplode come una pentola di fagioli messicani sbottando ad una decisione ovviamente sbagliata dell'arbitro, risultato? da punizione contro a punizione per noi. SGARBI.

MIGLIORINI 6,5: Serata controvento, non è brillantissimo e gli avversari lo localizzano come pericolo number one, stringendo la marcatura a più non posso. Lui li salta lo stesso, ma in qualche caso attarda la conclusione e viene ribattuto. Travolgente l'azione del suo unico gol, mette a sedere anche il portiere e realizza, BOBO.

AVVERSARI 6,5: Un buon team, meglio in avanti che in difesa, il dieci una spanna su tutti. Ho apprezzato l'onestà di alcuni elementi sbugiardando alcune decisioni arbitrali fischiate a loro favore che erano veramente un inno alla demenza. Ieri un pò di fortuna ma nel complesso non sono niente male.

TIFOSERIA 6: A Carpaneto sempre difficile sentirli. Più sguardi curiosi che groupies accanite ieri.

La frase della serata Halloween Edition: " Chi è quella vestita da mummia? " Ale, riferendosi alla ultracentenaria cameriera che ha portato i tiramisù al Posada.

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