venerdì 21 febbraio 2014

LICO ITALIA - JOGA MALITO 7 - 4


Alla fine la capolista la spunta ma diavoli a testa alta, anzi altissima, al cospetto dei primi della classe.
Per quasi quaranta minuti i Jm hanno giocato alla pari, rispondendo colpo su colpo ai padroni di casa. Il risultato è rimasto in bilico fino alla fine (sotto di uno) con il rimpianto dell'occasionissima del pari sprecata da Ale ed il quasi successivo contropiede che ha spento ogni velleità di rimonta.
Tanta paura dunque per Lico, ma le grandi squadre sono anche questo, soffrono ma non ti perdonano, arrancano ma non affondano. Nulla però può intaccare una prestazione da Joga vero, di quelle che, sconfitta a parte, lasciano la coscienza pulita.
Non sono mai stato benevolo nei commenti senza un motivo; quando c'era da andar giù pesante, di fronte ad una squadra-cadavere l'ho fatto, eccome. Ma ieri sera i ragazzi hanno risposto presente, sotto tutti i punti di vista. La differenza coi rivali l'hanno fatta gli episodi, sfortunati noi, limone duro dalla dea bendata per loro.
Non è un tentativo di sminuirli, meritano la testa della classifica ( anche se con noi due prestazioni scialbe).
E' indubbio però che ieri sera sia girato tutto a loro favore, capita spesso nel calcio che chi già è forte abbia anche un pizzico di buona sorte.
Parlo dei nostri due legni clamorosi, parlo dell' episodio del rigore, parlo di quel gol su punizione al termine di un flipper di rimpalli tragicomici. Parlo soprattutto dell' infortunio del Bardet, un vero spauracchio per la difesa nemica, capace di segnare due reti e di cogliere un incrocio dei pali, tutto nel vorticoso primo tempo.
Un duro colpo (era in condizioni precarie) per lui e per gli Joga.
Difficile affrontare tutta la ripresa senza la sua possenza in avanti ad aprire gli spazi.
Peccato, perchè sono quasi certo che con lui in campo l'epilogo sarebbe stato diverso, molto diverso.
Parliamo della partita. Primi dieci minuti, quasi il primo quarto d'ora spaziale per noi: subito in vantaggio, poi il due a zero e un pò a sorpresa una sola squadra in campo.
Ma cinquanta minuti sono lunghi, gli avversari mettono la testa fuori dal guscio e la pressione aumenta. Ci difendiamo bene ma bastano due punizioni dal limite per riportarli a galla. Il massimo con il minimo sforzo.
Giocano gli avversari, forse gli unici che esprimono veramente calcio a cinque. Però tecnicamente mamma mia, dietro sono un brivido e noi sprechiamo tante palle gol. Ci fanno il tre a due ma ripareggiamo e fine delle ostilità.
La ripresa vive un lungo momento di stallo. Loro premono senza creare chissà che e noi non ripartiamo mai.
Serve un episodio e ancora una volta sorride a loro. Attaccante Lico lanciato a rete, salta il Simo e conclude: palo e pallone intercettato da Sonny sulla riga intervenendo alla disperata. Non tocca con il braccio ma il movimento è quello, molto ingannevole. L'arbitro è lontano e nell'incertezza giudica rigore.
Difficile dargli contro sul penalty, poteva sembrare e da lontano è un terno al lotto prenderci. Qualche dubbio in più invece sul rosso diretto. In termini di regolamento ci sta, in termini di buonsenso non so, forse troppo severo sopratutto perchè non poteva esserne certo.
Il rigore e un gol rocambolesco subito dopo non ci ammazzano. Un guizzo di Dante accorcia di nuovo e qualcosa creiamo ancora. Ale, come già detto, ha la palla del match, la spada di Damocle sulla testa di Lico, ma ciabatta sul fondo da posizione favorevole.
Poco dopo arriveranno il sesto e il settimo sigillo (sui titoli di coda) a mettere la parola fine ad un bell'incontro.

Le Pagelle:

STILO 6: Parte alla grande, un paio di uscite basse ben fatte e solita sicurezza venduta al quintale. Poi ecco gli scricchiolii: una deviazione lo beffa sulla prima punizione e infine il patatrac, regalando ai rivali la seconda. Incolpevole su tutte le altre reti, ONLY DISTRACTION.

TARTARO 6,5: Ottima prova, fino al rigore quasi perfetto. Cane da tartufo nel sentire il profumo, seguirne le orme e trovarsi nel posto giusto al momento giusto in occasione del secondo gol. Sull' episodio rigore fa quello che può e paga un conto altissimo, forse un pò goffo ma anche sfortunato perchè allora tanto valeva lasciarla rotolare in rete, DOH.

SILEO 7: Che prova. Attorone senza timore delle luci del palcoscenico, bene da esterno ancora meglio da centrale difensivo quando spesso deve arginare la punta e nel contempo buttare un occhio alle ali molto mobili dei padroni di casa. Emblematica una scena, verso la fine: sotto di due gol sradica un pallone ormai dato per perso dai piedi un avversario e rilancia un contropiede pericoloso, FEROCE.

GIORDANO 6,5: Inizio da indemoniato, a tutto campo. Se fosse pubblicità per gli avversari sarebbe un...."fastidioso prurito intimo". Col passare dei minuti gli prendono le misure fino ad ingabbiarlo, peccato non abbia approfittato prima di qualche ripartenza. Nel secondo tempo ha una palla gol colossale ma tocca debolmente, DANGER.

ORSI 5,5: Subentra nel momento di flessione generale, non fa tantissimo ma tiene botta. Il problema più grosso non credo sia l'accentrarsi ( una sola volta viene tagliato fuori) ma il fatto che resta troppo basso e si fa attaccare. Timidi risvegli nella ripresa però ricorre troppo spesso al lancio lungo, scelta suicida e piede ingovernabile. Ha avuto la palla buona, ok non era così facile,  ma poteva e doveva calciare meglio, SPENTO.

RASTELLI 5,5: Serata difficile perchè sembra mancare il passo delle ultime giornate. Troppo macchinoso, sbaglia anche controlli facili, solitamente nel repertorio, come il cous-cous per Rachida. Un palo nel finale, APPESANTITO.

BARDETTI 7: Non era al meglio, ma non è uno che getta la spugna al primo dolorino. Sembra scorrere tutto liscio e anzi è lui il grimaldello per scardinare il forziere capolista. Due gol e poi si alza bandiera bianca. Con i se e con i ma, ti dico io, si vinceva, OUCH.

BOSELLI 6: In dubbio fino all'ultimo per malanni al vaglio degli inquirenti non ha l'intraprendenza delle ultime esibizioni e anche lui entra a freddo, con gli avversari che ci pressavano senza respiro. Maluccio fino alla zampata della quarta rete che ci tiene in corsa. Un attaccante vive di spunti come questi quindi per me è si, passa il colloquio, ASSUNTO.

TIFOSERIA 6,5: Multietnica direi. Purtroppo il palazzetto ha una struttura infelice e li costringe dietro a vetri e reti, fatemelo dire, insulse.

AVVERSARI 6: Non voglio ne essere presuntuoso ne incensare una squadra che tra andata e ritorno contro di noi ha fatto pochino. Sono bravi, gli unici che attaccano e difendono in cinque come il vero calcetto richiederebbe; atleticamente superiori, tecnicamente no. Ieri sera un sedere da fare brutto a J.Lo, però hanno sfruttato ingenuità che noi abbiamo commesso e loro no. Essere cinici, spietati e perchè no anche un pò spocchiosi, sono doti da capoclasse.

La frase della serata " Dante perchè non metti le mutande?" " E devo andare da una, cosa le metto a fare. Sarebbe come farsi la doccia prima di andare al mare".






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