venerdì 3 febbraio 2023

JOGA MALITO - LA NUOVA SERVIZI 8 - 7

 


Brividi. Un piccolo Joga vince in sofferenza contro la Nuova Servizi agguantando così il terzo successo consecutivo dopo la sosta, ma è stata un’altalena di emozioni, un volo turbolento con atterraggio d’emergenza che ci saremmo volentieri evitati. 

Fatti i doverosi complimenti ad un avversario mai arrendevole che merita ben altra classifica, ieri sera potevamo e dovevamo fare meglio; bastava seguire la ricetta e metterci quel pizzico di cattiveria in più, quel fuoco dentro che a tratti sembra essersi smarrito o quantomeno sopito dopo il big-match con Fiamma. Salvo che nel finale il risultato era più in pericolo di una password del Bove, la prestazione generale non è stata malvagia. Nel dettaglio ok tutto è migliorabile: intensità a tratti, poche le azioni corali, molte giocate forzate e soliste ma sul risultato di 5-1, raggiunto ad inizio ripresa, bastava il controllo del territorio come fanno i randagi, non serviva inventarsi nulla.

Invece li abbiamo fatti rientrare in partita e quando sono arrivati a un gol di distanza loro erano carichi come un pistolero e noi con la mutanda color caramello. Anche riportarsi in vantaggio di tre non è servito perché, come ci è già capitato, inspiegabilmente lasciamo i comandi, le chiavi del match le consegniamo all’avversario e fatichiamo a difendere il risultato. Un esempio? Azione nostra, magari prendiamo il palo e imprechiamo allargando le braccia…loro rinviano (anche un po' a casaccio), la palla danza nella nostra area e voilà, ingessati come in ortopedia, con la paura di prenderlo finisce che il gol lo prendiamo davvero.

Siamo quasi al giro di boa, altre tre gare e poi la road map è completata, le avremo affrontate tutte. Siamo in lotta per giocarci le prime posizioni, sicuramente il podio, poi ci saranno i playoff. Le partite conteranno e peseranno sempre di più da qui alla fine. Se c’è una cosa che ho capito di questa squadra è che tutti, dal capitano Mux in giù, ci tengono tantissimo e quindi non dobbiamo lasciare spazio ai rimpianti, al momento giusto non dovrà esistere una squadra che ci crede e sia più ossessionata di noi. 

Se la prestazione è stata un saliscendi (la teoria del buon Nik in pizzeria è che il primo “caldo” ci ha fregati..) voglio anche concludere che vincere non è mai facile. Esistono gli avversari, e partite come quelle di ieri solo all’apparenza sono già scritte. Aver vinto ci rinforza e tiene alla larga i nemici, onion parfum. E quindi per una sera voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e svuotarlo…lunga vita Joga Malito.

STILO 6+: Una sera tranquilla neanche nei suoi sogni più bagnati. Il primo tempo un’illusione, tante parate nemmeno troppo acrobatiche e un solo pallone oltre le spalle. Nella ripresa è Bagdad, buchi ovunque come il formaggio svizzero. Bravo a salvarci le chiappe in diverse occasioni anche se il dolore al dito lo limita nelle uscite basse, FRENO A MANO.

MENTO 6,5: Nel momento di agitazione, quando loro sembrano la New Team di Hutton che attacca in massa sul campo in discesa, cerchi L’Ema Nazionale e lo trovi lassù, attaccante aggiunto, ingolosito dalle ripartenze (io ho la stessa foga…ma per le focaccine). A parte queste licenze è un soldato che non si fa mai travolgere dagli eventi, duro quando serve, bravo a trovare sugli sviluppi di un corner la rete del 2-0. Se gli chiedi il cambio esce nei modi più impensabili, PRESTIGIATORE.

SILEO N. 7: Una buona prestazione difensiva, solo scheggiato dai primi segnali di rimonta perché nel momento di buio la sua pelata è già accanto alla mia… in panchina. Il gol, il primo in stagione, è maledettamente bello ma sul momento ancora non sapevo quanto sarebbe risultato importante dopo i tre fischi, BREMER.

ORSI 6: Anche se il minutaggio è quello che è se lo fa bastare per farsi saltare come il riso cantonese per il loro penultimo sigillo…però ad esser sinceri ingresso non disprezzabile e condivide meriti e colpe nel pazzo finale…serviva sangue freddo, ce lo mette, SNAKE.

CREMONA 6,5: Nel primo spezzone, quello più convincente, il Cremo è il pendolo che rintocca puntuale a destra, puoi lanciarlo ad occhi chiusi e lui c’è, come la Ceres. Meno ordinato nel secondo tempo, la squadra è pigra e anarchica e lui si esaurisce nel rincorrere (senza profitto) palla e avversari, HARD WORK.

MUSSI 6: Cuore di Capitano. Anche in un momento delicato non abbandona la nave e i suoi mozzi, a maggior ragione quando il mare da calmo si fa tempesta. Prestazione sotto ai suoi elevati standard anche condizionata da una botta al costato che toglie il fiato come una salita. Il gol però, da metà campo, è l’ennesima perla, OSTRICA.

LIN 7: Toglietemi tutti ma non il mio China, diceva una nota pubblicità degli anni novanta. E’ un riflesso mosso in una partita dove siamo più fermi del selfie della cameriera alla Lucciola. Segna e fa segnare, se fosse più convinto ancora dei suoi enormi mezzi, sarebbero valanghe ogni volta che scende a valle. Attento anche in copertura… uno dei pochi, ieri…CHIC.

FERRARI 6+: Ho ancora il dubbio che non fosse lui, mi ha salutato con un insolito “privièt” confermato poi in pizzeria quando al posto del solito tartufo si è fatto aggiungere come condimento sulla pizza le uova di storione. Devono avergli hackerato anche i piedi, ho pensato, quando a porta vuota ha spedito nella braccia del loro portiere il più pregiato degli assist. Da un paio di giorni si nasconde nei boschi e chiama dai telefoni a gettoni, introvabile come un gol di Ale, ZANGIEF.

LEPPINI 6,5: Il suo ingresso è frizzante come la gazzosa, solo che finisce il carburante in fretta e il suo cambio sembra il pit stop di una monoposto, velocissimo. Discreta anche la ripresa, gli avevo chiesto un gol mi ripaga coi canonici tre euro e cinquanta del campo…e bon. Due altre parole le voglio spendere su di lui: un acquistone con la A maiuscola…perché fa gruppo, sempre. Ero in pizzeria nemmeno troppo contento di quanto visto in campo e lui esclama “abbiamo vinto Ale, facciamo la foto…”, un rispetto delle tradizioni e uno schiaffo ai pensieri negativi, HASTA LA VICTORIA SIEMPRE.

ARLANDINI 6: Serata poco ispirata e poco fortunata , oggi  Aldo deve cambiare i pali alle due porte perché sono ormai sfondati come una pornostar a fine carriera. In pizzeria vengo ma bevo solo una birretta è ormai la frase che accompagna ogni meme dell’ intollerante del gol. Un oretta e mezza dopo stringe una schiaccia che ancora un po' la stritola e tanti saluti, STELLA MICHELIN.

MALDARELLA 6: Sarà il peso della 9 di Dante ma la corsa è imbrigliata, come avesse il carretto delle granite a rimorchio. Però degli assist è il re indiscusso e oltre a far rifiatare la squadra si prodiga anche nelle coperture su tutte le loro uscite. A poco a poco che si addentra negli Joga sta scoprendo la povertà, quella vera…e il decalogo ogni settimana si aggiunge di una voce: deve lavarsi la maglia, pagare la quota campo, raccogliere i cioppi di peluria a terra mentre China e Nik radono i clienti…CHI ME LO HA FATTO FARE.

AVVERSARI 6,5: Ormai abbiamo imparato che le classifiche sono carta straccia, ogni team titolato o meno fa il suo, e Nuova Servizi, giovane e con un paio di ottimi elementi è brava a fiutare subito i nostri inciampi e inizia a crederci a più non posso. Alla fine, anche se hanno perso, quasi festeggiano...ma ci sta, perché hanno giocato ogni istante con il giusto piglio e da squadra.

ATMOSFERA 6,5: Qualcuno c’è ma non si scalda, un pubblico imborghesito che viene più per la 7 di Arla o la 9 di Piddu che per il tifo da stadio. A proposito di borghesia, pronto a tornare operativo, poi arriva pure l’Arfo, a metà partita come faceva l’Avvocato…maglioncino, camicia e barba sfatta, Marchionne style. Però in pizzeria una salamino e origano lo certifica come uno del pueblo, mi sarei aspettato una zucca e antilope a fine cottura, minimo…

L’EVENTO: Arriva l’arbitro e non l’ho mai visto (strano); poco male penso, viva una ventata di novità (poi scopro che la ventata aveva più il sapore del soffritto di nonna ma vabbé). Subito si qualifica, sono del Csi di Parma…sapete noi abbiamo altre regole…e la fa lunga, nel mentre penso “e se veniva dall’Australia?” chissà che regole diverse ci saranno mai da qui a Parma, suvvia. Poi quando inizia a parlarci di cartellino azzurro il mio ego si ridimensiona, ma come giocano a calcetto oltre Vernasca, azzurro??! Meno male che al termine di uno spiegone infinito conclude con tono rassicurante “ma tanto usiamo le regole di Piacenza è…”, epico.


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