venerdì 17 febbraio 2023

JOGA MALITO - MASSIMILIANO AL MARINGON 6 - 2


Again. Arriva anche la quinta vittoria di fila per i diavoli, una prova di forza contro una delle migliori squadre del campionato che va a certificare un secondo scorcio di campionato, il nostro, fatto di soli alti, come una squadra di basket.

I “falegnami” che prima della gara distavano da noi solo tre punti si sono dovuti arrendere allo strapotere Joga;  fin da subito ci siamo impadroniti del campo imponendo il ritmo di gioco e creando tante  ma davvero tante palle gol . Vincere è un po’ l’antidoto a ogni male ma anche volendo gettare benzina sul fuoco come un fireman è impossibile non notare la crescita di questa squadra, sotto tutti gli aspetti, che spaziano dalla concentrazione pre-gara (ah il torello…) alle cene post match che sembrano le abbuffate nella Sala Grande di Hogwarts.

Ora, con il completamento dei recuperi e a soli cinquanta minuti dalla fine della stagione (poi ci sono i playoff), possiamo iniziare a guardare a fondo valle dopo la lunga scalata: siamo secondi in solitaria e con lo zaino pieno di rimpianti per quei due-tre punti gettati letteralmente al vento. Ma poco male, i passaggi a vuoto sono stati i nostri pesi, oh issa, e adesso la affronteremo da palestrati e coi bicipiti a vista.

Ieri molto bene, si trattava di una sfida d’alta quota e l’abbiamo fatta sembrare semplice (anche se non la era). Merito di un pressing iniziale che ha tolto l’ossigeno agli ospiti e di una compattezza, anche difensiva, che ci ha permesso di limitare molto le loro scorribande. Primi minuti di fuoco e immediato vantaggio sul binario Arla-Cesco: sponda del primo e tocco morbido del secondo, una bellezza. In sequenza arrivano le altre reti, fino al parziale di quattro a zero…e potrebbero essere decisamente di più: ci fermano una carrellata di pali, traverse e errori di mira. Insolito protagonista un ciclopico Piddu, tanto bravo a procurarsi lo spazio per il tiro tanto scalognato nelle conclusioni. Poteva arrabbiarsi come Blanco, incupirsi o diventare egoista….niente di tutto questo, da vero pugile incassa e ci riprova, con un sorriso Mentadent che solo chi paga la bolletta meno cara d’Italia può esibire.

Ema dietro è uno sceriffo e non lascia passare nulla, così anche nella ripresa controlliamo la gara, pur abbassando l’intensità, e incrementiamo il vantaggio (5-0). Scritta così sembra una cavalcata trionfale, 1234 come una password del Bove. In realtà gli avversari oppongono buone individualità e restano attaccati alla partita riuscendo a infrangere l’imbattibilità di Simo. Nel finale, la sesta marcatura Joga con un assolo di Mux e il loro gol della bandiera, anticamera di un vogliamoci bene collettivo al triplice fischio…avversari si, ma già amici…e un po' invidiati per quel main sponsor così provincialotto che tuttavia trasuda di cene Pragate…pardon pagate.. e quant’altro.

Comicissimo poi il siparietto finale con il Capitan Mux che si teneva in serbo la domanda dal battesimo…”sei tu il Maringon?” puntando dritto il più brizzolato degli avversari, con quell’aria da Geppetto che nemmeno la Disney l’avrebbe reso meglio. Alla risposta “Ehm no..” ci è rimasto d’un male che nemmeno la vista delle acciughe che si facevano largo tra i peperoni della pizza Mussi.


 STILO 6,5: Sempre presente, anche quando difendiamo con ordine, anche quando non li facciamo tirare da ogni spigolo. Un paio di parate, anche se su conclusioni dalla distanza sono da capogiro, mentre a voler trovare il pelo sulla testa del Sile, è deboluccia la mano che devia ma non abbastanza il tiro a incrociare sul primo gol. In pizzeria ci fa vedere la Juve sul telefono, un 43 pollici adatto alle tavolate numerose, SMART. 

MENTO 7,5: Quando gioca con questa testa non teme confronti, diffidate dalle imitazioni. Attacca e difende con una facilità disarmante e se la squadra gli copre le spalle il suo tiro è una sentenza dietro l’altra, Berlusconi. Mi piace definirlo il Piero Pelù dei difensori, resta sempre rock anche se tra pochi giorni fa trent’anni, TRAGUARDO. 

ORSI 6,5: Da una certa stabilità, nel senso che una volta in campo si azzera il turnover e la squadra vuoi o non vuoi resta quella, sempre uguale come i Cugini di Campagna. Ma in campo, anche se la partita è ormai in rigor mortis, fa il suo, i due gol arrivano ma senza colpe specifiche. “Coach”…da San Valentino che ci penso: è un’ apostrofo rosa tra le parole Ex e Calciatore, VERITA’. 

CREMONA 6,5: Un buon Cremo, sempre sul pezzo nella corsa e nelle coperture. Per lui il siparietto è tutto arbitrale: arriva dopo e per l’arbitro questo fuori programma è di difficile gestione. Il Cremona arriva dopo…fa sì con la testa ma all’appello eccolo che lo chiama…Cremona?? ero incredulo, GRAN CANYON. 

LIN 7: Ho preso una decisione, se la montagna non va a Maometto…dalla prossima cambiamo noi le maglie così può tenersi la 99, già ci litigano gli Usa coi cinesi non ho voglia di mettermi in mezzo. In campo è il solito razziatore di palloni, mai una giocata banale, mai un eccesso di stile fine a se stesso, CREAM. 

GIORDANO 7-: Protagonista indiscusso dei primi minuti, i suoi tagli fanno male come quelli di un rasoio affilato, sulla sponda di Arla la appoggia con la delicatezza di una sfogliatella per l’uno a zero Joga. Sfortunato quando si fa saltare sul primo dei due gol ma è un pezzo di bravura del loro attaccante più che disattenzione sua. E’ l’unico atleta europeo in corsa per tutte le competizioni: pensate che nell’anno solare potrebbe vincere lo scudetto con il Napoli, con Fiamma e con noi…SAN GENNARO.

 FERRARI 6,5: Visibile la sua paura di farsi ancora male, in aggiunta dall’hackerata in poi non si fida più di nessuno, anche all’appello diffida nel fornire le sue generalità al direttore di gara…metti che... Per esorcizzare la jella (o per assicurarmi la sua quota campo) la tentazione è quella di fargliela giocare tutta e Dio, ma un pezzo d’argenteria come “12 Password Bove” va centellinato come un buon vinello d’annata, BAROLO. 

MUSSI 7: Indistruttibile, primo per intensità e voglia ossessiva e compulsiva di fare a pezzi la partita, Dexter. I gol uniscono i puntini di una stagione al top ma seguono a ruota i suoi discorsi pre-partita: siamo forti anche noi… e la giornata parte carica come nelle pubblicità Mulino Bianco, KINDER BRIOCHES. 

ARLANDINI 6,5: Dominante, non ho visto una squadra capace di contenerlo fisicamente. Il Lukaku bianco è più a suo agio da assist-man che da finalizzatore e infatti nella ripresa si unisce alla fiera del gol mancato (ma di pochissimo..) fino a stirarsi come un istrice in autostrada. Non poteva essere di compagnia e con l’umore alle stelle ma non manca lo stesso alla pizzata (che poi per lui è una birretta e vado), altro da aggiungere vostro onore? BIG-ARL.

MALDARELLA 6,5: Comincia con una traversa spappolata come un avocado maturo e prosegue con giocate da palcoscenico superiore. Il gol non arriva ma fino al tortino al cioccolato della Pepa lo guardavo comunque con gli occhi dell'ammore già pregustando la next season. Poi lo vedo flirtare con il Mister del Baracca e lì capisco che devo godermi ogni singolo "coach" di approvazione da qui alla fine, LACRIMUCCIA.

AVVERSARI 6: In campo con ordine ma con poca "cazzimma", però la partita è bella e loro sono sportivi all'ennesima potenza. Secondo me gli mancava pure qualcuno, ieri diverse tacche sotto ma il loro cammino in campionato era stato quasi pari al nostro. Meritano i playoff, anche solo per il savoir faire.

ATMOSFERA 6+: Poco seguito nonostante prezzi popolari alla Bayern Monaco, però ci sono gli abbonati, che non mancano mai da Dullo a Aldo, che più che abbonato è obbligato. Sperare negli spalti pieni vorrebbe dire avere molti infortunati, quindi non spero.

L'EVENTO: Eravamo in cerchio in attesa di fare l'appello, mi giro e accanto a me un cinese, un pugliese e un napoletano...sembra l'inizio di una barzelletta. E poi un siciliano, un calabrese...va da sè che spesso le tre cose che ci diciamo prima degli incontri le recepisce solo l'Arla che oltre la Lidl di Fiore penso non sia andato.


 

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