martedì 7 febbraio 2023

SPECIAL TEAM - JOGA MALITO 4 - 7


Bad Guys. Importante vittoria esterna per i diavoli, capaci di superare uno dei team più in forma del campionato imponendosi con una prova autoritaria e di carattere. Punti di taglio purissimo che valgono il poker di successi consecutivi e che ci consentono di restare nelle primissime posizioni; oltre a questo però c’è tutto il peso di un crocevia fondamentale superato con una prestazione convincente, muscolare, uno Joga ben al di sopra delle ultime sbiadite apparizioni.

Merito dei ragazzi è quello di essere sempre sul pezzo, di fiutare pericoli e insidie; disinnescare ogni trappola nascosta tra le pieghe di una gara su un campo largo come un foglio A4 contro uno Special Team vero rullo compressore da gennaio in poi. Ma ieri sera, nonostante la forza di un avversario all’arrembaggio per accaparrarsi un posto tra le prime otto, Joga superior come le stanze negli hotel di lusso.

I complimenti vanno bene (li meritano tutti, anche di più chi ieri non ha messo piede in campo…) ma mettiamoli subito da parte, il livello visto lunedì deve diventare il nostro standard, il punto di partenza per il futuro, indietro non si torna….il contrario dei capelli di Dante.

La partita è stata un concentrato di emozioni, noi subito padroni della situazione ma rispettosi di un avversario esperto e pronto a colpire di rimessa. Le occasioni non si contano (aiutate anche dalle dimensioni del terreno di gioco) e sono quasi tutte le nostre, ma il loro portiere conferma tutto il suo blasone respingendo l’impossibile. Arla riesce a batterlo ma una beffarda punizione annulla lo scarto e questa danza prosegue anche dopo, noi ancora avanti e loro che ci riprendono sfruttando un pasticcio difensivo. Nel mezzo una mole di gioco enorme: siamo attenti alle posizioni, propensi al sacrificio, forse poco concreti là davanti ma la porta è stregata, come sotto incantesimo.

Dall’ inizio della ripresa le sensazioni si fanno sempre più positive. Non abbassiamo mai il ritmo e l’impressione da bordocampo è quella che gli avversari, bravi ma statici, possano prima o poi rallentare. In altre due occasioni riusciamo ad allungare ma ci riprendono e le parate a getto continuo del loro portiere sembrano ributtarli in piedi ogni volta che sono a un passo dal baratro.

Ma quando il China, con una maglia da bancarella fuori San Siro, prova la conclusione ecco che i guanti del loro goalkeeper, visibilmente strofinati su e giù per tutta sera, perdono anche l’ultimo briciolo di grip e la palla si insacca…siamo sopra. La gestiamo bene, senza ansie, senza timori, e prima una doppietta di Cesco, poi il sigillo di Piddu mi mandano più in orbita di Samantha Cristoforetti.

I padroni di casa  non ci stanno, nel senso che vanno in corto circuito. La partita era stata corretta ma uno di loro eccede nelle proteste, talmente tanto da svegliare un arbitro con lo stesso desiderio di una serata movimentata di un pigiama a righe. E nell’eccesso, arriva il cartellino rosso. Non faccio nemmeno in tempo a pensare (tra me e me) “cosa vuoi l’applauso?”, che alle mie spalle  i Cip e Ciop con le forbici lo fanno sul serio… come quando atterra un Ryanair. Ne nasce un parapiglia, anche a partita finita, che prosegue senza senso anche dopo (chiedo scusa ma non trovavo le chiavi dello stanzino) con il paciere del gol Arla che dava ragione un po' a tutti e con l’ Arfo intento a non perdere voti che dava ragione solo a loro, rinnegando i suoi compagni di abbuffate after match.

Bello… e così ancora più bello. Ma guai a fermarsi, il volo è appena decollato e per arrivare all’applauso mancano ancora mille turbolenze, quindi allacciamo le cinture.

 

STILO 7: Non farà un decimo delle parate del suo collega, ma quando conta, nei momenti che se prendi gol magari la perdi, il Simo c’è. Piccolo aneddoto: dopo ogni partita lamenta ogni tipo di reumatismo, stavolta non alzava un braccio. Peccato che al brindisi venga smascherato e già inebriato dalla sua coca zero si dimentichi totalmente del malanno e il calice più alto sia proprio il suo, KANPAI. 

MENTO 7,5: Che partita. Nei primi venti minuti è una furia, attacca e difende che sembra di aver messo dentro cinque Ema ( è anche matematica, mettendone cinque uno che torna ci sarà dai..). Il secondo gol non lo scompone, resetta i cattivi pensieri e gioca con l’animo del guerriero anche la ripresa, LION KING. 

VENEZIANI 7: Non sbaglia un appoggio, al Vene affiderei le password dei miei conti, cosa che invece con il Bove non potrei mai fare…beh comunque ordinato, illuminante, anche duro nei contrasti quando serve. Nel caos finale ho cercato di proteggerlo come un animalista cercherebbe di difendere un panda rosso, SPECIE PROTETTA. 

MUSSI 7: Si va in battaglia con il nostro generale trafitto da una freccia nemica, basta un colpo di tosse (dicono i medici). Per esorcizzare la paura Mux titolare e come al solito si viene ripagati, cashback. Il suo tiro è sempre una minaccia costante, quasi quanto le sue ordinazioni in pizzeria, chiederebbe una Mussi anche a Sorbillo, MARTELLO. 

ARLANDINI 7,5: Sia davanti che dietro li manda tutti a scuola, fosse la Famiglia Addams sarebbe Lunedì. La campanella del gol suona sempre all’ inizio dell’ora, ed è la rete che rompe il ghiaccio dell’equilibrio. Anche dietro tanta roba, inoltre è abile paroliere nel calmare gli animi sui titoli di coda, VALERIANA. 

LIN 7+: Oh con quel movimento rapido di gambe lì, è inafferrabile, come le cryptovalute. Molto bene nelle coperture ma è il gol che lo erge a protagonista della serata: ci prova una volta e ci riesce subito, gli consiglio caldamente di usare il preservativo. Infine, soni disposto a prendergli una donna delle pulizie, stipendiata Joga, che gli lavi la divisa settimanalmente però devo ammettere che la n. 99 gli dona poteri oscuri e incontrollabili, HALLY POTTER. 

GIORDANO 7,5: Contento dei suoi gol quasi fossero i miei (sono arrivato al punto che mi tocca sognare quelli degli altri..) e strafelice di averlo riportato a vestire Joga. La sua prestazione…un babà napoletano: prima il dolce di un primo tempo a tutto campo, poi arriva la botta di liquore che manda tutti a nanna un po' stonati, TAGLIAGOLE. 

MALDARELLA 7+: Il toro lo prende per le corna e lo giustizia lui, la folla applaude (eddai..) il matador che l’ha conquistata. Prima tanto lavoro di sacrificio, sponde e assist…si vede che mastica calcio a cinque come un lama andino. Sarà la mia ombra quando andrò alla ricerca di sponsor: ha un contratto di gas e luce che più consuma e più lo pagano, ieri in pizzeria gli hanno fatto un accredito…e così ha l’ultimo Iphone e io no, BRIATORE. 

AVVERSARI 6,5: Buona squadra, credo non fossero sempre presenti tutti come ieri, altrimenti fatico a non immaginarli in poltrona nelle prime otto. In campo che si scaldino gli animi di una partita sentita ci sta e lì tutto deve finire. Il portiere, ma già si sapeva, uno dei più forti di tutte le leghe. 

ATMOSFERA 7: Temevamo il monolocale Bellotta e la spinta di una squadra che volava sulle ali dell’entusiasmo. Bravi noi a domare la “bestia”, meriteremmo un applauso ma non so se è il caso. Quando dico bravi penso anche al Sile, all’Arfo, al Nik, pronti a entrare tanto quanto a incitare i compagni dopo ogni giocata che quasi sembravamo in casa noi. 

L’EVENTO: Noi abbiamo una panchina lunga ma gli altri avevano più dirigenti del Milan. E tutti pronti a dare lezioni di vita. Se uno dei nostri sbaglia (era evitabile il clap clap) please, ci pensiamo noi a chi sgarra. Che il vice del vice del vice, che per sottrazione non conta una cippa, si avvicini alla panchina per flambare la serata, non mi va troppo giù. Ma con la vittoria in tasca  possono dire e fare quello che vogliono, anche le imboscate…adieu come dicono a Parigi.


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