lunedì 27 febbraio 2023

30 EMA - LE PAGELLE

 

IL GIRO PIZZA 6+: Me lo ricordavo un pelo più svelto, nel mentre che attendevo una zucchine e zafferano dopo la pigrizia di una margherita al buon Dante sono caduti e ricresciuti i capelli tre volte. La torta del festeggiato è arrivata assieme alla patente del figlio di Simo, per risparmiare sui costi di pasticceria l’hanno condivisa, ALL-IN.

ZAZA (LO SHOWMAN) 7: Mestierante navigatissimo del karaoke, spulcia gag e battute anni 90 da denuncia, ma sa come coinvolgere la folla… glielo riconosco. Tra l’altro quando si lanciava in scatto su quella scalinata (e in una sera sarà capitato 7-8 volte…) ero tentato di metterlo sotto contratto, uno più uno meno, NUOVO ACQUISTO.

EMA (IL FESTEGGIATO) 7,5: Camicia a quadri come una pubblicità dell’Alpenliebe e look talmente fresco che non immagineresti mai che ha quasi trent’anni, un figlio ed è già mezzo sordo (Ema tornaaa...). Mi fa volare perché arriva al locale ed è già incazzato, come fosse un big match: i tavoli tondi stile matrimonio casertano e la lentezza del giropizza gli fanno uscire epiteti più  irripetibili di un gol di Ale, AUGURI.

FIGLIO DI EMA (TALE PADRE) 7,5: Capisci che è sangue del suo sangue al primo sguardo. Come? Lo lasci sgattaiolare in sala e parte ad esplorare senza fare ritorno…memorabile quando si mangia tutte le more sulla torta in attesa che Ema finisse le foto di rito, GOCCIA D’ACQUA.

I TRE TENORI (IL VOLO) 8: Il trio delle meraviglie in campo Mux-Arla-Ema si ripete anche alla consolle, dove la prova canora ricalca le loro gesta in campionato. Ho notato che: Arla canta bene ma impugna il mic come una racchetta da padel, Ema non è Mengoni ma comunque ci mette pathos e piace tanto alle milf quanto alle teen e Mussi ha la mimica facciale dei cantautori che soffrono, anche fosse stato in playback come il Festivalbar sarebbe stato credibile, APPLAUSI.

MUSSI (L’ IMPRENDITORE) 7+: Tra un Ligabue e un Battisti cerca di imporre come una multinazionale la sua leggendaria pizza Mussi, vorrebbe farla mettere nel menù anche in un posto che non ha il menù...chapeau. Fantastico quando dopo una mezzora buona dall’ ultima fetta vede arrivare un tagliere e pensa di sbancare. Invece è il turno delle acciughe, il suo demone più grande, POLTERGEIST.

LA CAMERIERA (L’INSOLENZA) 5,5: La scena è più o meno questa. La serata è tarda e non girando il cubo verde le cameriere sono istruite per la fatidica domanda “quale vi faccio fare dalla cucina?” come a dire, giù l’ultima e poi fuori dalle palle. Mux sbuca da un cespuglio come un maniaco seriale al parco Lambro ed elenca senza dimenticanze tutto ciò che una Mussi dovrebbe avere.  Ecco che la cameriera fa la cazzata. Con aria incerta esclama “ok, ma la mangiate poi?” mettendo in dubbio l’esistenza di una razza (di pizza) superiore. Che poi, se ho mangiato una tonno e limone che sgrassava come il wc net…su corri in cucina e porta la comanda, HOP HOP.

STILO (IL LIRICO) 7,5: Dai, tutto troppo poco… il giro pizza a confronto del suo sembra la mensa dei poveri e in lizza con  gli altri cantanti del talent di Zaza luì è un Maneskin. Però sarà bello vederlo in duetto con Arla, l’unico che ha venduto più dischi di lui, RESTA UMILE.

BOSELLI (L’ACCASATO) 6,5: La prima oretta la passa al setaccio del Pres a giustificarsi per la buca di giovedì (dovevo chiudere una rete metallica) e a rispondere alle domande sul suo cuoio capelluto rifoderato da poco. Poi, intuito che il giro pizza arranca, inaugura un solitario (e non a listino) giro birra, in attesa del suo must…la pizza kebap. Buona occasione per il Pres che tenta di estorcere una sponsorizzata alla fidanzata di un Dante ormai in dormiveglia, SETE CHIMICA.

ORSI  (IL POLEMICO) 6,5: Dopo 19 bigliettoni per una pasta al pomodoro giovedì, avrebbe apprezzato questo giropizza anche se arrivavano al tavolo delle fette di cartone con un po' di mozzarella dell’Eurospin sopra. Si prende la contro-sgridata del festeggiato Ema per la sera prima “figa dici a me, ma facevi il pivot…”, CI STA.

ARLANDINI (IL LONGO) 7: Per lui la cena si esaurisce alla marinara, poi viste le sue intolleranze (a parte che tra una fetta e quella dopo poteva pure guarirci…) si dedica ad organizzare padel e cantare su ogni base dalla tamarra a quella che fa atmosfera. Inizia a cantare come “il lungo” credo per l’altezza…e finisce la serata storpiato come “il Longo”, TELEFONO SENZA FILI.

GIORDANO (L’ESILIATO) 7-: Arriva un po' dopo, sbaglia seduta e subito si accorge che c’è un tavolo Joga che lo aspetta. Viene a scusarsi ma il Pres, che non si fida nemmeno della sua ombra sul muro, corre all’altro tavolo per vedere che non ci fosse il cartellino “Riservato Fiamma”. Perdonato, perché come me sta al Karaoke come le carte da briscola stanno al ramino…quando Zaza gli ha allungato il microfono per intonare “o surdato ‘nnammurato” si è finto altoatesino, SPECK E FRIARIELLI.


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