martedì 19 dicembre 2023

FARE CASA - JOGA MALITO 1 - 7

 


A Natale puoi. Diavolo ancora vincente nell’ ultima trasferta dell’ anno solare e altri tre punti da mettere sotto l’albero, contro un discreto Fare Casa. La gara, nonostante lo stacco in graduatoria, si presentava insidiosa su un campo che in passato spesso ci aveva messo in difficoltà; bravi i ragazzi a rendere tutto semplice con una prestazione concreta, non scintillante sotto il profilo del gioco, ma grintosa e convincente. Vincere non è mai scontato, contro nessun team, chi lo sostiene non ha mai vinto… neanche al biliardino in spiaggia.

Con l’anno nuovo verranno gli scontri importanti, oh se arriveranno, specialmente nella seconda fase del torneo si alzerà non poco l’asticella di difficoltà, ma questo Joga è squadra, ieri è arrivata la nona di fila, con una consapevolezza che fa ben sperare. Nona che sembrava una tredicesima (del Bove) per quanto gratifichi il periodo: una marcia incontrastata, fatta di soli successi, ancora immacolate le caselle dei pareggi e delle sconfitte.

L’anticipo del lunedì parte, un po' a sorpresa, con i padroni di casa a spingere e a creare le primissime occasioni da rete, ma è un lampo estivo perché una doppietta di uno spietato Mux indirizza subito il match. Siamo in vantaggio ma la verve dei locali spesso sollecita i guantoni del Simo ed anche le imprecazioni di Ema non tardano ad arrivare: in un paio di occasioni ha sbrogliato dei pericolosi due contro uno, invalicabile il nostro Paperon de Paperoni del formaggio grattugiato.

Il tris del China aumenta le distanze con i rivali che man mano che passa il tempo trovano sempre meno soluzioni ed energie per opporre resistenza. Noi invece siamo carichi di munizioni, Arla ultimo sembra una spacconata del coach ma in realtà è per sfoltire i cambi davanti: da Bove a Cesco, passando per il Nik, tutti sono in splendida forma e mettono in mostra gli attributi come Zulù attorno al fuoco. Il primo tempo si chiude 4-0 e l’inerzia della partita è tutta a favore dei diavoli.

Passano pochi minuti infatti e un beffardo autogol spiana la strada alla goleada Joga, puntellata con l’ennesimo scalpo del capitano e la prima gioia serale del coiffeur del gol, Leppini. I minuti che restano e che separano la truppa da carboidrati e grassi saturi sono comunque pregni di episodi. Una traversa del Bove a porta sguarnita che diventa subito meme (qualcuno giura di averlo visto circolare che stavamo ancora giocando..), Mux che per mantenere la nostra porta inviolata si fa tutto il campo e va a deviare una loro conclusione a botta sicura…senza quel taglio aereodinamico del suo barber-shop di fiducia non so se ci sarebbe arrivato con quella velocità da Supercar.

Alla fine il gol della bandiera arriva lo stesso (meritato dai) ma non rovina in nessun modo le feste Joga. La cena di fine anno è in cantiere e se supereremo i sondaggi molesti di Ema sugli antipastini sarà un altro successone. Sfide per cuori impavidi ci attendono ma adesso tiriamo il fiato e godiamoci il momento.

STILO 7+: Alza una saracinesca invisibile ed il divieto d’accesso viene violato solo sul finale quando, sugli sviluppi di un corner, una voce fuoricampo ha gridato “ va la bionda che era negli spogliatoi..” e tutti si sono voltati come un campo di girasoli. Nel primo tempo calo di zuccheri per il Pres: urtato rimane a terra con grida che ho udito solo nello “Squalo” di Spielberg, JAWS.

MENTO 7: Pattuglia la zona con ferocia, chi pensava che si fosse addolcito accettando di buon grado il Mc, è fuori pista. Bravo ad opporsi a un paio di contropiedi che potevano sottigliare il vantaggio nel primo tempo. Capitolo cena: lui non si piega ai poteri forti, è così che ha scalato posizioni e ora è manager di se stesso, ELON. 

ORSI 6+: Convincente, la partita era un frutto ormai spolpato ma per lui, rimasto nell’armadio come un Moncler a giugno, ogni scampolo giocato è frescume. Qualche buona chiusura e un’ assist per Nik (mancato) pesano più del gol preso, dove si fa carbonizzare, MARSHMALLOW.

CREMONA 6,5: Se la squadra tiene dietro e allunga il passo davanti (nonostante gli errori sottoporta) è anche grazie alle fatiche di gente come il Cremo, raramente in copertina ma spesso insostituibile. Siamo a fine anno e le batterie sono in esaurimento, questo è un dato di fatto, però due buoni spezzoni. Memorabile quando sotto le orecchie tese della donna finge di conoscere solo un Mc, ignorando quello, ben più famoso, con le donnine in bella mostra, TUTTOCITTA’.

ARLANDINI 6,5: Per una sera, ma che resti un’eccezione, ho rinunciato all’ ipocondriaco del gol davanti, calamita umana di palloni alti, per metterlo nel retrobottega come un artigiano. Trova sempre l’ anticipo, detta i tempi di gioco, mai in difficoltà…solo i derivati del latte lo spaventano, VADE RETRO.

LEPPINI 7: Urticante come uno spray al peperoncino, veleggia con la sua corsa felpata creando sempre scompiglio sulla trequarti. Il gol è una genialata…la tiro di qua, no di là…sembrava il gioco delle tre carte. Il complice? L’amico di malefatte Bove, che lo ringrazia per l’assist con gli occhi dell’amore libero, NO WAR.

LIN 6,5: In cinese sa dire solo “caxxo vuoi”, imparato giusto per fronteggiare gli universitari, però ha la scritta “made in china” sul coppino, come i giocattoli, te lo assicuro bimbetto. Segna un gol ma va subito a corto di energie, una settimana di cene hanno ingolfato anche le due gambette più leste della provincia, FIATO CORTO.

FERRARI 6,5: Ho contato 56 colpi di tacco mal riusciti, l’unica volta che davanti alla porta vuota aveva un quarto d’ora per accomodarsela, ordinare al Mc, e colpire di tacco...ecco che cannella come un fabbro, mistero alla Carlo Lucarelli. Ma suvvia “a Natale siamo tutti più Bove..” e quindi un sei e mezzo di beneficenza, come un pandoro della Ferragni. Digiuno post partita carico di significato: solo la sofferenza migliora i migliori, TIBET.

MUSSI 7+: La uccide con una doppietta iniziale, lui che giovedì camminava come un reduce di guerra…ma la sua immagine profilo è quel salvataggio disperato nella ripresa, quando rimonta un avversario lanciato a rete stoppandolo stile NBA. I ragazzi lo seguono come adepti di una setta, dice bortellina e tutti, anche chi ha il sangue mischiato all’nduia e non distinguerebbe un anolino da un panzerotto, lo seguono in battaglia, CAPOBRANCO.

GIORDANO 7: Basterebbe l'assist no-look nell'azione che porta al secondo gol per capire quanto "o sole mio" sia pedina fondamentale per le mire espansionistiche della seconda parte di stagione. Ottimo anche il resto dell' incontro anche se non trova la via della rete, in quanto a freddezza un termosifone acceso. Rinuncia al fast food per codice d'onore, VOMERO.

AVVERSARI 6-: Mi piace come team, non rinunciano mai a giocarsela, loro ci provano e al bando i tatticismi. La partita si incanala quasi subito a sfavore ma cercano di rispondere ai colpi senza mai tirare i remi in barca. Mezzo voto in meno per quello coi pantaloncini blu coraggio...stonava come un clacson guasto.

ATMOSFERA 5,5:Il Poli è sempre più fatiscente, adesso si è aggiunta un'impalcatura che sembra provvisoria ma che fidatevi invecchierà con quel parquet verde muschio lì. In compenso sembra di fare le docce a Dubai, tutte lucine e hi-tech...il Simo voleva portarsene a casa una.

L'EVENTO: Il dopocena era scritto, il Mc lanciava panini gratis alle auto in sosta e spendere poco era il diktat nel periodo imballato delle cene. Tutti contenti tranne lo scugnizzo Cesco al quale giustamente avevamo promesso una pizza come si deve. Ogni volta che pronunciava la parola "Spaccanapoli" un tirolese ci lasciava, ma noi non abbiamo ceduto, prima il bilancio e poi i sentimenti.



 

Nessun commento:

Posta un commento