venerdì 15 dicembre 2023

JOGA MALITO - GSO SAN ROCCO 7 - 1

 


Hungry. Gli Joga fanno otto di fila e si aggiudicano il testacoda contro San Rocco dopo una prestazione poco brillante anche se il risultato non è mai stato in discussione. Contava vincerla e proseguire la corsa in una serata che forse inconsciamente avevamo battezzato come una formalità, quasi una seccatura… non dovrà ricapitare. Ci siamo allenati bene e i discorsi nello spogliatoio erano quelli giusti ma già dal torello non serviva un occhio esperto per vedere che non eravamo il solito mix di fame e concentrazione.

Vuoi qualche assenza, mettici il ritmo piuttosto compassato di una partita a senso unico, il primo tempo è stato un brodino tiepido: noi abbiamo firmato la pratica e blindato il risultato (4-1) ma a fare bella figura sono stati soprattutto i nostri rivali che, tutti ammassati dietro ci lasciavano giocare ma raddoppiavano e chiudevano ogni spazio dalla trequarti in poi. Avremmo dovuto farla girare con pazienza, farli uscire, invece li abbiamo assediati mitragliando da ogni spigolo senza quasi mai cercare la triangolazione o il passaggio smarcante.

Ecco, chiariamo subito, l’equilibrio è un’ altra favola e non sta in questo libro, dico solo che non è stata la gara dell’andata dove mancavano solo i gol dei portieri. Loro ultimi ancora inchiodati a zero punti hanno tenuto il passo, facendosi sentire anche con qualche calcione ben assestato all’occorrenza.

E se la prima frazione non è stata tutta lustrini e paillettes, il secondo tempo è stato ancora più pigro, a risparmio energetico come l’Iphone col 2% di batteria. Sotto gli occhi di Cina e Bove, in castigo in tribuna, si è ammirato un diavolo piccolo piccolo che si è trascinato i piedi fino al triplice fischio, segnando altre tre reti con un azzoppato Mussi che proprio non voleva arrendersi alla potenza della maledizione proferita dall’amico di Arla. Il loro portiere ha miracolato parecchio ancorando il risultato a proporzioni accettabili ma potevamo fare di meglio, senza innervosirci alla prima giocata non perfetta. Nell’arco di un campionato, ci stanno anche serate meno cool, specialmente contro avversari in trincea e un po' arruffoni; anzi meglio un colpo di tosse adesso che una bronchite a marzo, quando conterà….a patto che non si ripeta.

Abbiamo così tante cose di cui preoccuparci (incluso capire cosa c’è dentro in quella salsina formaggiosa e rancida degli ultimi panini..) che pensare se verranno su gli avversari….davvero non serve, ci ha tolto energie per nulla.

Manca ancora una battaglia prima delle feste e della pausa natalizia, obbligo di vittoria o la slitta di Babbo Natale la rimando indietro con tutti i pacchetti già infiocchettati: niente stomaco d’acciaio inox per Arla, niente biglietti solo andata per Praga (Ema), nessun gadget inutile e tecnologico per Simo. Si, il Pres legge anche le vostre letterine…


PIACENTI 7: Esordio dal primo minuto, senza impacci come se finora le avesse giocate tutte. Attento e molleggiato deve compiere più uscite che vere e proprie parate anche perché si giocava all’arrembaggio e loro abusavano di lanci lunghi. L’assist per capitan Mux vale mezzo voto in più, sul gol la sfera gli sfugge ma chi si addormenta è il suo più vecchio compagno di merende, MAIGNAN.

STILO 6,5: A colpo d’occhio sembrava di avere la panchina lunga come al solito perché il Simo, con la sua stazza, la occupava tutta…mossa di marketing studiata e fatemi dire, ben realizzata. In campo mantiene la porta inviolata ipnotizzando rivali e deviazioni (Ale ehm..). In pizzeria ha mangiato: pizza, panino, pokè, dolce, due cameriere, Mauro…ma ha preso una coca zero, DIET.

MENTO 6,5: Anche se una partita sonnolenta è contagiosa non si prende il virus della sgroppata, sale…segna anche un gol, ma sempre con un occhio al mazzo e uno all’avversario, come un pokerista esperto. Nel secondo è meno esplosivo, come tutti. Prova a convincere la truppa che la cena si poteva fare “da Giovanni”, ormai ha preso così tanti aumenti che o i posti hanno le stelline Michelin sull’ insegna o valgono La Caritas, BORGHESE.

ORSI 6+: Ok non avere vent’anni però sul gol incassato si ingessa come un completo della Mala e si fa anticipare…peccato, è l’unica macchiolina di una prestazione pulita, gagliarda, in controtendenza con il trend collettivo, soprattutto nella ripresa. Se abbiamo la difesa meno trafitta del campionato il merito è anche dei rincalzi, sempre pronti alla lotta, RUGANI.

CREMONA 6: La caviglia un po' in disordine e la partita in discesa gli mettono un freno, la sua solita spinta incessante è meno dirompente, poi gli spazi non sono tanti e il Cremo soffre gli affollamenti (giocherebbe con la mascherina lui). Il folletto non si tira mai indietro però…anche se non è al 100% stringe i denti, da generazioni, WEASLEY.

LEPPINI 6,5: Come un rapace ha il merito di avventarsi su una palla persa e di toccarla in rete, il gol che serviva per sbloccare i diavoli dal torpore dei primi minuti. Si da sempre tanto da fare, anche coi rientri, a volte perde lucidità e rallenta un pelo la manovra ma è difficile che sbagli un passaggio. Da quando si è smarcato dal clan dei “biondini” Backstreet Boys  non l’ho più visto battere in ritirata verso la panca come se gli scappasse pipì: lo noto di meno io o ha aumentato la sua stamina ed è pronto per giocarsela tutta? MISTERIOSO.

MUSSI 7: Volevo scrivere che il capitano non ne stecca una, ma stavolta la “stecca” è arrivata ed è dolorosissima…oh raga quell’anatema è imbattibile. Con un poker di reti in campo, per dirla alla X-Factor, è “Il Solito Mussy”. Bene anche in pizzeria quando ordina una birra tra orde di coca-cola e limoni di cartongesso, MONACO DI BAVIERA.

ARLANDINI 6,5: Ha giocato in qualsiasi campo della provincia e in qualsiasi condizione, anche senza un’ unghia narrano i cantastorie. Un gol e tanta densità, rientrando, forse anche troppo, nei ricami di una partita molto statica. Quando, prima del match, ha detto “prendo solo del riso basmati e poi scappo…” sapevo che avrebbe chiuso il locale, sudando olio di semi di girasole, PUNK.

AVVERSARI 6+: Bella riscossa. Troppo soffici all’andata, molto meno ieri onorando l’impegno di una trasferta che molti avevano dato per poco probabile. Al cospetto, attualmente, della prima della classe non sfigurano anche se la partita non è mai materia di discussione.

ATMOSFERA 7: Tralasciando la cromia che pareva Serpe Verde contro Grifondoro e il nostro pallone il boccino…ottimi Bove e China sugli spalti, siamo un gruppo top fuori dal campo prima ancora che sul parquet di gioco.

L’EVENTO: La dico, a costo di querele (Arfo difendici in ogni sede). Abbiamo un accordo milionario, secondo solo a quello con Michele. Grazie a noi prima avevano i dolci normali, quelli che hanno tutte le pizzerie, ora hanno “i flut..” no, giusto per dire, il vantaggio di averci ospiti. Difatti la proprietaria ci accoglie come cavalieri dopo una battaglia. Ma esce il pizzaiolo, vestito come un muratore brianzolo, con l’impasto in mano (sembrava calcestruzzo appunto..) e ci dissa, facendoci intuire che intavolare otto pizze è più lo sbatti che il resto. Con grande mestiere e sorriso la proprietaria affonda nell’ imbarazzo, ma se la cava.


 


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