martedì 1 aprile 2014

DEPORTIVO SCOTT PILGRIM - JOGA MALITO 1 - 3


The show must go on. Non è l'aria londinese che mi influenza ma uno Joga capace di vincere ancora e di tenere a distanza proprio il Deportivo.
E' stata una battaglia, dura durissima. E l'abbiamo spuntata più con il cuore che con il bel gioco, carattere e stimoli capaci di sopperire ad assenze e tecnica.
E ora si deve continuare questa rotta perchè un ritorno coi fiocchi non è nulla se non si fa anche il rush finale. Una volata di tre finalissime, tutte alla portata, e una volta superato il traguardo voltarsi alle spalle per vedere chi abbiamo lasciato indietro e chi no.
Giovedi non abbiamo rubato nulla; una prestazione non bella ma tutta muscoli io la difendo e la difenderò a oltranza, tuttavia ammetto che a parti invertite avrei altri pensieri.
Siamo andati in vantaggio in un primo tempo equilibrato ma sofferto, li abbiamo tenuti lì vacillando senza crollare, ma i padroni di casa hanno spinto al massimo e qualcosa di più potevano portare a casa.
Penso a due legni clamorosi, ai due shout-out, ad errori di mira misti a pezzi di bravura del nostro numero uno. Il secondo tempo è stato trincea pura, non aprite quella porta.
Ci hanno messo alle corde, sopratutto dopo il pareggio. Un gol del capitano a ribaltare le sorti fino all' allungo decisivo. Garli parte slalom, portiere da una parte e pallone in fondo al sacco: godimento allo stato puro, da leccarsi le dita come coi Fonzies.
Parlato dei demeriti e premettendo che la ragione la danno solo i risultati facciamo un applauso, anzi la ola, a questi ragazzi. E parlo di chi ha affrontato queste ultime partite, con il coltello tra i denti, nonostante tutto, nonostante i compagni di viaggio, sotto tempesta, sono sempre quei pochi, sempre quelli.
Tre partite tre vittorie, solo tre reti subite a fronte di venti fatte, sono i numeri che parlano per voi Jm soldiers.
Bravi dietro, bravi davanti, bravi a soffrire, bravi a vincere anche quando gli avversari meriterebbero almeno il pari.
Dopo tante rose arrivano un pò di spine. Mi sembra stupido fingere indifferenza, non mi schiero ma non toccatemi Simone Stilo. C'era un pò di tensione, il risultato e l'ansia da prestazione sono nella testa di tutti, anche di chi sembra sicuro e menefreghista.
Ci siamo fatti prendere la mano, battibecchi che ci stanno in campo, a patto di non tirarseli dietro come un Invicta. Abbiamo sbagliato tutti ma credo senza dietrologie. Ora si riparte.

Le Pagelle:

PRESTIGIACOMO 8,5: Nel suo curriculum ci sono partite come questa, le ricordo bene, però bisogna scavare, sondare il sottosuolo. Quest'anno aveva giocato buone partite ma mai toccato questi picchi: due shout-out a partita in bilico sventati, respinte in serie: non ci sono aggettivi, SANTO SUBITO.

TARTARO 7: Quando risuonano gli echi della battaglia, lui c'è. Difende le sue acque come uno squalo bianco a digiuno, ti guarda storto e non aspetta altro che muovi un passo, GNAM.

SILEO 7: Esterno basso, spinge ma fatica a dare profondità lì sulla destra. Il meglio di se lo offre da centrale difensivo, invalicabile. Nel secondo tempo firma il sorpasso, il lancio è succulento ma lui infarcisce l'hot-dog con una girata da centravanti vero, ADEBAYOR.

ORSI 7: Stantuffa come un ossesso nei primi venticinque, lascia qualche varco dietro ma sono pagliuzze. Preso il gol si fa extralarge, chiude su tutti e pesca il Nik in piena area con un colpo da biliardo, WROOOM.

GARLI 7+: Da qualche partita a questa parte sarebbe da imbottigliare e vendere al barile. Primo tempo battagliero poi nel secondo a briglia sciolte, come un puledro di razza. Il gol solo all'apparenza è facile, salta il portiere mettendolo a sedere e partita in ghiaccio, BASIC INSTINCT.

STILO NG: Solo pochi minuti, peraltro giocati bene e comunque alla morte, FIRE.

RASTELLI 6,5: Non segna ma lotta come un leone, soprattutto nel finale, quando gli avversari stanno sprofondando e tentano il tutto per tutto. Tanto cuore anche in una serata dove non riesce ad inquadrare il bersaglio, solo sfiorato con quel colpo di testa nel finale, AFFILATO.

BOSELLI 7-: Partita senza acuti, un gol sbagliato nel finale e una deviazione su cross di Garli mancata di un soffio. E allora? Allora dovevate comprare il biglietto ed essere presenti: non sfondiamo, zero a zero persistente, entra lui, primo pallone utile e sbang la mette nell' angolino. Tipo provarci con una tipa tutta sera, arriva lui uno sguardo e te la tromba. Attaccante con la A tatuata sul corpo, anzi marchiata a fuoco, IMPRESSO.

TIFOSERIA 6: Assenti giustificati per una volta, ci abbiamo pensato noi a fare bagarre.

AVVERSARI 6,5: Battuti per la prima volta in quattro incontri, in due stagioni. Basterebbe questo a chiarire che l'avversario è di spessore. Meritavano di più, noi siamo stati cinici (una buona volta) loro sfortunati e un pò spreconi.

La frase della serata " Cece rientraa..basta parlare, sembri la Vodafone.." Ale, richiamo all'ordine con una spruzzatina di marketing.



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